venerdì 9 dicembre 2016

Recensione Il sentiero del bosco incantato di Rosamund Hodge





Lost in Fantasy e' una rubrica ideata da Blog Expres a cadenza mensile dove si parlerà di anteprime e recensioni di film e libri di genere Fantasy!

       

Sono un mostro e un’assassina,
gli disse a bassa voce, ma non ho intenzione di uccidere il tuo fratellastro per obbligarti ad aiutarmi.
Non voglio uccidere nessuno.
Non volevo essere un mostro. Era l’ultima cosa che volevo.
Ma non possiamo avere sempre quello che vogliamo...




Il sentiero del bosco incantato
Rosamund Hodge

Newton Compton Editore | 03 novembre 2016  | 303 pagine | cartaceo 9,90 € | ebook 4,99 €


All’età di quindici anni, Rachelle era la migliore allieva di sua zia: aveva appreso le arti magiche e proteggeva il villaggio dalla magia nera. Ma la sua natura impavida la portò ad abbandonare il sentiero sicuro e a inoltrarsi nel bosco, per poter liberare una volta per tutte il suo mondo dalla minaccia dell’oscurità eterna. L’incontro proibito non diede i risultati sperati, e Rachelle fu costretta a fare una scelta terribile che la legò a quello stesso Male che aveva sperato di sconfiggere. Tre anni più tardi, Rachelle ha messo la sua vita al servizio del Regno, combattendo creature mortali nel vano tentativo di espiare la propria colpa. Quando il re le ordina di proteggere il figlio Armand, l’uomo che lei odia con tutta l’anima, Rachelle riesce a farsi aiutare proprio da lui a trovare la spada leggendaria che potrebbe salvarli. Insieme, i due compiranno un viaggio pericoloso attraverso l’opulenza e le insidie delle élite di corte, dove non possono fidarsi di nessuno. Inaspettatamente alleati, Rachelle e Armand scopriranno l’esistenza di pericolosi, giganteschi complotti e magia occulta… e un amore che potrebbe essere la loro rovina. All’interno di un palazzo maestoso costruito su ricchezze incredibili e segreti pericolosi, riuscirà Rachelle a fermare l’arrivo di una notte senza fine?

Il pensiero di Blog Expres

Una foresta spettrale, porte magiche, amuleti e una spada nascosta da secoli in grado di distruggere il male ovvero il Divoratore: questi sono gli ingredienti di un fantasy dal ritmo serratissimo e anche un po' confusionario che catapulta il lettore in un mondo fantastico liberamente ispirato alla fiaba di Cappuccetto Rosso.
Si tratta de "Il sentiero del bosco incantato"  di Rosamund Hodge, autrice verso la quale nutro una sorta di "amore-odio" e alla quale ho deciso di dare una seconda opportunità nonostante il suo romanzo più famoso "Cruel Beauty" non mi aveva conquistato per niente.
La storia narra le vicende di Rachelle, una ragazzina che durante una passeggiata nel bosco viene aggredita da un "figlio della foresta" che la trasforma in una "vincolata", vittima di una maledizione  e destinata a uccidere o a morire. Sopravvissuta all'aggressione, trova rifugio nella città di Rocamadour, dove riesce a diventare una vincolata del re, per poter rimandare la condanna a morte mettendosi al suo servizio e diventare un'assassina del re. Da quel momento in poi la sua unica salvezza sarà dare la caccia ai demoni dei boschi e ucciderli fino ad arrivare ad annientare il loro capo supremo "il Divoratore".

Il punto forte del libro sono le ambientazioni fantasmagoriche ed originali che introducono il lettore in un mondo fatato, inquietante e surreale.
Intorno a lei, i boschi si risvegliarono. Le ombre diventarono più dense, occhi luccicavano dalle loro profondità. Cerbiatti spettrali saltellavano tra le radici degli alberi e scomparivano. La Grande Foresta stava prendendo forma, e presto lei si sarebbe persa.
Molte vicende sono ambientate allo "Château de la Lune", un palazzo di campagna che un tempo era stato un casino di caccia da cui gli antichi re partivano per attaccare i demoni dei boschi. L’area era protetta da antichi incantesimi, ma al tempo di Rachelle sembra in apparenza un semplice giardino per la nobiltà.
Rachelle è una fanciulla coraggiosa, combattiva e temeraria che farà di tutto per ritrovare Joyeuse, la spada magica forgiata grazie agli  incantesimi delle spose dei boschi e in grado di distruggere per sempre il male...
Purtroppo non mi hanno conquistato per niente i personaggi maschili che sono Erec, anche lui vincolato, che non perde occasione per provarci con Rachelle e con ogni persona di sesso femminile. L'altro è un personaggio a dir poco inquietante: si tratta di Armand Vareilles, uno dei figli illegittimi del re, cresciuto in campagna dopo la caduta in disgrazia di sua madre. Un figlio della foresta l’aveva marchiato, ma lui si era rifiutato di commettere un omicidio, e per questo il figlio della foresta gli aveva tagliato le mani. Tutto il popolo lo venera come un santo, ma per Rachelle è solo un impostore...
La protagonista assoluta del romanzo è la foresta che non è semplicemente un luogo, ma è un'entità maligna che sovrasta e infesta ogni cosa entrando anche nei sogni di Rachelle... La foresta viene definita dall'autrice come "Un bosco oltre il bosco":
Potevi vagare per giorni sotto gli alberi e non vederla mai, perché non era parte del mondo umano: era un posto segreto, nascosto, che ti aspettava appena un po’ più in là. A volte il suo potere filtrava e trasudava attraverso le ombre delle foglie o dalle fessure tra le radici degli alberi.
Lo stile dell'autrice è complesso, io personalmente non lo amo particolarmente, ma andando avanti, la narrazione diventa surreale e onirica, le vicende si intrecciano con gli incubi della protagonista, con antiche leggende e con visioni del male che incombe personificato nella foresta che si estende con piante rampicanti pronte a stritolare ogni essere vivente...
Va riconosciuta a Rosamund Hodge una capacità affabulatrice, dark e inquietante, capace di irretire anche i lettori più sofisticati.

Per un attimo, l’affresco mostrò una ragazza spettrale, con due cuori sanguinanti nelle mani. Poi Rachelle sbatté le palpebre e l’istante dopo non c’era più.


              


               

A presto
 Maria

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