venerdì 4 marzo 2016

Recensione libro La vita segreta e la strana morte della signorina Milne di Andrew Nicoll




Psyco Time è una rubrica creata da Blog Expres e ispirata a Psycho, il film del 1960 diretto da Alfred Hitchcock in cui vi parlerò di libri e film appartenenti ai generi Thriller, Giallo, Poliziesco e Mystery.



Un uomo, un uomo, un uomo. Un uomo basso. Un uomo affascinante. Un bell’uomo in abito da sera. Un forestiero. E un anello.





La vita segreta e la strana morte della signorina Milne
 Andrew Nicoll

Sonzogno | 25 febbraio 2016 | pp. 352 | 16,50€

*Ringrazio la casa editrice Sonzogno per avermi inviato una copia ebook in cambio di un'onesta opinione sul libro

Nulla è come sembra a Broughty Ferry, tranquillo paesino sulla costa scozzese. Jean Milne, ad esempio, è una matura zitella che vive sola in una lussuosa villa di ventitré stanze (quasi tutte chiuse) ed è, per i suoi concittadini, un modello di rispettabilità. Eppure, quando viene trovata brutalmente assassinata nella sua abitazione con i piedi legati e il cranio fracassato, l’immagine pubblica, che così a lungo ha resistito, comincia a incrinarsi. Chi può avere ucciso in maniera tanto feroce una signora così riservata? E perché, di colpo, conoscenti e testimoni diventano elusivi e reticenti? E chi è l’uomo che, su carta violetta, le ha scritto, alla vigilia dell’assassinio, una lettera a dir poco personale? La notizia del crimine si diffonde rapidamente per tutta la Gran Bretagna, suscitando nei lettori delle gazzette una curiosità così morbosa che la polizia si sente subito sotto pressione: bisogna trovare un colpevole e bisogna trovarlo in fretta, anche a costo di qualche procedura non proprio scrupolosa. A indagare, con i più moderni ritrovati della scienza investigativa (siamo nel 1912), viene chiamato da Glasgow l’ispettore Trench, un esperto per i casi più difficili, affiancato dall’attento sergente Frazer, agente della polizia locale. Man mano che i due scavano nella vita della signorina Milne, i segreti della sua esistenza vengono a galla. E alla fine sarà uno shock per tutti. Basato su una storia vera, e ricostruito grazie a una meticolosa ricerca negli archivi della polizia e nei giornali dell’epoca, questo caso viene riaperto con sapiente talento narrativo e tocchi di britannico humour. 

Il Pensiero di Blog Expres: 

Sono una appassionata del Giallo classico. Adoro i libri di Agatha Christie, di Conan Doyle, di Ellery Queen... Così non ho resistito di fronte alla notizia che stava per uscire un Giallo "Vintage" della  Sonzogno  di un autore contemporaneo e mi sono tuffata anima e cuore tra le pagine di Andrew Nicoll. 
Il romanzo è ambientato nel 1912 ed è ispirato ad un fatto di cronaca dell'epoca. L'autore attraverso lo studio dei giornali locali ha ricostruito una storia convincente e ben articolata anche dal punto di vista stilistico, utilizzando il linguaggio di uno scrittore dei primi anni del Novecento. 
La vicenda è narrata in prima persona da John Frazer, sergente di polizia della cittadina di Broughty Ferry in Scozia e procede secondo uno schema lento e consolidato: ritrovamento del cadavere, arrivo del medico legale, richiesta di rinforzi da Scotland Yard, funerale,  interrogatori ecc..
La punta del suo ombrello batté sul pavimento. Un rumore simile a un colpo di fucile che accese le proteste dei corvi appollaiati sugli alberi del giardino, scatenandoli in un turbinio tutt’intorno alla casa, fra le ombre che avanzavano, finché, placati, non tornarono ad appollaiarsi sui loro rami, trascinando un po’ più di oscurità nelle loro ali. Era un luogo di sciagura.

Sarà che ho letto tanti Gialli della Christie e forse per questo sono una lettrice difficile da accontentare, lo riconosco... Ma purtroppo pur essendoci degli ottimi presupposti, il libro di Andrew Nicoll non mi ha convinto molto... Vediamo perchè!
Innanzi tutto ci sono troppi detective in campo! Oltre a John Fraser e al suo aiutante l'agente Brown, c'è anche il capo della polizia di Broughty Ferry e poi l'investigatore Trench, il cui nome è tutto un programma, venuto direttamente da Glasgow per risollevare le sorti dell'indagine.
Nessuno di questi detective è ben caratterizzato, nè ha suscitato in me la benché minima simpatia...
La storia scorre lenta e senza troppi colpi di scena fino alla risoluzione finale. 
Come vi dicevo, lo stile narrativo è ispirato a quello di un giallista dei primi del Novecento o piuttosto un giornalista di cronaca nera e questa scelta secondo me ha penalizzato le sorti del romanzo. Ciò che invece ho apprezzato dell'autore è il suo Humor britannico, grottesco e scanzonato che ha dato un pò di brio a una vicenda altamente soporifera.
Un altro aspetto ben curato e che mi ha colpito è l'ambientazione gotica e la capacità di creare atmosfere inquietanti e cupe. La scena del funerale è probabilmente la più bella di tutto il libro.
Forse l'autore avrebbe dovuto osare di più.
O forse sono io che ho letto tanti, troppi Gialli?
Mistero.
Non siamo qui per il funerale, Fraser. Siamo qui per osservare il funerale. Per osservare le facce. C’è qualcuno fra loro più interessato a guardare noi che la bara? C’è qualcuno che sta gioendo degli eventi del giorno invece che versare una lacrima? C’è qualcuno di smodatamente commosso, qualcuno magari con la coscienza sporca e il cuore macchiato di sangue? Lei è un uomo di mondo, Fraser. Conosce bene ciò che è consueto a un funerale. Cerchi ciò che è inconsueto.




Nota sull'autore: Andrew Nicoll è nato e vive in un paese vicino a Dundee, in Scozia. Dopo aver fatto, per breve tempo, il taglialegna, ora lavora a tempo pieno come giornalista. Il suo primo romanzo, Non sarà mai inverno (Sonzogno 2012), è stato un bestseller internazionale.

Post di Maria Milani

7 commenti:

  1. Che delusione, ma non sei la prima che non ne rimane colpita...Io non l'ho proprio preso in considerazione non leggendo il genere, m ero curiosa di conoscere il tuo parere!

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  2. Che delusione, ma non sei la prima che non ne rimane colpita...Io non l'ho proprio preso in considerazione non leggendo il genere, m ero curiosa di conoscere il tuo parere!

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  3. Ciao Maria! Mi sa che questo romanzo evito di leggerlo... non sei la prima che ne rimane delusa! Peccato, pensavo fosse più intrigante!

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  4. Concordo con te, anche io sono rimasta abbastanza delusa da questo libro.

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  5. Cara Maria, concordo! Sì, lo stile rétro di questo giallo mi aveva colpito, anche il fatto che l'autore si sia ispirato a un vero fatto di cronaca rimasto insoluto... e lo humour britannico c'è tutto ^^ Tuttavia, l'ho trovato non equilibrato narrativamente parlando con excursus pesanti, dettagliati, ma che appesantiscono il ritmo dell'indagine poliziesca.

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  6. Ciao Maria, la penso esattamente come te. Mi aspettavo di più e questo più non è mai arrivato. Peccato, le mie aspettative erano alte

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  7. Ecco un altro parere poco entusiasta...non fa bene al mio spirito, ma lo leggerò comunque, voglio avere un mio parere :-)

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