martedì 26 settembre 2017

Una stanza tutta per sè #7 Recensione Gli anni della leggerezza di Elizabeth Jane Howard - Saga dei Cazalet Vol.1 [Fazi Editore]



"Una stanza tutta per sè" è una rubrica inventata da Blog Expres, ispirata all'omonimo saggio di Virginia Woolf, dedicata alla letteratura femminile inglese.


Buon giorno carissime lettrici!
Oggi il salotto di Virginia Woolf riapre i battenti dopo la pausa estiva per parlarvi di un libro che sta avendo un grandissimo successo: "Gli anni della leggerezza", primo volume della amatissima saga dei Cazalet di Elizabeth Jane Howard pubblicata in Italia da Fazi editore, i cui libri proprio in questi giorni sono scontati del 25% nelle librerie che hanno aderito all'iniziativa che durerà fino al 15 ottobre!







Gli anni della leggerezza
 Elizabeth Jane Howard

Fazi Editore | 10 settembre 2015  | 606 pagine | cartaceo 18,50 € | ebook 12,99 €

La saga dei Cazalet
#1 Gli anni della leggerezza
#2 Il tempo dell'attesa
#3 Confusione
#4 Allontanarsi
#5 Tutto cambia

Trama

È l'estate del 1937 e la famiglia Cazalet si appresta a riunirsi nella dimora di campagna per trascorrervi le vacanze. È un mondo dalle atmosfere d'altri tempi, quello dei Cazalet, dove tutto avviene secondo rituali precisi e codici che il tempo ha reso immutabili, dove i domestici servono il tè a letto al mattino, e a cena si va in abito da sera. Ma sotto la rigida morale vittoriana, incarnata appieno dai due capostipiti affettuosamente soprannominati il Generale e la Duchessa, si avverte che qualcosa sta cominciando a cambiare. Ed ecco svelata, come attraverso un microscopio, la verità sulle dinamiche di coppia fra i figli e le relative consorti. L'affascinante Edward si concede svariate amanti mentre la moglie Villy si lacera nel sospetto e nella noia; Hugh, che porta ancora i segni della grande guerra, forma con la moglie Sybil una coppia perfetta, salvo il fatto che non abbiano idea l'uno dei desideri dell'altra; Rupert, pittore mancato e vedovo, si è risposato con Zoe, un'attrice bellissima e frivola che fatica a calarsi nei panni della madre di famiglia; infine Rachel, devota alla cura dei genitori, che non si è mai sposata per un motivo ben preciso. E poi ci sono i nipoti, descritti mirabilmente nei loro giochi, nelle loro gelosie e nei loro sogni, in modo sottile e mai condiscendente, dalle ingenuità infantili alle inquietudini adolescenziali. Ma c'è anche il mondo fuori...


Il pensiero di Blog Expres

"Gli anni della leggerezza" è il primo volume della Saga dei Cazalet che ho letto nel mese di settembre insieme con il Gruppo di lettura "Jo's Readers Squad" e i primi di ottobre su Facebook ci sarà una diretta dove tutti i partecipanti commenteranno questa lettura.
Amo molto le saghe familiari soprattutto quelle inglesi e quindi il mio approccio con Elizabeth Jane Howard non poteva che essere più positivo! In questo primo volume l'autrice ci presenta i Cazalet, una numerosa e ricca famiglia inglese composta da ben 17 membri che sono i personaggi principali, ai quali va aggiunta la servitù e una serie di personaggi secondari. Se all'inizio il lettore può rimanere un pò disorientato da questo nutrito ménage familiare, ben presto però, grazie alla prosa scorrevole e lineare dell'autrice, ogni figura assume un volto e un ruolo ben preciso, per cui almeno per quanto mi riguarda sono riuscita senza fatica a seguire tutte le vicende familiari di ciascuno dei Cazalet senza grossi problemi.
"Non importa cosa fai, quello che conta è non spaventare i cavalli", disse. Nel linguaggio segreto dei Cazalet voleva dire stà zitto.

venerdì 8 settembre 2017

Recensione libro La donna silenziosa di Debbie Howells [Newton Compton Editori]






Le bugie sono come la farina, come un tumore maligno.
Crescono, lievitano...




La donna silenziosa
 Debbie Howells

Newton Compton Editori | 24 agosto 2017 | pp. 330 | Cartaceo 10,00€ | Ebook 2,99€

*Ringrazio  la casa editrice Newton Compton Editori per avermi inviato una copia del romanzo in cambio di un'onesta opinione sul libro*

Trama

Quando Rosie Anderson, una ragazza di appena diciotto anni, scompare, la cittadina idilliaca dove viveva non è più la stessa. Kate, la giardiniera del posto, è scossa e tormentata dal senso di colpa. Conosceva bene Rosie e, negli ultimi tempi, forse era arrivata a conoscerla anche meglio della madre. Rosie era bella, buona e gentile. Veniva da una famiglia amorevole e aveva tutta la vita davanti a sé. Chi avrebbe mai voluto farle del male? E perché? Kate è convinta che la polizia non stia valutando tutti gli indizi. Di sicuro qualcuno in paese sa più di quel che dice. Via via che le ricerche del colpevole vanno avanti, Kate è sempre più ossessionata dalla soluzione del mistero… 

Un thriller psicologico avvincente e una storia piena di segreti oscuri, ossessione e suspense.
Tutti hanno dei segreti ma alcuni sono più pericolosi di altri
Una cittadina in stato di shock. Una famiglia lacerata. Chi nasconde la verità?


Il Pensiero di Blog Expres:

Piuttosto che definire "La donna silenziosa" di Debbie Howells un grande thriller, io lo descriverei come un romanzo drammatico, perchè in realtà non ci sono in questo libro gli elementi tipici del thriller.
Innanzitutto non c'è un vero e proprio detective, ma la risoluzione delle vicende viene portata avanti da alcuni personaggi senza una figura vera e propria che indaga sull'uccisione di Rosie Anderson.
C'è Kate, una giardiniera che è scossa e tormentata dalla morte della giovane Rosie, a tal punto che questo crimine diventa per lei un'ossessione che la spingerà a porsi molte domande sulla vicenda e a entrare in amicizia con i genitori della vittima, ma non possiamo definire Kate una vera e propria figura investigativa.
Così come non si può ritenere tale un personaggio secondario di nome Laura, una giornalista amica di Kate che si trova sul posto per scrivere degli articoli, ma che rimane molto sullo sfondo ed emerge davvero poco.
La prima cosa che mi ha colpito non troppo favorevolmente di questo libro è proprio l'assenza di un detective e questa "mancanza" mi ha un pò spiazzato, perchè è la prima volta che mi capita di leggere un thriller dove non c'è qualcuno che indaga....
Nel libro manca anche un altro ingrediente fondamentale del genere, ovvero la "suspense", cioè quella sensazione di ansia, di paura, di inquietudine che dovrebbe accompagnano il lettore per tutta la lettura. Ne "La donna silenziosa" è tutto molto blando e soft...
Debbie Howells narra le vicende di Rosie brutalmente uccisa in un bosco e guarda caso, non si trova l'arma del delitto e la polizia brancola nel buio. Nessuno sa chi possa essere stato e ovviamente viene incolpato Alex il fidanzato, ma solo alla fine del libro si scoprirà che le cose sono andate diversamente.
Tutta la vicenda parte da Kate: lei e Rosie erano amiche perché la ragazza frequentava il suo maneggio di cavalli e quindi Kate soffre molto per l'uccisione della ragazza. Questo bagaglio di sofferenze la spingerà a entrare in contatto con la famiglia di Rosie diventando ben presto amica anche dei suoi genitori.
A questo punto, il thriller cede il passo ad un buon romanzo drammatico, perchè il lettore attraverso il POV alternato di Kate e della defunta Rosie, viene a conoscenza di un contesto famigliare terrificante nascosto dietro l'alone di "famiglia perfetta" con un padre giornalista televisivo e una madre impeccabile sia dal punto di vista estetico che nella gestione della casa, una villa meravigliosa, sempre tirata a lucido...
Sono sempre stati così i compleanni a casa nostra. Tutti uguali - orribili messinscene con vestiti carini, regali costosi e parole terribili.
Questa maschera di perfezione piano piano si sbriciola e il lettore viene a conoscenza di aspetti sempre più inquietanti sui genitori di Rosie e come tante tessere di un puzzle, il lettore riesce poco alla volta a ricomporre la vera immagine di una famiglia che di perfetto non ha davvero nulla. Mentre tutta l'attenzione è focalizzata sui genitori, la sorella minore, Delphine, rimane molto sullo sfondo, quasi dimenticata e  invece poi sarà decisiva per tutta una serie di fattori che non vi dico per non fare spoiler...
La lettura de  "La donna silenziosa" è stata scorrevole, forse in alcune situazioni ho rivisto un pò i soliti cliché di alcuni fatti di cronaca nera e purtroppo secondo me la storia non brilla per originalità...
La gente per bene spesso nasconde i segreti più oscuri.
I personaggi sono molto ben caratterizzati dal punto di vista psicologico e questo è l'elemento di forza del romanzo, anche se forse l'autrice avrebbe dovuto calcare di più la mano se voleva scrivere davvero un grande thriller. Invece la tensione cresce troppo lentamente e nella parte centrale del libro la narrazione va avanti a rilento, forse perché l'autrice si è soffermata troppo su alcuni aspetti andando così a discapito del ritmo narrativo tipicamente veloce del thriller.
Ho deciso di dare comunque tre macchine da scrivere, perchè all'improvviso la storia riprende vigore e si conclude con un inaspettato "plot twist"! 
E proprio quando mi stavo assopendo un pochino... sono stata  risvegliata da un mega colpo di scena finale che mi ha lasciato a bocca aperta!
"La donna silenziosa" è un romanzo che si può leggere tranquillamente in un weekend, quando non si ha voglia di una lettura troppo impegnativa... Ecco, allora, può essere piacevole passarlo in compagnia de "La donna silenziosa"!!

Certe persone sono capaci di sopportare cose incredibili...
Non ti chiedi mai il perchè?



Post di Maria Milani