sabato 28 settembre 2013

Rush: la grande sfida tra Niki Lauda e James Hunt

Se vi aspettate un film sulla Formula 1 rimarrete molto delusi, perché Rush non e' "soltanto" un film sulle gare automobilistiche, ma racconta l'avvincente competizione tra i due campioni Niki Lauda e James Hunt, dove le corse in Formula 1 sono una metafora per rappresentare  due modi di vivere molto diversi: il perfezionismo di Lauda contrapposto alla passionalità di Hunt! Rush descrive una lotta all'ultimo sangue tra la ragione e il sentimento, dove la rivalità diventa un in-sano modo di confrontarsi con l'altro e di migliorare se stesso in una corsa velocissima verso la felicita'.
Il regista Ron Howard, già campione di incassi con le sue numerose pellicole di successo tra cui "A beautiful mind", "Il Codice Da Vinci", "Angeli e demoni", per la realizzazione di Rush ha potuto contare su Niki Lauda che si e' reso disponibile come consulente per lo sceneggiatore Peter Morgan,    
mentre per ricostruire il personaggio di Hunt oltre ai fatti di cronaca, il regista ha consultato solo qualche lettera manoscritta, dal momento che Hunt e' venuto a mancare nel 1993 all'eta' di 45 anni stroncato da un infarto.
Anche gli attori si sono rivelati all'altezza delle aspettative: Hunt, bello e dannato, e' interpretato alla grande dal fantastico Chris Hemsworth; viene promosso a pieni voti anche Daniel  Brühl nei panni di Niki Lauda e  Pierfrancesco Favino si e' dimostrato in ottima forma con addosso la tuta di  Clay Regazzoni. Donne e motori sono un binomio che non poteva mancare in un film come Rush e i due campioni si differenziano anche nella scelta delle compagne di vita!
Lauda sceglie una donna elegante e fedele come Marlene interpretata da Alexandra Maria Lara che somiglia incredibilmente alla vera moglie di Niki nella vita reale, mentre Hunt, instancabile don Giovanni, sposa la modella Suzy, interpretata da Olivia Wilde, la quale fuggirà di fronte alla fragilità del suo campione.
Oltre alla trama avvincente e ad un cast brillante, Rush colpisce per le riprese mozzafiato che proiettano lo spettatore come all'interno di un videogame dove vorticosamente si alternano immagini del circuito di F1 con immagini delle auto da corsa dando allo spettatore la sensazione di stare a bordo della vettura insieme con il suo campione preferito! Le vere protagoniste del film sono loro:  la Ferrari e la McLaren che regnano in tutto il loro splendore!
Merita una bella riflessione il consiglio che Lauda ha dato al suo rivale ed amico Hunt: per essere dei veri campioni non basta andare veloci, occorrono anche altri ingredienti come l'intelligenza, la determinazione, il coraggio e un pizzico di follia!

 

Post di Maria Milani 

martedì 24 settembre 2013

Sofia Coppola The Bling Ring

PEOPLE #6

Il personaggio della settimana che merita di essere cliccato secondo Blog Expres e' Sofia Coppola, regista e sceneggiatrice americana, figlia di Francis Ford Coppola, il regista de "Il Padrino".
Classe 1971, Sofia Coppola alla tenera eta' di 33 anni vince l'Oscar alla migliore sceneggiatura originale nel 2004 per il film "Lost in translation". Il film ambientato a Tokyo vede come protagonisti Bill Murray nei panni di Bob, una star del cinema impegnata in uno spot pubblicitario e la fantastica Scarlett Johansson che interpreta la parte di una  giovane moglie, Charlotte, alle prese con il marito, instancabile fotografo. Sia Bob che Charlotte soffrono d'insonnia e non parlano giapponese...tra i due nasce una bizzarra amicizia con finale a sorpresa!
Come se non bastasse nel 2010 partecipa alla 67esima mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e vince il Leone d'Oro per il film "Somewhere". Il film narra le vicende di  Johnny, eterno Peter Pan la cui vita hollywoodiana a base di ragazze, macchine di lusso e pasticche viene brutalmente interrotta dall'arrivo di  Cleo (Elle Fanning), la figlia undicenne nata dal suo matrimonio fallito.
Certo quando si e' figlia d'arte le agevolazioni non mancano...ma e' pur vero che se porti un cognome "cinematograficamente pesante" come Coppola, devi poi dimostrare di essere all'altezza...
Di sicuro a Sofia le idee geniali non mancano, ne e' un esempio il suo ultimo film "The Bling Ring" che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 26 settembre 2013. Presentato al Festival di Cannes 2013, il film e' ispirato a una storia vera e parla di un gruppo di adolescenti, ossessionate dal lusso e dai reality show, che si divertono a svaligiare le ville delle Star di Hollywood racimolando un bottino di oltre 3 milioni di dollari. Con questo film Sofia Coppola porta di nuovo sul grande schermo il  disagio sociale dei  teenagers con le loro manie e i loro sogni. Chissà se anche questa nuova pellicola che parla delle ossessioni giovanili avrà lo stesso successo del suo film d'esordio "Il giardino delle vergini suicide"...
Lo scopriremo nei prossimi giorni!       

Post di Maria Milani 

domenica 22 settembre 2013

Moustache Mania!

Hanno rubato i baffi a Hercule Poirot, l'investigatore creato dalla mente geniale di Agatha Christie. Da più di un anno impazza la Moustache mania: ovunque spunta il disegno stilizzato di un bel paio di baffi neri: sulle tazze per la prima colazione, sulle cover per i cellulari, dalle T-shirt ai gioielli. Alcuni gadget sono simpatici, altri sono decisamente kitsch, insomma, un vero incubo!
Così Blog Expres ha deciso di indagare per scoprire chi ha diffuso "l'epidemia" di questi baffi impertinenti!
Indovinate un po'?
La moda e' partita da Parigi, dove Eleven Paris, la marca di abbigliamento  urban per ragazzi,  ha avuto un grandissimo successo con la sua linea di
T-shirt "Life is a Joke" che ritraggono il volto di personaggi famosi come Marilyn Monroe, Obama, Johnny Depp, Kate Moss, Katy Perry etc... E proprio come fosse uno scherzo...attraverso un abile foto montaggio le icone del mondo del cinema, della moda, della musica e della politica vengono immortalate con un bel paio di  mustacchi sul volto! Il successo di queste T-shirt "dissacranti" ha fatto il giro del mondo e sembra avere contagiato molti... ma la vera follia e' il tatuaggio! Ebbene Sì! C'e' chi sta avendo il coraggio di tatuarsi i famosi baffetti sulla parte esterna dell’indice. Poi si appoggia il dito tra il labbro e il naso...et voila'  eccovi baffuti! Ma non staremo esagerando???

Post di Maria Milani

martedì 17 settembre 2013

La foto del giorno: gli operai acrobati sollevano la Costa Concordia


POLAROID #1

Missione compiuta! La Costa Concordia e' emersa dalle acque dell'Isola del Giglio 600 giorni dopo il naufragio. La manovra di rotazione e' il risultato di un gioco di equilibrio fra l'azione dei tiranti fissati allo scafo e i cassoni, che progressivamente devono essere riempiti d'acqua. 
Il direttore dell'operazione, il sudafricano Nick Sloane, ha guidato dalla control room le operazioni per il raddrizzamento della nave a cui hanno partecipato 500 persone di ben 26 nazionalità, mentre tutta la parte ingegneristica dell'operazione di recupero è italiana. 
Piombino, Palermo e Genova sono i tre porti che si contendono la demolizione del relitto per  un business che vale milioni...



Post di Maria Milani  

lunedì 16 settembre 2013

I misteri dell'arte: scoperta nuova tela Van Gogh

Tramonto a Montmajour

Nel lontano 1991 gli esperti del Van Gogh Museum di Amsterdam avevano pensato a un Fake, quando si trovarono davanti per la prima volta una tela sconosciuta dal titolo "Tramonto a Montmajour" attribuita a Van Gogh e proveniente dalla Norvegia.
Il quadro risale al 1888 e riproduce il paesaggio tipico della Provenza con i vigneti e sullo sfondo l'abbazia benedettina di Montmajour.
Dopo analisi approfondite il  Van Gogh Museum ha decretato la paternità del quadro a Van Gogh che lo avrebbe realizzato mentre si trovava ad Arles e in particolare si tratterebbe di un "lavoro di transizione", per questo "anomalo" sia nelle grandi dimensioni  che nelle tecniche di resa pittorica, realizzato tra l'altro  nel culmine della sua produzione artistica!
A partire dal 24 settembre 2013 il quadro  sarà esposto al pubblico presso il  Van Gogh Museum di Amsterdam nell'ambito della mostra Van Gogh al Lavoro. 
Il giallo del "Tramonto a Montmajour"  si e' risolto attraverso 4 indizi decisivi che hanno confermato l'attribuzione al grande pittore olandese!

1. Le lettere di Vincent: nella corrispondenza epistolare di Van Gogh risalente al 1888 il pittore racconta di essere stato diverse volte ad ammirare il paesaggio di Montmajour descrivendolo minuziosamente e dimostrando così il suo interesse per la campagna nei pressi di Arles facendo supporre che un tale richiamo possa averlo indotto a dipingerlo.

2. La tela: la tela e' stata passata ai raggi X e il risultato e' stato positivo! Si tratta dello stesso tipo di tela utilizzato anche in un'altra opera ambientata ad Arles e risalente sempre al 1888 dal titolo " Arles, le rocce" attualmente conservata al Museum of Fine Arts of Huston.

3. I pigmenti: Dopo aver analizzato i pigmenti del quadro "Tramonto a Montmajour", gli esperti hanno scoperto che si tratta degli stessi colori e degli stessi materiali della tavolozza che Van Gogh usava nel periodo che si trovava ad Arles.

4. Il numero 180: questa e' la prova schiacciante di fronte alla quale sarebbe capitolato perfino il precisissimo Sherlock Holmes! Sulla tela e' stato rintracciato il numero 180 con il quale il quadro era stato registrato nel catalogo ufficiale di Van Gogh nel lontano 1891 sotto il titolo di "Sole al tramonto ad Arles".

Come direbbe il caro vecchio  Sherlock Holmes: <<Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità >>.

Post di Maria Milani


sabato 14 settembre 2013

Il mondo delle donne raccontato da Dacia Maraini

PEOPLE #5

Il personaggio della settimana che merita di essere cliccato secondo Blog Expres e' Dacia Maraini per 7 buoni motivi:

1.Scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice: Dacia Maraini e' uno dei personaggi più importanti della letteratura italiana contemporanea.

2.Nei suoi romanzi scandaglia l'universo femminile, con particolare attenzione agli stati d'animo, alle gioie, ai dolori e alle frustrazioni delle sue eroine del vivere quotidiano, mostrando in filigrana la condizione storica e sociale della donna dagli anni '60 ad oggi.

3.Nel suo nuovo libro "Chiara d'Assisi. Elogio della disobbedienza" che uscirà ad ottobre 2013  pubblicato dalla Rizzoli, ricostruisce la figura di Santa Chiara d'Assisi andando oltre lo stile biografico per sottolineare il coraggio di una donna che sceglie di andare contro corrente.

Il nuovo libro


4.Fin dai tempi antichi alle donne era vietato recitare in teatro. Negli anni '70 ha fondato a Roma  insieme con Maricla Boggio il teatro della Maddalena, gestito e diretto soltanto da donne. Dacia Maraini ha scritto più di sessanta testi teatrali, molti dei quali sono raccolti nei due volumi di Fare teatro 1966-2000, pubblicati nel 2000. 

5. Chi ha vissuto un'esperienza di dolore spesso sviluppa una sensibilità che ti permette di vedere il mondo che ti circonda con occhi diversi. Dacia ha trascorso la sua infanzia in Giappone e aveva solo sette anni quando la sua famiglia fu internata in un campo di concentramento giapponese dal 1943 al 1946, dove patirono una fame estrema. La scrittrice ha raccontato questa terribile esperienza nel libro La nave per Kobe pubblicato nel 2001.

6.Tra i molti premi e riconoscimenti, meritano di essere ricordati La lunga vita di Marianna Ucria che ha vinto sia il Premio Campiello 1990 sia il Libro dell'anno 1990 e la raccolta di racconti Buio vincitrice del Premio Strega 1999.

7.I libri suggeriti da Blog Expres: Colomba pubblicato da Rizzoli nel 2004: Colomba e' una ragazza misteriosamente scomparsa tra le montagne abruzzesi. L'unica a non credere alla sua morte e' sua nonna Zaira che ogni mattina, in sella alla sua bicicletta, passa al setaccio i boschi  e mentre va alla ricerca di sua nipote, la sua mente ricostruisce la storia della sua famiglia di origine e forse scavando nel passato riuscirà a risolvere il mistero. 
Il treno dell'ultima notte pubblicato da Rizzoli nel 2009. La protagonista si chiama Amara e percorre un viaggio in treno attraversa l’Europa del 1956 per ritrovare Emanuele, il suo amico d'infanzia, da Auschwitz alle strade di Vienna passando per Budapest mentre scoppia la rivolta...

Post di Maria Milani 

sabato 7 settembre 2013

Giornata mondiale per la pace in Siria e in tutto il mondo

Giotto, affresco di San Francesco davanti al sultano
Mentre i potenti della terra decidono sul da farsi, Papa Francesco  ha indetto una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria e in Medio Oriente alla quale hanno aderito tra l'altro oltre ai Cristiani di tutto il mondo compreso il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, la comunità araba in Italia, la Confraternita argentina giudaico-cristiana e moltissimi laici!
Anche noi di  Blog Expres abbiamo aderito all'invito del  Santo Padre e per tutti voi lettori e lettrici vicini e lontani lanciamo uno spunto di riflessione a partire dal noto affresco di Giotto "San Francesco davanti al sultano". Il dipinto si trova nella Basilica Superiore di Assisi e racconta di quando intorno al 1220 San Francesco si recò  in oriente durante la Quinta Crociata ed incontrò il sultano Al-Malik al-Kāmil.
L'affresco e' conosciuto anche con il nome di "prova del fuoco" perche' narra la vicenda di San Francesco che per convertire il sultano si rivolse allora al fuoco, sfidando a passarci incolume attraverso per dimostrare la veridicità dei suoi argomenti religiosi e la protezione assegnatagli da Dio. Alla fine il sultano non si convertì, ma la prova del fuoco cui si sottopose volontariamente Francesco gli fece guadagnare molta stima nei confronti del sultano che non gli impedì di compiere la sua opera missionaria.

Vogliamo condividere con voi la famosa "Preghiera semplice" di San Francesco d'Assisi con la speranza che la pace abiti nel cuore di ogni uomo e di ogni donna, di ogni colore, religione e nazionalità!

O Signore, fa' di me uno strumento della tua Pace:
Dove è odio, fa' ch'io porti l'Amore.
Dove è offesa, ch'io porti il Perdono.
Dove è discordia, ch'io porti l'Unione.
Dove è dubbio, ch'io porti la Fede.
Dove è errore, ch'io porti la Verità.
Dove è disperazione, ch'io porti la Speranza.
Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia.
Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce.
O Maestro, fa' ch'io non cerchi tanto:
Essere consolato, quanto consolare.
Essere compreso, quanto comprendere.
Essere amato, quanto amare.
Poiché è
Dando, che si riceve;
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si resuscita a Vita Eterna.


Post di Maria Milani 

venerdì 6 settembre 2013

Synchronicity The Police tra musica e arti visive

La rivoluzione digitale ha ucciso il mondo del vinile. Oggi in pochi secondi si può scaricare un intero album musicale su vari tipi di supporti dal lettore Mp3 al telefonino passando per il Pc. Una volta non era così! Ai tempi d'oro del vinile si aspettava con ansia l'uscita dell'album della propria Band preferita e poi si correva al negozio di dischi ad acquistarla. Una volta tornati a casa scattava una sorta di "rituale musicale" spazzato via impietosamente dalla musica digitale! Tolta via la plastica che avvolgeva l'Lp, si estraeva il disco con estrema cura e lo si riponeva nel gira dischi! Come partivano le prime note ci si sedeva sul divano o sul letto a sfogliare l'album che conteneva le foto inedite e i testi delle canzoni! Volendo potevi anche cantare a squarciagola la tua Hit preferita con il testo sotto il naso! Se poi l'album era Synchronicity dei Police rimanevi interi minuti a studiare l'ipnotica copertina, che e' stata realizzata dal fotografo americano Duane Michals, i cui lavori, esposti anche al MoMA di New York nel 1970, si caratterizzavano spesso in foto-sequenze cicliche che contenevano testo.
La realizzazione della copertina e' ispirata al titolo dell'album Synchronicity che fa riferimento alla teoria della sincronicita' di Carl Gustav Jung e in una delle foto di copertina Sting si e' fatto fotografare mentre legge un suo libro.
Ogni striscia di fotografie e' dedicata a un membro del gruppo: Sting era voce e basso, Andy Summers era la chitarra e Stewart Copeland alla batteria.
Ogni striscia simboleggia la diversità dei singoli artisti e del loro modo diverso di lavorare e attraverso una sorta di "Sincronicita' musicale" alla fine si arriva alla realizzazione di un prodotto finale che non e' solo qualcosa di omogeneo, ma e' addirittura destinato a a diventare una pietra miliare nella storia della musica Pop-Rock  rimanendo in cima alle classifiche di tutto il mondo per settimane!
Capita così nell'epoca digitale che il vinile non muore del tutto, ma diventa oggetto cult riservato ai collezionisti e le copertine più belle diventano quadri da incorniciare. Paradossalmente la musica continua ad emozionare anche attraverso l'immagine di se stessa!


Se ti e' piaciuto questo post, potrebbe interessarti anche questa mostra:
Records by artists (1060-1990)
Biblioteca universitaria di Bologna
Dal 11 settembre al 5 ottobre 2013

La mostra, nata dallo studio di oltre 800 dischi d’artista catalogati nel catalogo RECORDS BY ARTISTS. A catalogue raisonné 1960-1990, ne presenta una selezione di 130 dischi in vinile, che descrivono esaurientemente un fenomeno poco esplorato: il disco d’artista è quel prodotto artistico in cui l’artista usa il medium del disco, inteso come progetto totale (cover, confezione, progetto sonoro), per una espressione artistica autonoma.

Post e foto di Maria Milani
   

martedì 3 settembre 2013

Street Art a Roma, che delusione il palazzo di Blu!

Un angolo di Testaccio, Roma
URBAN LIFE #10
Qualche pomeriggio fa camminavo per le vie di Testaccio, uno dei quartieri di Roma che preferisco per quell'atmosfera un po' Naif, sempre in bilico tra il decadente e il vintage. La zona e' piena di locali all'ultima moda con le strade ricche di murales. I graffiti sono uno dei motivi che spesso mi spinge a curiosare tra le vie di Testaccio per vedere cosa c'e' di nuovo a proposito di Street Art, corrente artistica che Blog  Expres segue con molto interesse e alla quale abbiamo già dedicato diversi post.  
Così quel fatidico pomeriggio, mentre andavo a caccia di graffiti da fotografare mi imbatto nell'ex caserma di Via del porto fluviale, quella occupata abusivamente da circa 400 persone. L'edificio e' dichiarato pericolante, ma il restyling della facciata e' stato attribuito a Blu, uno dei writer italiani piu' famosi al mondo. E qui scatta la delusione! Forse mi aspettavo qualcosa di diverso... Forse mi aspettavo qualcosa di "bello"...mentre cio' che ho  davanti agli occhi non mi convince proprio, anzi non mi piace! Così per protesta decido di non fotografarlo!  Voglio comunque descriverlo a parole, poi chi avrà la possibilità e la voglia di vederlo dal vivo giudicherà.
Immaginate un palazzo vecchio e fatiscente, la facciata enorme di forma rettangolare e' stata ridipinta con colori fluorescenti, le numerose finestre sono gli occhi di mostri giganti, per lo più diavoli, forse realizzati per spaventare i passanti? Le forze dell'ordine? Bo! Mistero! Queste creature che campeggiano sulla facciata del palazzo non solo non spaventano nessuno, ma neanche suscitano un minimo interesse se non il piccolo rammarico di avere perso forse un'occasione per esprimere qualcosa.
La mia generazione e' cresciuta a pane e cartoni animati giapponesi, a pane e fumetti tipo  
Dylan Dog e ovviamente a pane e cinema...Sara' per questo che mi aspettavo qualcosa di diverso o forse sarà perché avendo visto murales e graffiti a New York, Parigi, Londra e Berlino, i miei occhi sono abituati ad altri livelli... Speriamo solo che l'autore non sia davvero Blu...e se fosse così...ce ne faremo una ragione!




Foto di Gianni Antonio Grazioli
Post di Maria Milani