"Una stanza tutta per sè" è una rubrica inventata da Blog Expres, ispirata all'omonimo saggio di Virginia Woolf, dedicata alla letteratura femminile inglese.
Lasciate che vi dica una cosa a proposito di Fevvers, posto che non ve ne siate già accorti da soli: quella ragazza è dotata di una mente filosofica.
Notti al circo
Angela Carter
Fazi Editore | Febbraio 2017 | 480 pagine | cartaceo 17 € | ebook 9,99 €
Fevvers, diversa da tutti i neonati per le poche soffici piccole piume sulle sue scapole, è stata abbandonata appena in fasce, in una via di Londra, nella speranza che qualcuno se ne prenda cura. Raccolta dalla tenutaria di un bordello, ha finito prima per lavorare per lei, in veste di Cupido e poi, cresciutele due ampie e vigorose ali sulla schiena, si è guadagnata da vivere come fenomeno da baraccone. Ma la sua carriera ha una svolta quando comincia a esibirsi come aerialist, volteggiando sui trapezi: tutti impazziscono per lei, a Parigi la chiamano Ange anglaise, Alfred Jarry l’ha inutilmente chiesta in sposa e ora tutta Londra si prostra ai piedi della Donna Alata. Nel 1899 è al culmine della sua carriera, e Jack Walser, 25 anni, californiano dalle poche aspirazioni, giornalista, è nel suo camerino, in una confusione di piume e pizzi, all’Alhambra Music Hall della capitale inglese, per farsi raccontare la sua storia, per cercare di svelarne il mistero, o la mistificazione. La attende un tour che la porterà a Berlino, a Mosca e in Siberia, e Jack Walser, inizialmente scettico e poi soggiogato, e comunque deciso ad andare fino in fondo in quello che spera sarà lo scoop di una vita, sceglie di riciclarsi come clown del circo pur di accompagnarla nella sua tournée.
Il pensiero di Blog Expres
Ho riso talmente tanto da rischiare di farmela sotto! Lo so, non è un'espressione elegante, ma si intona perfettamente con la nostra eroina Fevvers e con lo stile di Angela Carter che mai avrei creduto così divertente, brioso e irriverente!
Nonostante questo aspetto, non bisogna affatto pensare che il libro della Carter sia un romanzo "leggero", tutt'altro! Mi sono ritrovata di fronte a un libro complesso e la lettura si è rivelata più impegnativa del previsto, ma ne è valsa la pena.
La narrazione non è lineare, ma si sviluppa a più livelli o secondo "lo schema delle scatole cinesi" e il romanzo può essere diviso in tre parti. Nella prima, conosciamo Favvers che dopo uno spettacolo viene intervistata da Jack Walser, un giovane giornalista americano.
Nell’ambiguità dello specchio, rivolse al giovane giornalista una vistosa strizzata d’occhio e si strappò con gesto deciso le ciglia finte superstiti.
Innanzi tutto Fevvers non è una ragazza come le altre: lei è una "donna-uccello", una femmina giunonica, una gigantessa con delle magnifiche ali che le permettono di fare la aerialist al circo, divenendo famosa in tutta Europa. Durante il suo racconto scopriamo che è nata da un guscio d'uovo e che è stata adottata da Lizzie ed ha passato la sua infanzia in un bordello.
Jack Walser è molto scettico sulla sua capacità di volare, la crede un'imbrogliona e volendo indagare per pubblicare uno scoop, decide di partire con il circo di Fevvers e si fa ingaggiare come clown.
Era una sorta di Ismaele, ma un Ismaele con un conto spese e, per di più, una zazzera scomposta di capelli biondissimi, una faccia simpatica e abbronzata, con la mascella quadrata e due occhi il cui colore era il grigio freddo dello scetticismo.
Il rapporto tra Fevvers e Walser è molto complicato, non è amore a prima vista, non ha nulla di romantico, ma si svilupperà giorno dopo giorno, ed entrambi ne prenderanno consapevolezza quando saranno separati per un breve periodo.
Ci vorrà del tempo... E proprio la dimensione temporale e lo scandire del passare del tempo sono una tematica fondamentale nella narrazione di Angela Carter. Nella prima parte della storia quando Fevvers racconta la sua vita a Walser chiusi dentro al camerino, sembra che il tempo si sia fermato: ciclicamente durante l'intervista si sentono i rintocchi del Big Ben che suona sempre la mezzanotte. Personalmente l'ho trovato uno stratagemma molto efficace ed inquietante come pure l'orologio di Lizzie che segna sempre mezzogiorno o mezzanotte. Lo stesso tema del tempo ritorna nella seconda parte del romanzo quando l'autrice ci conduce all'interno di un carcere femminile nella steppa...
Fece un unico centro: fermò l’orologio, uccise il tempo, ruppe il quadrante arrestando per sempre il ticchettio.
Ciò che ho apprezzato maggiormente in Angela Carter è la sua capacità di caratterizzare i personaggi sia dal punto di vista fisico che psicologico e oltre ai due protagonisti, nella seconda parte del romanzo, quando il circo va in tournée a San Pietroburgo, facciamo la conoscenza di tutti i suoi membri. Angela Carter ci racconta la loro vita e ciascuno ha un passato doloroso alle spalle che viene coperto con un'abbondante passata di cerone e un sorriso finto stampato sul volto, come quello di Buffo il Grande, "il clown dei clown" malato di depressione o il colonnello Kearney, il grottesco impresario del circo innamorato di Sybil, il suo porcellino rosa che consulta come un oroscopo, Mignon, gonfiata di botte dal suo compagno, che canta per dimenticare e infine la Principessa nella sua gabbia dorata con le tigri...
Se questa parte centrale può risultare un pò lenta, la narrazione riparte spedita e piena di colpi di scena nella terza ed ultima parte del romanzo, quando il circo lascia San Pietroburgo per coronare il sogno del colonnello di portare gli elefanti in Siberia...
Qui però il gruppo andrà incontro ad una serie di disavventure e la narrazione riprende ad essere movimentata.
"Notti al circo" è un libro difficilissimo da catalogare, perchè l'autrice sperimenta numerosi generi letterari dal grottesco al gotico, dall'horror al dramma, dal realismo magico al romanzo d'avventura.
"Notti al circo" è una lettura impegnativa, ma anche molto intensa e suggestiva... Anche perchè... Chi almeno una volta nella vita non ha sognato di fuggire via con il circo?!
Ogni ragazzo americano dotato di carattere sogna di fuggire con il circo.
Il salotto virtuale di Virginia Woolf vi augura una fantastica giornata!
A presto
Mary
Non conosco i romanzi di Angela Carter, ma con la tua recensione di questo sei riuscita decisamente ad incuriosirmi! Me lo segno subito in wishlist :3
RispondiEliminaCiao Annie! E' il primo che leggo di questa autrice e devo dire che è stata proprio una bella scoperta! Un abbraccio Maria
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