martedì 31 dicembre 2013

Stigmata, Jan Fabre al MAXXI Roma

VADEMECUM semiserio per visitare "Stigmata. Actions e Performances 1976-2013" con la giusta dose di ironia, intraprendenza e irriverenza così come si confanno ad un artista del calibro di Jan Fabre. Assisterete ad una mostra dai contenuti forti dove pur condividendo le tematiche affrontate, si rimane attoniti e sbalorditi sul modo estremo in cui vengono rappresentate.

L come Labirinto: Il MAXXI ospita una grande retrospettiva interpretata come un viaggio nella memoria dell'artista fiammingo attraverso un labirinto di disegni, fotografie, modelli di studio superbamente esposti su lastre di vetro poggiate su cavalletti di legno e alle pareti i video che riproducono le sue performance.

S come Stigmata: Tutto comincia negli anni settanta quando mentre visita una mostra di artisti fiamminghi a Bruges Jan Fabre rimane profondamente colpito dalla rappresentazione pittorica di flagellazioni e stigmate. Inizia la sua sperimentazione artistica incentrata sullo studio e l'uso del corpo, i suoi limiti e le sue potenzialità. I primi disegni verranno realizzati con il proprio sangue, procurandosi tagli sulla fronte e sulle braccia... 

D come dissacrante: Tutto ciò che dà sicurezza, viene rifiutato e fatto a pezzi! Così avviene per il denaro, ma anche per l'arte intesa in senso "classico". Una critica sul valore del denaro e sulla mercificazione dell'opera d'arte sono gli spunti di riflessione delle sue prime performance dove è forte l'influenza di Marcel Duchamp. In Money Performance del 1978 Fabre compone sul pavimento giochi di parole come money (soldi) e honey (miele) usando banconote che poi strappa, mangia e brucia!

B come Bic-Art: nel 1980 l'artista propone l'arte della penna biro (la penna Bic) in alternativa all'arte dei grandi maestri. Riproduzioni di famose opere del passato vengono profanate attraverso scarabocchi e strappi operati con la penna blu. In The Bic-Art Room l'artista si chiude per 72 ore in una galleria d'arte olandese e disegna senza sosta con la penna Bic pareti, pavimento e perfino il proprio corpo. L'inchiostro blu della penna rappresenta la metamorfosi, tema molto caro a Fabre...

N come nuvole: l'arte di Fabre è illusione, utopia, metamorfosi, un pò come un uomo che cerca di misurare le nuvole! L'opera The Man Measuring the Clouds (1997-2000) rappresenta un uomo in equilibrio precario in cima a una scala, mentre tenta di misurare le nuvole con un righello. Sostiene Fabre che tale opera esprime la predisposizione a "pianificare l'impossibile, che è proprio ciò che fa l'artista. Essa simboleggia il mio mestiere". 

P come Performance: secondo Jan Fabre il termine  Per-for-mance indica una persona che per-fo-ra se stessa e il suo ambiente attraverso un’analisi, una distruzione, un concedersi. 
L'apoteosi viene raggiunta con "Art kept out of jail (Homage to Jacques Mesrine)" : la performance viene realizzata al Louvre dove Fabre interpreta il criminale francese Jacques Mesrine, urla al pubblico "l'arte mi ha tenuto fuori dalla prigione! Fuggirò dalla prigione più bella della Francia. il Louvre!" e poi il terribile epilogo...

Come mai l'arte contemporanea si esprime con una tale violenza? Forse perchè essa non è altro che il riflesso del mondo in cui viviamo...






Jan Fabre. Stigmata. Actions e Performances 1976-2013
a cura di Germano Celant
dal 16/10/2013 al 16/02/2014
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI 
secolo
via Guido Reni 4 A, 00196 Roma


Post di Maria Milani


lunedì 30 dicembre 2013

Una notte a Palazzo Massimo Roma - II PARTE

Sabato 28 dicembre 2013
Oltre ai bellissimi mosaici e affreschi che documentano la decorazione domestica di prestigiose ville romane come il giardino dipinto della Villa di Livia, Palazzo Massimo ospita gli originali greci rinvenuti a Roma, come il Pugile , il Principe ellenistico e la Niobide dagli Horti Sallustiani e la ritrattistica di età repubblicana e imperiale, culminante nella statua di Augusto Pontefice Massimo.

Sempre qui sono custodite celebri sculture come il Discobolo Lancellotti, la Fanciulla di Anzio e l’Ermafrodito dormiente, oltre a magnifici sarcofagi come il Sarcofago di Portonaccio con scene di battaglia scolpite in altorilievi. Il piano interrato ospita l’ampia collezione numismatica, oltre a suppellettili, gioielli e la mummia di Grottarossa.







Inoltre il 20 dicembre 2013 è stata inaugurata l'esposizione "Mostri. Creature fantastiche della paura e del mito”. Oltre 100 reperti archeologici riproducono creature mitologiche come il Minotauro, Grifi, Chimere, Gorgoni, Pegaso, Sfingi, Arpie, Sirene, Satiri, Centauri, Idra di Lerna, Scilla ed altri mostri marini, dall’Oriente alla Grecia, fino al mondo etrusco, italico e romano.





Museo Nazionale Romano Palazzo Massimo
Mostri. Creature fantastiche della paura e del mito
a cura di Rita Paris e Elisabetta Setari
20 dicembre 2013 –1 giugno 2014
Largo di Villa Peretti  1 (vicino Stazione Termini) Roma

Post e foto di Maria Milani

Una notte a Palazzo Massimo Roma - I PARTE

Sabato 28 dicembre 2013 Blog Expres ha aderito a "Una notte al museo" iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo che prevedeva l'ingresso serale gratuito in alcuni musei statali. 
Meta prescelta: Palazzo Massimo a Roma! Si tratta di un palazzo ottocentesco in stile neorinascimentale che ospita capolavori della cultura artistica romana dall’età tardo-repubblicana all’età tardo-antica (II sec. a.C. - V sec. d.C.).

Blog Expres ha realizzato in esclusiva per voi followers un mini reportage fotografico sulle meraviglie ospitate a Palazzo Massimo: mosaici, affreschi, sculture, sarcofagi per rivivere il fascino della Roma antica!

I bellissimi mosaici:











Museo Nazionale Romano Palazzo Massimo
Largo di Villa Peretti (vicino Stazione Termini) Roma

Foto di Gianni Antonio Grazioli 
Post di Maria Milani


                       

giovedì 26 dicembre 2013

Keith Haring, l'arte e l'impegno sociale

Molti di voi conoscono il mio interesse per l'artista americano Keith Haring. L'uomo alato che vedete nella foto e' un dettaglio, un disegno pop tratto da un'opera ben piu' importante e significativa: "The Keith Haring Altarpiece: an AIDS memorial Chapel project" presso la Grace Cathedral di San Francisco.
Keith Haring, morto di AIDS all'eta' di  31 anni, ha realizzato una pala d'altare posta all'interno della prima AIDS memorial Chapel, un luogo interreligioso dedicato alle vittime dell'AIDS, malattia che colpisce ricchi e poveri, atei e credenti, giovani e adulti... ma e' anche un posto dove ricordare e incoraggiare il lavoro di tanti operatori sanitari e volontari che hanno combattuto e stanno combattendo l'AIDS nonostante decenni di pregiudizi, resistenze e apatia.
Il trittico e' color bronzo e le figure sono ritratte con forme morbide e ironiche secondo lo stile di  Haring. La Cappella dedicata all'AIDS vuole ricordare che per combattere la malattia e' necessaria innanzitutto la compassione.


The Keith Haring Altarpiece: an AIDS memorial Chapel project


Post di Maria Milani









martedì 24 dicembre 2013

Cine70 a Palazzo delle Esposizioni di Roma

Stanchi del solito cinepanettone? Allora non perdete una selezione di film straordinari per raccontare 10 anni di cinema italiano: questo e' Cine70, una rassegna cinematografica a ingresso libero al Palazzo delle Esposizioni di Roma in collaborazione con il centro sperimentale di cinematografia- cineteca nazionale per descrivere, ricordare e far conoscere alle nuove generazioni di cinefili uno dei periodi più belli e importanti del cinema italiano.
Dal 18 dicembre fino al 06 febbraio 2014 le proiezioni in pellicola 35mm permetteranno di vivere film di registi del calibro di Antonioni, Fellini, Pasolini, Visconti, Petri, Monicelli, Bertolucci, ma anche Dario Argento, Ettore Scola, Bellocchio, Nanni Moretti e molti altri.
I protagonisti del cinema Anni 70 sono Volonte', Giannini, Sordi, Vitti, Gassman, Mangano, Manfredi, Mastroianni e in quegli anni nasce anche la versione italiana di generi cinematografici molto apprezzati dal pubblico come il thriller, il western, il poliziesco e la commedia all'italiana. 
Una stagione cinematografica unica e irripetibile che verra' spazzata via prima dalla Trash Tv, poi dalla rivoluzione digitale che ha cambiato il modo di fare cinema e infine la crisi economica, la tv satellitare e i Social Network hanno fatto il resto...

Cine70
Dal 18/12/2013 al 06/02/2013
Palazzo delle Esposizioni- Scala Cinema
Scalinata di via Milano 9/A Roma
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Per maggiori info e per leggere l'elenco completo dei film in proiezione:

Post e foto di Maria Milani




giovedì 19 dicembre 2013

Selfie maker, la mania dell'autoscatto 2.0

Jennifer Lopez
Chi di voi non ha mai praticato almeno una volta la nobile arte del Selfie? E' sempre più diffusa la moda di scattare una foto a se stessi con il proprio smartphone per poi ricondividerla sui Social Network tipo Instagram e facebook. Su grazia.it esiste addirittura una guida su come scattare bene il proprio selfie, su come mettersi in posa, quali accessori utilizzare, quali sono le espressioni del viso più cool.... e già perché nel mondo dei Social network se non sei connesso non esisti e quindi anche l'autoritratto assume un significato nuovo, quello di costruire e governare la propria immagine e la percezione della propria personalità. Condividere la propria immagine per esistere?!
Alcuni la considerano una pratica narcisistica che pone il proprio Io sempre al centro dell'attenzione...altri la trovano di cattivo gusto e in effetti alcuni selfie che girano su Instagram sono decisamente Kitsch... 
Martina Pinto
A mio avviso i selfie migliori sono quelli che dosano ironia, buon gusto ed un pizzico di equilibrio come quelli realizzati da Martina Pinto, attrice e fashion blogger.
Anche le tecnologie si evolvono per venire incontro alle esigenze dei Selfie Makers: i nuovi smartphone hanno la front-facing camera che permette di scattare autoritratti senza ricorrere allo specchio e senza pose da contorsionista per realizzare l'inquadratura giusta! 
Fatto sta che il termine e' entrato perfino nelle pagine dell'Oxford Dictionaries che lo ha proclamato parola dell'anno 2013!

Rihanna


Elisabetta Canalis











Post di Maria Milani

lunedì 16 dicembre 2013

Mandela, il lungo cammino verso la libertà

95 anni di vita
27 anni di carcere
3 mogli
1 premio Nobel per la pace
1 settimana di celebrazioni per dire addio al primo presidente nero del Sudafrica. Questi sono i numeri di Mandela, il personaggio della settimana che merita di essere cliccato secondo Blog Expres. 
Mandela è il  simbolo della libertà contro il regime dell'Apartheid che ha oppresso il Sudafrica dal 1948 al 1994. Il 15 dicembre 2013 è stato sepolto a Qunu, il villaggio dove è nato e dove ha detto di voler riposare. 
Blog Expres vuole ricordare Mandela attraverso le prime 10 righe che aprono la sua autobiografia "Lungo cammino verso la libertà":

Oltre alla vita, a un fisico robusto, e a un antico legame con la casa reale thembu, l'unica cosa che mio padre mi ha conferito alla nascita è stato un nome: Rolihlahla. In xhosa, Rolihlahla significa letteralmente "che tira il ramo di un albero", ma il suo significato colloquiale potrebbe essere reso più felicemente con "attaccabrighe". Non credo che il nome rappresenti il destino di una persona, nè che mio padre abbia in qualche modo divinato il mio futuro, ma negli anni a venire amici e parenti ebbero spesso ad ascrivere al mio nome i non pochi scompigli che ho causato o ai quali sono riuscito a scampare. Il nome inglese, o cristiano, più conosciuto mi fu attribuito solo il primo giorno di scuola. Ma non voglio percorrere i tempi.

Titolo: Lungo cammino verso la libertà
Autore: Nelson Mandela
Genere: autobiografia
Editore: Edizione speciale per periodici San Paolo su licenza di Giacomo Feltrinelli Editore
Anno: 1994

Post di Maria Milani



sabato 7 dicembre 2013

E' in arrivo il Drone portapacchi

Il vecchio detto inglese It's raining cats and dogs rischia di essere stravolto per sempre da Amazon, il colosso dell'E-commerce! Tra qualche anno potremmo dire It's raining Xmas boxes!! Se davvero decollerà il servizio "Prime Air", i nostri acquisti on line potranno essere recapitati a domicilio da un piccolo drone telecomandato e la consegna sarà garantita in meno di 30 minuti!
I droni si chiamano "Octocoper", viaggiano senza pilota, controllati da computer a bordo e potranno trasportare pacchi pesanti fino a 2,5 Kg nel raggio di 16 Km dai magazzini.
Anche in Cina la società SF Express sta sperimentando la consegna dei pacchi tramite trasporto con i droni. I corrieri volanti cinesi potranno trasportare anche pacchi di grosse dimensioni.
Il trasporto con i droni oltre al business del commercio potrebbe essere una soluzione interessante da adottare nelle situazioni di emergenza per portare soccorso alle zone divenute impraticabili a causa di calamità naturali come terremoti o alluvioni.
Anche a livello di impatto ambientale i droni sembrerebbero più ecologici dei furgoni del postino e del corriere espresso.
Un'unica perplessità: se il postino suonava sempre due volte... Il drone come avviserà del suo arrivo?


Post di: Maria Milani

giovedì 5 dicembre 2013

Urban Knitting a Roma

URBAN LIFE #12
Anche a Roma accadono cose strane e misteriose... Camminando per le vie della città si vedono semafori avvolti in calde sciarpe di lana, alberi che indossano vestitini tricot... Si tratta di urban knitting, una forma di street art che realizza installazioni di lana e cotone cuciti su elementi dell'arredo urbano. Le installazioni sono tanti piccoli indizi che però sembrano non condurre da nessuna parte visto che non sono firmati nè associati a nulla...
Noi di Blog Expres ci siamo trasformati in detective dell'arte e così se il nostro intuito non ci tradisce...Tutti gli indizi sembrano condurre al Museo MACRO di Via Nizza. Infatti la zona corrisponde: tutte le installazioni che abbiamo fotografato si trovano tra Via Nizza e Viale Regina Margherita. Lana, cotone, filati colorati, ricamo e uncinetto... 
Tutti questi elementi fanno pensare a Harmonic Motion, l'opera dell’artista giapponese Toshiko Horiuchi MacAdam realizzata al Macro - Museo d’Arte Contemporanea Roma per la settima edizione di Enel Contemporanea, l’appuntamento internazionale curato da Francesco Bonami e che verrà presentata al pubblico domenica 08 dicembre 2013.
In occasione dell'apertura al pubblico di Harmonic Motion, il Museo MACRO ha organizzato una "Macrodomenica in famiglia: laboratori per bambini" ispirati all’opera di Enel Contemporanea ad accesso libero.
Harmonic Motion sarà un'esperienza ludica e interattiva che farà tornare tutti bambini!

Dall'08 dicembre 2013 e per tutto il 2014
Harmonic Motion / Rete dei draghi 2013
un’opera di Toshiko Horiuchi MacAdam
Macro – via Nizza 138
ingresso gratuito all’opera di Enel Contemporanea
Informazioni Macro 06 671070400




Foto di Blog Expres
Post di Maria Milani