lunedì 28 maggio 2018

Arsenico & merletti #4 Recensione Il mastino dei Baskerville di Arthur Conan Doyle [Salani]



Omicidio, Watson.
Raffinato, freddo e deliberato.
Non mi chieda i particolari.




Il mastino dei Baskerville
Arthur Conan Doyle

Salani | 18 maggio 2017  | 229 pagine | cartaceo 10,00 € | Ebook 6,99€


"L’alone soprannaturale che ammanta il caso è un’esca troppo appetitosa per la straordinaria capacità di osservazione e di deduzione di Sherlock Holmes, che come sempre coinvolge nelle sue indagini anche il fido dottor Watson, formidabile spalla per le sue battute e il suo ingegno. […] Dopo aver letto Sherlock Holmes, quel suo vizio di studiare le persone diventa contagioso. Ancora oggi, tutte le volte che leggo un libro di Conan Doyle sull’autobus, gli inconsapevoli passeggeri diventano materia per le mie esercitazioni. Come Sherlock, mi piace provare a ricostruire fitte storie a partire da semplici dettagli. Chissà se indovino".
ALESSIA GAZZOLA

Il pensiero di Blog Expres

Sir Arthur Conan Doyle ha scritto una moltitudine di racconti con protagonista Sherlock Holmes e quattro romanzi, tra cui "Il mastino dei Baskerville".
Quest'ultimo pubblicato nei primi anni del Novecento costituisce sicuramente una particolarità rispetto a tutta l'opera di Doyle, perchè qui l'aspetto soprannaturale sembra la caratteristica dominante rispetto al Giallo deduttivo.
Infatti da secoli sul nobile casato dei Baskerville grava la leggenda di un mastino infernale e di una maledizione che sembra colpire ogni membro della famiglia che è destinato ad una morte improvvisa, cruenta e avvolta nel mistero.
Quando anche Charles Baskerville viene ritrovato morto in circostanze misteriose, l'erede chiede aiuto al detective più famoso d'Inghilterra per fare luce sul caso...
L'idea di una qualche presenza spettrale lo ossessionava, e in più di un'occasione mi ha chiesto se nel corso delle mie visite notturne avessi visto qualche strana creatura o udito il latrato di un mastino.

venerdì 25 maggio 2018

Recensione Snob di Julian Fellowes [Neri Pozza]




Allora vuoi sposare un uomo ricco?




 Snob
Julian Fellowes

Neri Pozza | 2005  | 349 pagine | cartaceo 16,50€ | Ebook 6,99€

C'è stato un tempo in cui la tribuna della Royal Enclosure ad Ascot era davvero un luogo sacro, in cui principi e duchesse, famose bellezze e milionari passeggiavano sui prati curati in haute couture , e Edoardo VIII poteva accogliere l'incauto aristocratico che osò presentarsi un giorno in giacca di tweed con un: "Sta andando a caccia di topi, per caso?". Oggi, però, tra i visitatori della Enclosure fanno bella mostra di sé soprattutto uomini d'affari di mezza età accompagnati da consorti in chiassose mise di chiffon. I membri della più ristretta e antica aristocrazia inglese non hanno, tuttavia, cessato per questo di trarre un piacere quasi commovente dal vestirsi e comportarsi ad Ascot come se fossero a un elegante ed esclusivo evento fatto apposta per loro, e se ne vanno in giro per la Royal Enclosure salutandosi l'un l'altro come se partecipassero a un raduno ai giardini di Ranelagh nel 1770. Dalle gradinate della tribuna, Edith Lavery, la giovane e attraente figlia di un noto revisore di conti londinese, li sta, in questo momento, guardando con curiosità e attenzione. Edith non conosce nessuno di loro, nessun principe e nessuna duchessa, anche se, dopo il cocktail party che ha dato al Claridge, è stata ricevuta dalle figlie di svariati pari d'Inghilterra, compreso un duca. La sua frequentazione dell' upper class londinese (della "corte", come dice con una certa ironia sua madre) è però finita lì. Del resto, Edith non vive in un castello in campagna, ma in un appartamento su Elm Park Gardens, nella parte sbagliata di Chelsea; e la galleria dei ritratti della sua famiglia si arresta miseramente al nonno di suo padre, immigrato ebreo giunto in Inghilterra nel 1905 per sfuggire ai pogrom del defunto e non compianto zar Nicola. In compagnia di un attore e di una coppia di amici, Edith attende con pazienza l'arrivo della famiglia reale e pensa che nessun conte, nessun principe e nessun duca noterà la sua grazia giovanile, il suo elegante tailleur di lino celeste, il suo cappellino tondo senza tesa che le scende lievemente sulla fronte e le dà un'aria frivola e così sobria e chic, così in netto contrasto con le matrone di Ascot e i loro fronzoli di organza. Quello che l'attraente figlia del revisore di conti ignora è che, subito dopo la giovanile figura di Zara Phillips, l'unica esponente della famiglia reale presente in succinto abbigliamento da spiaggia, davanti ai suoi occhi appariranno i lineamenti carnosi e affabili di Charles, conte di Broughton, erede del marchese di Uckfield, figlio di Lady Uckfieldy, la celebre e terribile Googie, ancien riche che ha accresciuto la sua ricchezza con la Thatcher e l'ha raddoppiata con l'accomodante New Labour, aristocratico purissimo e… suo prossimo consorte. Con la sua scrittura elegante, misurata e ironica, che "ricorda Jane Austen e Ewelyn Waugh" (Tim Lott), Julian Fellowes ci offre, con Snob, un romanzo esilarante che ci svela i codici, i rituali, le abitudini di un mondo ostinatamente chiuso in se stesso e ossessionato dal pericolo di nouveaux riches e parvenus d'ogni specie.

Il pensiero di Blog Expres

Julian Fellowes è lo sceneggiatore di "Downton Abbey", vincitore del Premio Oscar alla migliore sceneggiatura originale per il film "Gosford Park", nonchè autore del romanzo "Belgravia", quindi era inevitabile che le mie aspettative verso il suo primo romanzo "Snob" fossero abbastanza elevate.
La mia esperienza di lettura con questo libro è stata davvero strana, ma la cosa più importante è che si è conclusa in maniera positiva.
Il romanzo si è rivelato più impegnativo del previsto, perchè l'autore con dovizia di particolari narra le vicende di Edith, un'arrampicatrice sociale che riesce ad entrare nel mondo dorato della nobiltà inglese sposando Charles, conte di Broughton.
La cosa davvero curiosa è che iniziando a leggere il libro si ha l'impressione che le vicende siano ambientate nell'Ottocento per poi scoprire che i fatti in realtà sono ambientati ai giorni nostri ovvero durante gli Anni Novanta, a dimostrazione di quanto sia stantio e ammuffito lo stile di vita della nobiltà inglese che viene descritta dall'autore con un frizzante ironia.
Tutte le vicende sono raccontate dal punto di vista di un certo attore, amico di Edith, di cui il lettore non riuscirà mai a scoprire il nome, ma che seguirà le vicende attraverso il suo acume e senso critico.
Il libro di Julian Fellowes si potrebbe definire un trattato sociologico sulla società inglese, in particolare nobiltà e alta borghesia, che è un micro cosmo fatto di Bon Ton e ipocrisia dove la noia, avvolta in carta velina, regna sovrana!
Gli inglesi dicono sempre che non dovevi disturbarti di ringraziarli quando, di tutte le razze sulla terra, sono proprio quelli che se la legano a un dito se non lo fai.

venerdì 4 maggio 2018

Recensione Red di Kerstin Gier [Tea Libri]





Lost in Fantasy e' una rubrica ideata da Blog Expres a cadenza mensile dove si parlerà di anteprime e recensioni di film e libri di genere Fantasy!

       

Dodici cifre, dodici viaggiatori nel tempo, dodici pietre preziose, dodici tonalità musicali, dodici ascendenti, dodici passi per creare la pietra filosofale...




Red di Kerstin Gier

Tea Libri  | 2013  | 329 pagine | cartaceo 11,00 € | Ebook 5,99€

La trilogia delle gemme
#1. Red
#2. Blue
#3. Green

Per l'amica Leslie, Gwendolyn è una ragazza fortunata: quanti possono dire di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno di saloni, quadri e passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint Lennox High School, possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da una generazione all'altra si tramanda poteri misteriosi? Eppure Gwen non ne è affatto convinta. Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l'aiuto dell'inquietante maggiordomo Mr Bernhard, e zia Glenda considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all'altezza del nome dei Montrose. E poi c'è Charlotte, sua cugina: capelli rossi, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima non solo per la sua famiglia ma per l'umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante... Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo...

Il pensiero di Blog Expres

"La trilogia delle gemme" è pubblicata in Italia da Corbaccio, io però sto leggendo la serie in edizione economica edita da Tea Libri e fin dalle prime pagine di "Red" mi sono chiesta per quale cavolo di motivo io abbia aspettato così tanto a leggerla!
Quando ho iniziato "Red" avevo voglia di un libro divertente, scorrevole e ben scritto e Kerstin Gier ha centrato l'obiettivo in pieno donandomi una lettura originale e avvincente che ha di gran lunga superato le mie aspettative!
Rosso rubino, che ha la magia del corvo nel cuore, chiude il cerchio dei dodici in sol maggiore.