mercoledì 28 novembre 2012

Malala Yousafzai, il coraggio di una bambina

Oggi la blogger piu' interessante del web si chiama Malala Yousafzai, e' una ragazza pakistana di 15 anni che sta combattendo in maniera pacifica per il diritto all'istruzione femminile nel distretto dello Swat.
A causa di questo suo attivismo il 09 ottobre 2012 e' stata vittima di un attentato con colpi di arma da fuoco da parte di alcuni membri del TTP, movimento talebano del Pakistan.
Salva per miracolo, la ragazza e' ancora in un ospedale inglese ed e' in via di guarigione.
Dall'Inghilterra e' partita una petizione per la candidatura di Malala al Nobel per la Pace, iniziativa promossa da Shaida Choudry, una cittadina britannica di origine pakistana.

Post di Maria Milani

domenica 25 novembre 2012

Zapatos Rojos

Le scarpe rosse
Sandali tacco 12, scarpe da ginnastica, infradito, stivaletti, ballerine...
Le scarpe sono le protagoniste  dell'installazione dell'artista messicana Elina Chauvet curata da Francesca Guerisoli  esposta oggi a Palazzo Ducale di Genova per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
100 paia di scarpe rosse come il sangue per ricordare, per non tacere e per denunciare la violenza fisica e psicologica e purtroppo anche la morte di donne, ragazze, bambine, madri, sorelle, amiche, colleghe, vicine di casa...

Post di Maria Milani

domenica 18 novembre 2012

Cesare deve morire

Cesare deve morire e' un film dei fratelli Paolo a Vittorio Taviani realizzato sul lavoro del regista teatrale Fabio Cavalli con la Compagnia dell'Alta Sicurezza di Rebibbia di Roma che hanno messo in scena  l'opera di Shakespeare Giulio Cesare. Tra i numerosi riconoscimenti, il film ha vinto l'Orso d'Oro al Festival di Berlino 2012 ed e' stato selezionato quale candidato italiano all'Oscar al miglior film straniero 2013.
La Compagnia dei detenuti di Alta Sicurezza presentano ufficialmente al pubblico la messa in scena completa dello spettacolo Giulio Cesare, regia di Fabio Cavalli, il 21 dicembre 2012 ore 16 presso il Teatro della C. C. Roma Rebibbia Nuovo Complesso nell'ambito della II edizione del Festival dell'Arte Reclusa. 
I peronaggi Shakespeariani interpretati dai detenuti nel loro dialetto di origine, le sbarre del carcere, la finzione scenica che si mescola con la realta' e la speranza di una rinascita: questi gli ingredienti di un documentario forte e bello dove il linguaggio universale dell'arte rompe le barriere spaziali, temporali e culturali.

Il Trailer:



TRAMA: 
Una docufiction che segue i laboratori teatrali realizzati dentro il Carcere di Rebibbia dal regista Fabio Cavalli, autore di versioni di classici shakespeariani interpretate dai detenuti. Si seguono le loro prove e la messa in scena finale del "Giulio Cesare", ma anche le vite dei detenuti nelle loro celle.

USCITA CINEMA: 02/03/2012
GENERE: Documentario
REGIA: Vittorio Taviani, Paolo Taviani
SCENEGGIATURA: Paolo Taviani, Vittorio Taviani
MONTAGGIO: Roberto Perpignani
MUSICHE: Giuliano Taviani, Carmelo Travia
PRODUZIONE: Kaos Cinematografica in collaborazione con Rai Cinema
DISTRIBUZIONE: Sacher Distribuzione
PAESE: Italia 2012
DURATA: 76 Min
FORMATO: Colore
Sito Ufficiale
http://www.sacherdistribuzione.it 

Post di Maria Milani


sabato 17 novembre 2012

Urban Arena, la terrazza più vivace di Roma

Urban Arena, Macro
URBAN LIFE #3

Bros, Sten e Lex: scendono in campo i gladiatori della Street Art armati di spray, carta, colla e colori per realizzare due interventi concepiti appositamente per il MACRO, negli spazi della terrazza Urban Arena.
Sten e Lex hanno realizzato un disegno su una parete esterna del museo attraverso la loro tecnica dello Stencil Poster.
Dopo aver incollato, lasciato asciugare e ritagliato una matrice stencil di carta sul muro, Sten e Lex hanno dipinto di nero gli spazi vuoti, in modo da tracciare un motivo geometrico a fasce e losanghe. La cosa interessante è che il disvelamento dell'opera avviene in maniera graduale ed è lasciato agli agenti esterni: saranno le intemperie e i passanti a rimuovere lo stencil e a permettere al disegno sottostante di emergere!
Questo coinvolgimento attivo dello spettatore che non solo può toccare l'opera, cosa solitamente vietata nei musei, ma addirittura la rivela a se stesso e agli altri, è qualcosa di molto innovativo e interessante!
Questo gesto "dissacrante" mi fa pensare ai ragazzi di strada che si divertono a rompere i manifesti pubblici affissi sui muri delle strade e delle piazze...scene di vita urbana che si perdono e si confondono nel traffico e nella frenesia della metropoli.
La fontana della terrazza che sovrasta l'auditorium del museo è stata trasformata dallo Street Artist milanese Bros. Su questa superficie trasparente l'artista ha realizzato un complesso collage di pellicole traslucide colorate raffiguranti l'immagine di un uragano scattata da un satellite. L'effetto visivo è quello di un suggestivo disegno astratto. La poliedrica installazione di Bros è un'insolita fontana, ma se la si guarda dall'alto diventa un enorme quadro astratto, se invece la si osserva dall'interno del museo diventa il soffitto dell'auditorium!
La terrazza del Macro riserva ancora qualche altra interessante sorpresa!!!
Prossimamente sui pixel di Blog Expres!!!


Post di Maria Milani

mercoledì 14 novembre 2012

Street Art

Il muro di Berlino Foto di Maria Milani
URBAN LIFE #2   

Spray, sticker art, stencil, proiezioni video, sculture: queste sono le tecniche della Street Art, uno dei movimenti più attivi nel panorama dell'arte contemporanea.
E' una forma d'arte che si manifesta nei luoghi pubblici, in genere strade e piazze, dove la città è tela da riempire e museo in cui esporre.
La Street Art discende dalla Pop Art e dal Graffitismo e in Italia si è diffusa a partire dai primi anni duemila attraverso gli artisti romani Sten e Lex, i milanesi Bros e Ozmo e i bolognesi Blu, il colletivo Ericailcane, Dado e Stefy.
In particolare Sten e Lex sono i pionieri della tecnica Stencil basata sull'utilizzo di una maschera realizzata tramite il taglio di alcune sezioni della superficie del materiale (es. cartoncino) in modo da riprodurre le stesse forme, simboli o lettere in serie. Applicando la vernice o il pigmento sulla maschera, la forma ritagliata verrà impressa sulla superficie retrostante lo stencil, in quanto il colore passerà solo attraverso le sezioni ritagliate nel cartoncino.

Il muro di Berlino Foto di Maria Milani
Gli artisti Bros, Sten e Lex hanno realizzato appositamente per il Macro di Roma alcune opere molto interessanti che sono state esposte negli spazi della terrazza Urban Arena a Via Nizza.
Vi svelerò qualcosa di più nel prossimo Post URBAN LIFE #3 su Blog Expres!!!







Granada Foto di Maria Milani
























Post di Maria Milani

domenica 11 novembre 2012

La vecchietta con i due cani barboncini

Robert Doisneau
URBAN LIFE #1

Post di Maria Milani

L'ho incontrata anche questa mattina, stesso posto, stessa ora. E' un'anziana signora che porta a spasso due cani barboncini bianchi.
La vecchietta e' un tipo semplice, vestita molto sobriamente, se non fosse per quei due barboncini, neanche la noteresti in mezzo alla gente... a guardarla bene sembra un volto familiare eppure sono certa di non conoscerla.
Ogni volta che la incontro le sorrido, poi do' uno sguardo veloce ai cagnolini e lei con i suoi passetti veloci e' gia' andata via...

Ho imparato...

Picasso Il girotondo della pace



Ho imparato che nessuno e' perfetto...finche' non ti innamori.
Ho imparato che la vita e' dura...ma io di piu'!
Ho imparato che le opportunita' non vanno mai perse...quelle che lasci andare tu, le prende qualcun altro.
Ho imparato che quando serbi rancore e amarezza...la felicita' va da un'altra parte.
Ho imparato che bisognerebbe usare sempre parole buone...perche' domani forse si dovranno rimangiare.
Ho imparato che un sorriso e' un modo economico per migliorare il tuo aspetto.
Ho imparato che non posso scegliere come mi sento...ma posso sempre farci qualcosa.
Ho imparato che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno...ti ha agganciato per la vita.
Ho imparato che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta.
Ho imparato che e' meglio dare consigli solo in due circostanze: quando sono richiesti e quando e' in gioco la vita.
Ho imparato che meno tempo spreco e piu' cose faccio.
Ho imparato a godermi le cose!
Ho imparato ad accettare le sconfitte, le delusioni.
Ho imparato che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferira'. Per questo bisogna che tu la perdoni.
Ho imparato che ci vogliono anni per costruire la fiducia e pochi secondi per distruggerla.
Ho imparato che non dobbiamo cambiare amici se comprendiamo che gli amici non cambiano.
Ho imparato che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo sempre responsabili di noi stessi.
Ho imparato che la pazienza richiede molta pratica.
Ho imparato che ci sono persone che ci amano, ma semplicemente non sanno come dimostrarcelo.
Ho imparato che a volte, la persona che tu pensi ti sferrera' il colpo mortale quando cadrai, e' invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Ho imparato che solo perche' qualcuno non ti ama come vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
Ho imparato che non si deve mai dire ad un bambino che i sogni sono sciocchezze, sarebbe una tragedia se lo credesse.
Ho imparato che non sempre e' sufficiente essere perdonato da qualcuno, nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Ho imparato che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si sia spezzato, il mondo non si ferma aspettando che lo ripari.
...E dopo tutto cio', avro' imparato a vivere?

Fonte non specificata.

Post di Maria Milani

mercoledì 7 novembre 2012

Shakespeare, il ritratto della regina Mab


Chagall Il carnevale notturno
Ironico, divertente, irriverente! Mercuzio è uno dei personaggi del mondo del teatro che amo di più e oggi voglio condividere con voi qualcosa di speciale...Il ritratto della Regina Mab, la regina dei sogni, attraverso le parole di Mercuzio...

Shakespeare, Romeo e Giulietta:
[...] Romeo: Ho fatto un sogno questa notte
Mercuzio: Anch'io
Romeo: Ebbene, che hai sognato?
Mercuzio: Che i sognatori spesso mentono...
Romeo: Quando dormono e sognano cose vere.
Mercuzio: Ecco: la regina Mab è certo venuta da te. Mab, levatrice delle fate, appare non più grande di un'agata che splende sull'indice a un priore. In volo, la tira una muta d'invisibili farfalle sul naso di chi dorme. Le ruote del cocchio girano con raggi di lunghe zampe di ragno. Sono le redini di lieve ragnatela, il mantice d'ali di cavallette, i finimenti d'umidi raggi di luna; un osso di grillo serve per la frusta, la sferza è una membrana, cocchiere un moscerino in livrea grigia grande meno della metà del verme che gonfia il dito alle fanciulle prigre. 
Il suo cocchio è un guscio di nocciola: uno scoiattolo che lavora il legno o un vecchio lombrico, da tempo assai lontano, fanno i piccoli carri delle fate. 
E cosi Mab galoppa, notte dopo notte, dentro i cervelli degli amanti, ed essi sognano d'amore, o sulle ginocchia dei cortigiani che allora sognano inchini e cerimonie o sulle dita dei legali che allora sognano compensi, o sulle labbra delle donne che allora sognano baci: labbra che spesso Mab copre di bollicine perchè fiatano aria di guaste confetture. 
Talvolta galoppa sul naso a un cortigiano che allora sogna l'odore d'una buona carica, o s'avvicina al naso d'un prelato che dorme, e lo sfiora piano con la coda d'un porcellino della decima, ed ecco il sogno d'un nuovo beneficio. Altre volte passa sul collo d'un soldato, che allora sogna gole nemiche tagliate, brecce, imboscate, lame spagnole, brindisi con tazze profonde cinque braccia; poi risuona di colpo un tamburo al suo orecchio: il soldato si scuote impaurito e si sveglia, bestemmia una preghiera e s'addormenta ancora.
Questa è Mab, la stessa che di notte arruffa le criniere dei cavalli e impasta, nei luridi e grassi crini, nodi d'elfi, che a scioglierli portano sventura; Mab è la strega che se trova supine le ragazze le costringe all'abbraccio, ed è così che insegna a "portare" per la prima volta; e le fa donne di buon "portamento". Questa è colei...
Romeo: Basta, basta, Mercuzio! Taci! Tu parli di nulla!
Mercuzio: Parlo, infatti, dei sogni, figli della mente in ozio, che nascono da una vana fantasia la quale ha natura leggera come l'aria e più incostante del vento, che ora è in amore sul grembo gelido del Nord, e poi sdegnato se ne va sbuffando con la faccia al Sud, fresco di rugiada.
Chagall  L'apparizione

Post di: Maria Milani

martedì 6 novembre 2012

L'invasione dei cosplayers!

 To be or not to be a cosplayer...this is the question!
Essere un cosplayer vuol dire interpretare un personaggio dei fumetti, dai classici Disney ai manga giapponesi, oppure dei cartoon, dei videogiochi, dei telefilm o dei libri.
I cosplayers di tutto il mondo si sono incontrati proprio in questi giorni per il Lucca comics and games 2012, il festival internazionale del fumetto, del cinema d'animazione, dell'illustrazione e del gioco, dove, tra le tante novita', e' stato inaugurato presso il Japan Palace il primo campus per imparare trucco, parrucco, costumi, accessori e interpretazione del proprio personaggio preferito! Gli appassionati hanno partecipato alla gara di cosplay e i piu' belli saranno i protagonisti del calendario 2013  di Lucca comics and games! 
I veri protagonisti del festival sono stati Diabolik, che compie 50 anni, ma soprattutto Topolino con i suoi 80 anni di pubblicazione.
I curiosi diano un'occhiata a questo link:

Post di Maria Milani
Lupin e company



domenica 4 novembre 2012

Barbie, che capolavoro!

La Gioconda Leonardo da Vinci
I'm a Barbie girl, in a Barbie world, life in plastic is fantastic! Cosi cantavano gli Aqua, una band danese norvegese famosa negli anni 90, nel loro pezzo Barbie girl. La canzone,  molto divertente, ironizzava su Barbie, che sembrava rappresentare bene lo stereotipo della donna superficiale, tutta rifatta  dalla testa ai  piedi attraverso le mani del chirurgo plastico!
La mia bambola preferita, compagna fashion della mia infanzia, e' diventata un'icona del mondo dell'arte, poliedrica e divertente, grazie alle abili mani dell'artista francese Jocelyne Grivaud che attraverso la Barbie ha reinterpretato alcune opere d'arte per commemorare i 50 anni della bambola piu' amata dalle bambine di tutto il mondo!


La ragazza con l'orecchino di perla Vermeer
Le violon d'Ingres Man Ray

Coco Chanel



Il brano degli Aqua:

http://m.youtube.com/watch?v=ZyhrYis509A 




Post di: Maria Milani





venerdì 2 novembre 2012

Big Bambù

Big Bambù




Mi incuriosisce molto "Big Bambù" e se avrò un pomeriggio libero a dicembre farò un salto al MACRO Testaccio di Roma per ammirare questa innovativa e divertente opera d'arte contemporanea. Si tratta di una gigantesca installazione in bambù realizzata dai gemelli americani Mike e Doug Starn per celebrare in cinquantenario di Enel e per la Città di Roma.
L'opera è il risultato del progetto Enel Contemporanea 2012: un programma di arte pubblica che dal 2007 promuove una riflessione sull'energia attraverso il linguaggio dell'arte.
Big Bambù è un reticolo di aste di bambù intrecciate tra loro fino a raggiungere 25 metri di altezza! Lo spettatore si può addentrare lungo i percorsi di un'opera in continua trasformazione, concepita come un grande organismo vivo che si muove e si lascia modellare dall'immaginazione e dalla creatività.
Dal 11 dicembre 2012, presso il MACRO Testaccio, è possibile visitare l'opera Big Bambù. L'ingresso è gratuito.

MACRO Testaccio
Piazza Orazio Giustiniani 4
Roma

Post di: Maria Milani

giovedì 1 novembre 2012

Barry Lyndon, Kubrick II PARTE

 Post di: Maria Milani
 
Kubrick si è ispirato ad Hogarth per le riprese in interni girate a lume di candela e per gli effetti cromatici come la prevalenza del rosso sugli altri colori.
In una scena del film, Barry Lyndon dorme su una sedia dopo aver passato la notte a giocare d'azzardo.
E' incredibile la somiglianza nell'organizzazione spaziale di questa inquadratura con il quadro di Hogarth "La mattina, scena da Matrimonio alla moda". Sia nel film che nel dipinto sono presenti gli stessi oggetti: una sedia rovesciata, il caminetto, i ritratti appesi alla parete e l'uomo disteso sulla sedia.

"La mattina, scena da Matrimonio alla moda" di Hogarth


Fotogramma Barry Lyndon
Kubrick produce il cosiddetto "Effetto Quadro": ciò si verifica quando l'inquadratura cinematografica fa l'effetto di un quadro, di un dipinto.
Il regista evoca la pittura perchè ne riproduce determinati effetti luministici, cromatici o di organizzazione spaziale. C'è una prevalenza della dimensione figurativa su quella narrativa. Infatti nella prima e seconda parte del film, la bellezza delle immagini dei paesaggi ha il sopravvento sulla trama, mentre la storia diventa più avvincente e drammatica nella terza parte del film. La presenza stessa della galleria settecentesca nel palazzo di Barry costituisce un' ulteriore conferma dell'importanza data da Kubrick alla pittura.
I quadri presenti nella dimora dei Lyndon sono citazioni della pittura e non di un pittore in particolare. Essi svolgono la funzione di ornamento e di status symbol, infatti Barry li compra perchè possedere quadri è un comportamento tipico dell'aristocrazia, di quel mondo a cui lui vuole appartenere.
Il film ha vinto quattro Oscar: per i costumi, la fotografia, la scenografia e la musica.

Fotogramma Barry Lyndon a lume di candela






Fotogramma Lady Lyndon a lume di candela





                                                                                                                                   


Barry Lyndon, Kubrick I PARTE

 Post di: Maria Milani
 
Cari amici vicini e lontani che come me amate il cinema e la pittura...
Questo post è dedicato a voi!

Gran Bretagna  1975 Drammatico
Regia: Stanley Kubrick
Interpreti: Ryan O'Neal, Marisa Berenson, Patrick Magee, Hardy Kruger
Produzione: Jan Harlan, Stanley Kubrick, Bernard Williams
Distribuzione: Warner Bros
Durata: 184'
Trama: Barry è un giovane di bell'aspetto, ma dalle origini modeste. Rifiutato dall'amata cugina, intraprende la carriera militare, con un espediente entra nell'esercito prussiano, divenendo il beniamino del capitano Potzdorf. Poi diventa il compare di un raffinato avventuriero, the Chevalier de Balibari. Con la pistola e il gioco d'azzardo si fa largo nella bella società. Ormai è un uomo appagato, gli manca solo il blasone. Sposando la contessa di Lyndon e assumendone il cognome colma la lacuna. Sarà un matrimonio infelice. Il figlio di Lady Lyndon, nato da un altro matrimonio, lo odia e per molti anni progetterà una vendetta che si compirà quando affronterà Barry in duello...


Barry Lyndon si può definire un film anomalo nella produzione del grande Stanley Kubrick. Usando una tecnica d'illuminazione naturalistica a lume di candela per le riprese in interni, il film è immerso in un'atmosfera che rende perfettamente il clima del tempo. Per ottenere il miglior risultato possibile Kubrick si è avvalso di lenti speciali.
Tra tutti i suoi film, Barry Lyndon è quello in cui appare più evidente l'influenza della pittura. Il regista si è ispirato a pittori del '700 come Reynolds e Hogarth: è come se attraverso la macchina da presa, sfruttando sapientemente l'illuminazione, volesse imitare lo stile pittorico e le tecniche di composizione di questi artisti.
Lady Lyndon con i suoi costumi pomposi e i suoi movimenti solenni ed eleganti ricorda le nobildonne dell'artistocrazia inglese presenti nei famosi ritratti di Reynolds.
E' possibile rintracciare alcune analogie tra il fotogramma di Lady Lyndon con il figlioletto e il ritratto "La contessa Spencer con la figlia Georgiana" di Reynolds: l'abbigliamento, l'espressione del volto e il modo in cui viene tenuto in braccio il bambino...             
                                                                                           
"La contessa Spencer con la figlia Georgiana" di Reynolds


Fotogramma Lady Lyndon e il figlioletto