venerdì 14 aprile 2017

Cyber Pages #3 Recensione Carve the mark - I Predestinati di Veronica Roth [Mondadori]




Cyber Pages è una rubrica creata da Blog Expres che ospiterà recensioni di libri di Fantascienza.



La corrente scorre attraverso ogni fiore che sboccia nel ghiaccio dandogli la forza di germogliare nell'oscurità più profonda.





Recensione Carve the mark - I Predestinati
Veronica Roth

Mondadori | 17 gennaio 2016 | 427 pagine | Cartaceo 15,90€ | Ebook 9,99€


In una galassia lontana, dove la vita degli uomini è dominata dalla violenza e dalla vendetta, ogni essere umano possiede un "donocorrente", ovvero un potere unico e particolare, in grado di determinarne il futuro. Ma mentre la maggior parte degli uomini trae un vantaggio dal dono ricevuto in sorte, Akos e Cyra non possono farlo. Al contrario, i loro doni li hanno resi vulnerabili al controllo altrui.   Cyra è la sorella del brutale tiranno Shotet Ryzek. Il suo donocorrente, ovvero la capacità di trasmettere dolore agli altri attraverso il semplice contatto fisico, viene utilizzato dal fratello per controllare il loro popolo e terrorizzare i nemici. Ma Cyra non è soltanto un'arma nelle mani di un tiranno. La verità è che la ragazza è molto più forte e in gamba di quanto Ryzek pensi.   Akos appartiene al pacifico popolo dei Thuve, e la lealtà nei confronti della famiglia è assoluta. Quando lui e il fratello vengono catturati dai soldati Shotet di Ryzek, l'unico suo pensiero è di riuscire a liberarlo e a portarlo in salvo, costi quel che costi. Quando poi viene costretto a entrare a far parte del mondo di Cyra, l'ostilità tra i loro due popoli sembra diventare insormontabile, tanto da costringere i due ragazzi a una scelta drammatica e definitiva: aiutarsi a vicenda a sopravvivere o distruggersi l'un l'altro.

Il pensiero di Blog Expres

"Carve the mark - I Predestinati" è il primo libro della nuova duologia sci-fi di Veronica Roth che catapulta il lettore in un universo regolato dal flussocorrente, venerato da alcuni popoli come simbolo religioso, è definito come un potere invisibile che conferisce alle persone particolari abilità... Comincerò subito con il dirvi che leggere "Carve the mark - I Predestinati" è stata per me un'esperienza di lettura decisamente tormentata... La prima parte del libro mi è sembrata molto confusionaria e pensavo fosse un mio problema, finchè non ho iniziato a leggere diversi pareri negativi in giro per la blogosfera che hanno confermato il mio stato d'animo.
Il flussocorrente era immenso e luminoso ed era ovunque, ovunque. Era come essere stretti nell'abbraccio di un dio.

Nella prima parte del libro l'autrice trasporta il lettore in questa ambientazione spaziale, carica di tanti elementi che a volte vengono solo accennati per poi essere ripresi più avanti e tutto ciò disorienta inevitabilmente il lettore che si trova alle prese con "Donicorrente", "nave vascello", "Izit" ecc... Per non parlare di città e pianeti dal nome impronunciabile che ho fatto una gran fatica a memorizzare fin quando poi ad un certo punto mi sono accorta che alla fine del libro c'è un utilissimo glossario, peccato che io lo abbia scoperto casualmente solo una volta giunta a pagina 256 :D
La mia impressione è che Veronica Roth abbia messo davvero troppa carne al fuoco e che la costruzione delle ambientazioni  sia andata a discapito della trama e della caratterizzazione dei personaggi. Per quanto riguarda la trama, questa scorre lentissima e per almeno le prime 100 pagine non succede quasi nulla di avvincente. Si inizia a provare un pò di brio solo quando finalmente emerge l'aspetto distopico del romanzo, ma senza grande originalità, ci ritroviamo di nuovo alle prese con un gruppo di ribelli che vogliono sovvertire il potere detenuto da un ragazzino crudele e despota di nome Ryzek.
Ed eccoci giunti ad una nuova nota dolente: i personaggi. Nessuno è riuscito a convincermi, nè tanto meno mi sono affezionata a qualcuno di loro, diciamo che ad un tratto avrei voluto che fossero tutti inghiottiti dal flusso-corrente...
Volendo partire dal cattivo, Ryzek, non ha spessore nè carattere ed è esageratamente cattivo, fin troppo. Sua sorella Cyra è il personaggio che ho odiato di più, perchè pur avendo il potere di infliggere dolore con il suo solo tocco, rimane soggiogata psicologicamente dal fratello e poi si innamora quasi istantaneamente dell'unica persona che può alleviarle il doloro, ovvero Akos, sfiorando il ridicolo se non addirittura sconfinando nella fiera della banalità.
Sono shotet. Sono tagliente come una scheggia di vetro e, come vetro, fragile. Dico le bugie meglio della verità. Vedo l'intera galassia e mai ne colgo in barlume.
Per spiegarvi chi sia Akos, dovrei raccontarvi tutta la storia e vi risparmio il supplizio. Vi basti sapere che è uno schiavo appartenente ad un popolo avversario a quello di Cyra e Ryzek. Forse è il personaggio riuscito meglio, quanto meno perchè dimostra di avere un pò di carattere e di spirito di iniziativa che però non è sufficiente per rialzare le sorti di una storia destinata a naufragare.
Ovviamente Akos non ha neanche un briciolo del carisma e del fascino di Four di "Divergent" e qui arriviamo all'ennesima nota dolente: leggendo "Carve the mark" si ha nostalgia dello stile minimale, ma scorrevole di "Divergent" e un grande rimpianto per quei personaggi che ci avevano tanto emozionato e fatto battere il cuore....
Purtroppo Veronica Roth mi ha donato la prima grande lettura deludente del 2017 e ora che ho girato l'ultima pagina posso finalmente tirare un gran sospiro di sollievo: la tortura è terminata!


Aspiriamo al rinnovamento sopra ogni altra cosa. Ed è tra gli oggetti scartati che troviamo quelli a cui dare nuova vita. Non bisognerebbe buttare mai niente  che abbia ancora un valore.




Post di Maria Milani

6 commenti:

  1. Non è la prima recensione delusa che leggo e onestamente non ero molto convinta, quindi penso proprio che per il momento non lo prenderò (a meno che non lo trovi usato ad un prezzo stracciato, alias meno della metà come minimo XD)

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    1. Buona idea 😉👍🏻 Io personalmente ti invito a puntare su altre letture, ma se deciderai di leggerlo, fammi sapere come è andata! Un forte abbraccio e buona Pasqua 🐣 Maria

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  2. Credo proprio che per il momento non lo leggerò...
    Mi sono unita con piacere ai tuoi lettori fissi!
    Se ti va di ricambiare ti aspetto da me!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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  3. Della Roth, dopo la delusione enorme di Insurgent e Allegiantnon ne ho proprio più voluto saperne. Per quanto mi riguarda credo che lascerò perdere i suoi romanzi ancora per lungo tempo. E credo che sarà lo stesso per te, visto che Carve the Mark non ti ha proprio entusiasmata...

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    1. Mamma mia! Per carità! Ho tanti bei libri ancora da leggere di autori e autrici che stimo .... un abbraccio Maria

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