domenica 7 febbraio 2016

Recensione Revenant di Alejandro G. Iñárritu



Quando c’è una tempesta e tu stai di fronte a un albero, se guardi i suoi rami penseresti che esso cadrà, ma se guardi il suo tronco, vedrai stabilità.


Montagne innevate e impervie, foreste piene di insidie, fiumi impetuosi, animali selvatici: Revenant, tratto dal romanzo di Michael Punke, è ispirato ad una storia incredibile eppur vera, quella di Hugh Glass, un uomo che fa da guida ad un gruppo di cacciatori di pelli. La spedizione nelle terre selvatiche del nord America si fa sempre più insidiosa fin quando Hugh Glass non si imbatte in un terribile orso grizzly che lo riduce in fin di vita. I suoi compagni di viaggio non ce la fanno a portarlo dietro così una parte della spedizione riparte e un gruppo, dietro compenso di denaro, si ferma con Hugh per assisterlo fino alla fine, per donargli degna sepoltura. Alla fine abbandonato e tradito da tutti, in mezzo a una terra impervia e desolata, contro ogni previsione, Hugh Glass sopravvive e inizia un lungo viaggio che lo condurrà a compiere la sua vendetta.
Bisogna sottolineare un aspetto importante: Revenant non è un film per tutti. Ci sono molte scene cruente, oltre che avventurose, ma soprattutto durante le due ore di proiezione succede davvero di tutto! La storia oltre ad essere avventurosa, è anche molto toccante e profonda. Vengono affrontati temi delicati come la vita, la morte, l'amore, la vendetta e il riscatto.
C'è una scena emblematica che mi ha colpito molto: un indiano viene impiccato dagli uomini bianchi con addosso un cartello "Siamo tutti selvaggi". Infondo tutto il film ruota intorno al tema della bestialità umana rappresentata da due prospettive diverse: quella di Glass e quella del suo antagonista Fitzgerald, ma anche i nativi americani da un lato e i conquistatori dal viso pallido dall'altro...
Glass è un uomo con dei valori e una spiritualità profonda che è reso bestiale dalla privazione degli affetti, dalle grandi sofferenze fisiche e da un'esistenza a contato con la natura selvaggia. In Glass è l'istinto di sopravvivenza a renderlo simile agli animali eppure la sua fortezza interiore non permetterà alla bestialità di prevalere sulla sua umanità.
Fitzgerald, interpretato magistralmente da Tom Hardy,  invece agisce solo secondo i suoi istinti che lo porteranno ad essere un uomo rapace, crudele e privo di scrupoli. 
Gli indiani, i selvaggi per antonomasia, difendono se stessi e i loro territori dal saccheggio spietato dei coloni.
Un altro aspetto che mi ha affascinato di Revenant sono le bellissime ambientazioni che già da sole meritano la visione del film che è stato girato nei territori inospitali tra il North e il South Dakota utilizzando per gran parte del film la luce naturale rendendo la storia ancora più suggestiva e intensa!
I 27 gradi sotto zero, la neve, il vento e le acque gelide hanno messo a dura prova sia la troupe che Leonardo Di Caprio che in questo film ha davvero superato se stesso! Non è un segreto che io apprezzi Di Caprio e di fronte a un film così impegnativo come Revenant temevo di rimanere delusa! Invece il mio mitico Leo ha dato il meglio di sè impersonando un ruolo difficilissimo come quello di Hugh Glass! Ci sono dei momenti in cui mi ha davvero commosso e spero con tutto il cuore che questo film, oltre ad avergli già fatto vincere un Golden Globe, possa finalmente valergli la vittoria di un Premio Oscar che fin ora gli è stato ingiustamente soffiato sotto il naso.
Abbi fede Leonardo, come Glass insegna... La vendetta è nelle mani di Dio!

La curiosità: Il titolo Revenant che può sembrare un pò desueto in realtà esprime bene l'essenza del film. Il termine infatti ha origine dalla parola francese "revenir" che vuol dire ritornare. Revenant in francese può anche significare "spirito" o "fantasma". Redivivo quindi sta a significare: "colui che ritorna dal regno dei morti"....




DATA USCITA: 16 gennaio 2016
GENERE: Western , Drammatico , Avventura
ANNO: 2015
REGIA: Alejandro Gonzalez Iñárritu
ATTORI: Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Will Poulter, Domhnall Gleeson, Paul Anderson, Lukas Haas, Brendan Fletcher, Kristoffer Joner, Forrest Goodluck, Joshua Burge, Christopher Rosamond, McCaleb Burnett
SCENEGGIATURA: Alejandro Gonzalez Iñárritu, Mark L. Smith
FOTOGRAFIA: Emmanuel Lubezki
MONTAGGIO: Stephen Mirrione
MUSICHE: Ryûichi Sakamoto, Bryce Dessner , Carsten Nicolai
PRODUZIONE: New Regency Pictures, Anonymous Content, Appian Way, RatPac Entertainment
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA
DURATA: 156 Min

Trama: Ispirato a eventi realmente accaduti, Revenant - Redivivo è una storia epica sul tema della sopravvivenza e della trasformazione, sullo sfondo della frontiera americana. Costretti a lasciare il territorio incontaminato e sconosciuto del Nord Dakota dove stavano cacciando pelli e pellicce a causa di un attacco indiano che li ha decimati, i sopravvissuti della spedizione si affidano al leggendario esploratore Hugh Glass (Leonardo DiCaprio) per trovare una via di fuga sicura e tornare al loro forte. Le scelte di Glass, e la necessità di abbandonare nei boschi le pelli e il guadagno che rappresentano, suscitano l'ostilità del rude John Fitzgerald (Tom Hardy). Quando Glass viene ridotto in fin di vita dall'attacco di un'orsa, e il gruppo è costretto a separarsi, Fitzgerald abbandona il ferito al suo destino, considerandolo spacciato. Ma, nonostante le feriti mortali e la solitudine, Glass riesce a non soccombere. Grazie alla sua forte determinazione e all'amore che nutre per sua moglie, una indiana d'America, percorrerà oltre 300 chilometri in un viaggio simile a un'odissea, attraverso il grande e selvaggio West, per scovare l'uomo che lo ha tradito. Il suo inseguimento implacabile diventa un'epopea che sfida il tempo e le avversità, alimentata dal desiderio di tornare a casa e ottenere la meritata giustizia.

Post di Maria Milani











































2 commenti:

  1. Gran recensione! Ho apprezzato il film anche se non esageratamente. La performance di Leo è strepitosa e molto, molto faticosa ma penso che tutta la pellicola si sia concentrata troppo sull'evidenziare le difficoltà incontrate nel realizzarla. Grandiosa, comunque, la fotografia di Lubezki!
    Ora non mi resta che recuperare il libro! :)

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  2. Ah be' si! La fotografia di Lubezki è da premio Oscar e anche io vorrei recuperare il libro! Un abbraccio Maria

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