venerdì 8 settembre 2017

Recensione libro La donna silenziosa di Debbie Howells [Newton Compton Editori]






Le bugie sono come la farina, come un tumore maligno.
Crescono, lievitano...




La donna silenziosa
 Debbie Howells

Newton Compton Editori | 24 agosto 2017 | pp. 330 | Cartaceo 10,00€ | Ebook 2,99€

*Ringrazio  la casa editrice Newton Compton Editori per avermi inviato una copia del romanzo in cambio di un'onesta opinione sul libro*

Trama

Quando Rosie Anderson, una ragazza di appena diciotto anni, scompare, la cittadina idilliaca dove viveva non è più la stessa. Kate, la giardiniera del posto, è scossa e tormentata dal senso di colpa. Conosceva bene Rosie e, negli ultimi tempi, forse era arrivata a conoscerla anche meglio della madre. Rosie era bella, buona e gentile. Veniva da una famiglia amorevole e aveva tutta la vita davanti a sé. Chi avrebbe mai voluto farle del male? E perché? Kate è convinta che la polizia non stia valutando tutti gli indizi. Di sicuro qualcuno in paese sa più di quel che dice. Via via che le ricerche del colpevole vanno avanti, Kate è sempre più ossessionata dalla soluzione del mistero… 

Un thriller psicologico avvincente e una storia piena di segreti oscuri, ossessione e suspense.
Tutti hanno dei segreti ma alcuni sono più pericolosi di altri
Una cittadina in stato di shock. Una famiglia lacerata. Chi nasconde la verità?


Il Pensiero di Blog Expres:

Piuttosto che definire "La donna silenziosa" di Debbie Howells un grande thriller, io lo descriverei come un romanzo drammatico, perchè in realtà non ci sono in questo libro gli elementi tipici del thriller.
Innanzitutto non c'è un vero e proprio detective, ma la risoluzione delle vicende viene portata avanti da alcuni personaggi senza una figura vera e propria che indaga sull'uccisione di Rosie Anderson.
C'è Kate, una giardiniera che è scossa e tormentata dalla morte della giovane Rosie, a tal punto che questo crimine diventa per lei un'ossessione che la spingerà a porsi molte domande sulla vicenda e a entrare in amicizia con i genitori della vittima, ma non possiamo definire Kate una vera e propria figura investigativa.
Così come non si può ritenere tale un personaggio secondario di nome Laura, una giornalista amica di Kate che si trova sul posto per scrivere degli articoli, ma che rimane molto sullo sfondo ed emerge davvero poco.
La prima cosa che mi ha colpito non troppo favorevolmente di questo libro è proprio l'assenza di un detective e questa "mancanza" mi ha un pò spiazzato, perchè è la prima volta che mi capita di leggere un thriller dove non c'è qualcuno che indaga....
Nel libro manca anche un altro ingrediente fondamentale del genere, ovvero la "suspense", cioè quella sensazione di ansia, di paura, di inquietudine che dovrebbe accompagnano il lettore per tutta la lettura. Ne "La donna silenziosa" è tutto molto blando e soft...
Debbie Howells narra le vicende di Rosie brutalmente uccisa in un bosco e guarda caso, non si trova l'arma del delitto e la polizia brancola nel buio. Nessuno sa chi possa essere stato e ovviamente viene incolpato Alex il fidanzato, ma solo alla fine del libro si scoprirà che le cose sono andate diversamente.
Tutta la vicenda parte da Kate: lei e Rosie erano amiche perché la ragazza frequentava il suo maneggio di cavalli e quindi Kate soffre molto per l'uccisione della ragazza. Questo bagaglio di sofferenze la spingerà a entrare in contatto con la famiglia di Rosie diventando ben presto amica anche dei suoi genitori.
A questo punto, il thriller cede il passo ad un buon romanzo drammatico, perchè il lettore attraverso il POV alternato di Kate e della defunta Rosie, viene a conoscenza di un contesto famigliare terrificante nascosto dietro l'alone di "famiglia perfetta" con un padre giornalista televisivo e una madre impeccabile sia dal punto di vista estetico che nella gestione della casa, una villa meravigliosa, sempre tirata a lucido...
Sono sempre stati così i compleanni a casa nostra. Tutti uguali - orribili messinscene con vestiti carini, regali costosi e parole terribili.
Questa maschera di perfezione piano piano si sbriciola e il lettore viene a conoscenza di aspetti sempre più inquietanti sui genitori di Rosie e come tante tessere di un puzzle, il lettore riesce poco alla volta a ricomporre la vera immagine di una famiglia che di perfetto non ha davvero nulla. Mentre tutta l'attenzione è focalizzata sui genitori, la sorella minore, Delphine, rimane molto sullo sfondo, quasi dimenticata e  invece poi sarà decisiva per tutta una serie di fattori che non vi dico per non fare spoiler...
La lettura de  "La donna silenziosa" è stata scorrevole, forse in alcune situazioni ho rivisto un pò i soliti cliché di alcuni fatti di cronaca nera e purtroppo secondo me la storia non brilla per originalità...
La gente per bene spesso nasconde i segreti più oscuri.
I personaggi sono molto ben caratterizzati dal punto di vista psicologico e questo è l'elemento di forza del romanzo, anche se forse l'autrice avrebbe dovuto calcare di più la mano se voleva scrivere davvero un grande thriller. Invece la tensione cresce troppo lentamente e nella parte centrale del libro la narrazione va avanti a rilento, forse perché l'autrice si è soffermata troppo su alcuni aspetti andando così a discapito del ritmo narrativo tipicamente veloce del thriller.
Ho deciso di dare comunque tre macchine da scrivere, perchè all'improvviso la storia riprende vigore e si conclude con un inaspettato "plot twist"! 
E proprio quando mi stavo assopendo un pochino... sono stata  risvegliata da un mega colpo di scena finale che mi ha lasciato a bocca aperta!
"La donna silenziosa" è un romanzo che si può leggere tranquillamente in un weekend, quando non si ha voglia di una lettura troppo impegnativa... Ecco, allora, può essere piacevole passarlo in compagnia de "La donna silenziosa"!!

Certe persone sono capaci di sopportare cose incredibili...
Non ti chiedi mai il perchè?



Post di Maria Milani

4 commenti:

  1. Maria! ❤ anch'io ho pubblicato proprio oggi la recensione di questo libro :D e devo dire che condividiamo le stesse perplessità...avrei preferito una maggiore tensione narrativa e quel tocco in più di originalità di cui parli anche tu. Un abbraccio!

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    1. Ciao Stefy!!! Davvero?! Wow! Allora faccio un salto da te a leggere la tua opinione! Sì, in effetti, mi sarei aspettata qualche brivido in più... Vabbè, pazienza! Un abbraccio Maria

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  2. Ciao!
    Sto leggendo proprio in questo periodo il libro e sono quasi a metà!
    Trovo che si legga molto velocemente, anche se una parte di me immagina già chi sia l'assassino. Spero di sbagliarmi e confido in un colpo di scena.
    Delfine è accantonata ai margini della storia per ora, ma a volte è la persona meno sospettata ad essere il perno centrale. Chissà.. :D

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  3. Ciao, mi sono appena iscritta al tuo blog, ti aspetto da me se ti va :) prometteva bene se fosse stato un vero thriller, non so se potrebbe piacermi o meno.. non amo il drammatico. Alla prossima!

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