“Signal” - John Stanmeyer, USA VII per National Geographic |
L’immagine mostra dei migranti africani sulla spiaggia di Djibouti nel tentativo di prendere un segnale gratuito dalla confinante Somalia per mettersi in collegamento con i parenti lontani. Djibouti è una tappa consueta per i migranti in transito da paesi come la Somalia, l’Etiopia e l’Eritrea, in cerca di una vita migliore in Europa e in Medio Oriente.
"Signal" è un'icona della globalizzazione: attraverso questo scatto poetico e struggente il fotografo di National Geographic è riuscito a catturare i paradossi del Villaggio Globale: anche il migrante è tecnologico...
Hanno vinto anche tre fotografi italiani: Bruno D'Amicis, Alessandro Penso e Gianluca Panella.
Gli scatti del World Press Photo 2014 saranno esposti al pubblico dal 30 aprile al 25 maggio 2014 presso il Museo di Roma in Trastevere.
Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del Fotogiornalismo. Ogni anno, da 57 anni, una giuria indipendente, formata da esperti internazionali, è chiamata a esprimersi su migliaia di domande di partecipazione provenienti da tutto il mondo, inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste. Tutta la produzione internazionale viene esaminata e le foto premiate che costituiscono la mostra sono pubblicate nel libro che l’accompagna. Si tratta quindi di un'occasione per vedere le immagini più belle e rappresentative che, per un anno intero, hanno accompagnato, documentato e illustrato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo.
Lo scorso anno ha vinto il World Press Photo 2013 Paul Hansen fotoreporter svedese del quotidiano Dagens Nyheter.
Il libro in Italia è edito da Contrasto.
Post di Maria Milani
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