Circa una settimana fa il presidente USA Barack Obama in visita a una fabbrica della General Electric a Waukesha, Wisconsin ha esordito così: "Una laurea in storia dell'arte? Meglio un lavoro in fabbrica". Ormai e' ufficiale: con la cultura non si mangia, ma queste affermazioni fanno riflettere
su quanto siano superficiali e venali i potenti della terra. Certo nella logica del profitto l'arte conta poco, puo' essere addirittura una spesa...questi signori ignorano pero' altre forme di arricchimento come quella culturale e spirituale che sono fondamentali per il raggiungimento della felicita'...
Con la cultura non ci si arricchisce! Noi italiani lo sapevamo già, perché ce lo aveva rivelato il Ministro Tremonti! Queste fantastiche affermazioni non devono essere un escamotage per gettare nell'incuria il patrimonio artistico e culturale che abbiamo ereditato dal passato e che forse neanche meritiamo! Non si puo ' sempre agire secondo la logica del guadagno e lasciare che un sito archeologico come Pompei si sgretoli o ipotizzare di costruire una discarica vicino a un capolavoro come Villa Adriana... Certo, per chi governa fa più comodo avere una popolazione ignorante piuttosto che un popolo istruito e colto... In una società sana c'e' bisogno della fabbrica cosi come del museo... Forse i potenti della terra non sanno che esiste un settore dell'economia che si chiama industria culturale, termine utilizzato per la prima volta da Max Horkheimer e Theodor W. Adorno, due filosofi appartenenti alla Scuola di Francoforte, in "Dialettica dell'Illuminismo" (1947) per indicare il processo di riduzione della cultura a merce.
Della serie...ci sono cose che non hanno prezzo...poi ovviamente per tutto il resto c'e' Mastercard...
Arte compresa!
Post di Maria Milani
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