Ho una teoria, sai. Ogni persona è solo un ammasso di osservazioni e intuizioni. Non si può conoscere nessuno, non davvero. A ogni modo non credo che avresti fatto del male a Lucinda.
Girl in snow
Danya Kukafka
Bompiani | 01 novembre 2017 | pp. 336 | Cartaceo 18,00€ | Ebook 9,99€
*Ringrazio la casa editrice Bompiani per avermi inviato una copia Ebook in cambio di un'onesta opinione sul libro*
Trama
Un parco giochi qualsiasi in una cittadina qualsiasi. La neve è caduta avvolgendo tutto in un silenzio ovattato: le case, le strade, i giochi, il corpo senza vita di Lucinda Hayes. Le indagini a Broomsville rivoltano pietre: sotto la superficie immacolata di una piccola comunità si nasconde un brulicare di segreti e bugie destinati a venire alla luce. Per Cameron, sensibile e bizzarro, Lucinda era la luce del sole. Per Jade era la ragazza perfetta che, forse suo malgrado, le aveva portato via tutto. Per Russ è un penoso caso da risolvere al più presto. Ma Russ è legato a Cameron, e questo non fa che offuscare il suo giudizio. Ciascuno ha le sue ragioni per voler scoprire la verità. Che non può essere una sola. Un thriller dal passo classico, serrato e sconvolgente, che esplora le vite della porta accanto.
Il Pensiero di Blog Expres:
Ormai lo sappiamo tutti, non basta che in una storia ci sia un cadavere per far si che essa sia un thriller e io ci rimango sempre male quando penso di avere tra le mani un libro di questo genere e invece mi ritrovo a leggere qualcosa di completamente diverso...
"Girl in snow", il romanzo d'esordio di Danya Kukafka purtroppo non fa eccezione... E cosi eccomi di fronte alla prima lettura deludente del nuovo anno... Il libro parla del ritrovamento del corpo di un'adolescente di nome Lucinda Hayes attraverso il punto di vista alternato di tre personaggi: Cameron anche lui adolescente e ossessionato da Lucinda, Jade che a Lucinda invidiava proprio tutto fino ad arrivare ad odiarla e Russ, uno degli agenti di polizia coinvolti nell'indagine.
Lucinda Hayes non la vedeva nemmeno la mia cazzo di faccia. Era inconsapevole. Il mondo è speciale per le ragazze come lei. Era questo che mi bruciava.
Il punto forte del romanzo è la descrizione psicologica dei tre protagonisti e della visione distorta che hanno della vittima, talmente deformata che il lettore non riesce a farsi una vera e propria idea di chi sia veramente Lucinda e del perchè qualcuno voglia volerla morta...
L'autrice è molto abile a descrivere gli stati d'animo dei personaggi anche se non sono riuscita ad empatizzare con nessuno di loro, perchè sono personalità talmente devianti da risultare addirittura grottesche.
Ciò di cui è sicuramente carente questo romanzo è la tensione adrenalinica e la suspence che di solito contraddistinguono il genere thriller. Mi piace questo tipo di lettura se mi lascia un pò di brividi e se mi fa salire l'ansia a tal punto da fare le due di notte per scoprire chi è il colpevole. Nel caso di "Girl in snow" la narrazione procede davvero a rilento e personalmente ho fatto una gran fatica a terminare il libro anche se non è lunghissimo.
Altro aspetto di cui il libro è carente riguarda tutta la parte investigativa. Di solito mi intrigano molto i metodi d'indagine delle forze dell'ordine e la figura del detective che in genere è la punta di diamante di questo tipo di libri. Purtroppo in "Girl in snow" la polizia fa solo da sfondo alle vicende e la scoperta del colpevole si è rivelata tanto sbrigativa quanto assurda.
L'unico aspetto che ha stuzzicato la mia curiosità è l'ambientazione delle Montagne Rocciose che fanno da cornice e la cui bellezza contrasta con lo squallore del villaggio di Broomsville formato da tante casette che sembrano fatte di cartone, dove non succede mai nulla o quasi.
Forse l'unica cosa che mi ha davvero inquietato è la squallida vita nella provincia americana, dove l'ipocrisia regna sovrana e dove neanche l'uccisione di un'adolescente riesce a spazzare via la noia che domina sulla vita delle persone.
Se avete voglia di un bel thriller tenetevi lontani da questo libro che invece può essere una buona lettura per chi ama i romanzi drammatici dal risvolto psicologico.
Cameron finse una risata. Guardò le montagne. Incombevano sulla periferia, ombre fisse dritte a osservare. Le montagne forse trovavano tutto così divertente, quelle famiglie nelle case beige in la lungo la strada, come soldati immobili. Le montagne lo facevano sentire davvero minuscolo.
Post di Maria Milani
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