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martedì 17 ottobre 2017

Una stanza tutta per sè #8 Il castello Rackrent di Maria Edgeworth [Fazi Editore]



"Una stanza tutta per sè" è una rubrica inventata da Blog Expres, ispirata all'omonimo saggio di Virginia Woolf, dedicata alla letteratura femminile inglese.






Il castello Rackrent
 Maria Edgeworth

Fazi Editore | 28 settembre 2017  | 133 pagine | cartaceo 15,00 € | ebook 07,99 €

*Ringrazio la casa editrice Fazi per avermi inviato una copia ebook in cambio di un'onesta opinione sul libro*

Trama
Thady Quirk è il vecchio servitore di un’antica famiglia anglo-irlandese. Nel corso della sua lunga vita trascorsa al castello Rackrent (letteralmente il castello ‘arraffa-affitti’) ha assistito alla progressiva decadenza dei suoi aristocratici padroni: Sir Patrick, che riempie la casa di ospiti e si ubriaca fino alla morte; Sir Murtagh, il suo erede, un “grande avvocato” che rifiuta di pagare i debiti di Sir Patrick “per una questione d’onore”; e Sir Kit, giocatore d’azzardo che alla fine vende la proprietà al figlio di Thady. Generazione dopo generazione, il graduale declino della famiglia diventa la simbolica premonizione dei profondi cambiamenti che investiranno la società irlandese e dei problemi che, a oltre duecento anni di distanza, sono ancora ben lontani dall’essere risolti.
Apparso all’inizio del 1800, anno in cui si compiva l’esautorazione del Parlamento di Dublino e si preparava la strada all’unione tra l’Irlanda e la Gran Bretagna, Il Castello Rackrent ebbe un enorme successo. Politicamente audace, stilisticamente innovativo e incredibilmente piacevole, questo romanzo è una tappa fondamentale della letteratura irlandese e un grande classico da riscoprire.


Il pensiero di Blog Expres

"Il castello Rackrent" ha la particolarità di essere un classico della letteratura irlandese pur essendo scritto nell'Ottocento da un'autrice di origine inglese che ha vissuto in Irlanda e ha saputo cogliere ogni sfumatura della cultura e delle abitudini dell'epoca.
Dopo alcuni anni, la Fazi Editore ripubblica l'opera di Maria Edgeworth con una nuova veste grafica e una copertina molto più suggestiva e accattivante della vecchia edizione con quell'omino ottocentesco un pò scilabo e anonimo...
Si tratta di un monologo di Thady Quirk, il vecchio servitore di un’antica famiglia anglo-irlandese che racconta in tono bonario e accondiscendente le sorti disastrose dei proprietari del castello attraverso una parabola discendente che porterà alla rovina anche il castello stesso.
La proprietà passa in eredità di padre in figlio da Sir Patrick, con il vizio dell'alcol a suo figlio Sir Murtagh, un avvocato "azzeccagarbugli" che dopo la morte del padre si rifiuta di pagarne i debiti fino ad arrivare al peggiore di tutti, Sir Kit, giocatore d’azzardo che alla fine vende la proprietà al figlio di Thady.
"Il castello Rackrent" è un romanzo storico innovativo per l'epoca, perchè la ricostruzione storica avviene attraverso gli aneddoti raccontati da un umile servitore e in filigrana il lettore viene a conoscenza di quella che era la cultura irlandese dell'epoca. Questo è sicuramente l'aspetto che ho apprezzato di più del libro cioè approfondire le usanze e le credenze popolari irlandesi sempre in bilico tra superstizione e verità.