venerdì 5 agosto 2016

Recensione Dentro soffia il vento di Francesca Diotallevi





Nessuno dovrà importi chi amare.
L'amore non si insegna,
è l'unica cosa che non posso spiegarti.
Non posso dirti quali battaglie combattere, dovrai capirlo da sola e non sarà facile.




Dentro soffia il vento
Francesca Diotallevi

Neri Pozza  | 25 febbraio 2016  | 222 pagine | cartaceo 16,00 € | ebook 9,99 €


In un avvallamento tra due montagne della Val d’Aosta, al tempo della Grande Guerra, sorge il borgo di Saint Rhémy: un piccolo gruppo di case affastellate le une sulle altre, in mezzo alle quali spunta uno sparuto campanile.
Al calare della sera, da una di quelle case, con il volto opportunamente protetto dall’oscurità, qualche "anima pia" esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a bussare alla porta di un capanno dove vive Fiamma, una ragazza dai capelli così rossi che sembrano guizzare come lingue di fuoco in un camino.
Come faceva sua madre quand’era ancora in vita, Fiamma prepara decotti per curare ogni malanno: asma, reumatismi, cattiva digestione, insonnia, infezioni… Infusi d’erbe che, in bocca alla gente del borgo diventano "pozioni" approntate da una "strega" che ha venduto l’anima al diavolo. Così, mentre al calare delle ombre gli abitanti di Saint Rhémy compaiono furtivi alla sua porta, alla luce del sole si segnano al passaggio della ragazza ed evitano persino di guardarla negli occhi.
Il piccolo e inospitale capanno e il bosco sono perciò l’unica realtà che Fiamma conosce, l’unico luogo in cui si sente al sicuro. La solitudine, però, a volte le pesa addosso come un macigno, soprattutto da quando Raphaël Rosset se n’è andato.
Era inaspettatamente comparso un giorno al suo cospetto, Raphaël, quando era ancora un bambino sparuto, con una folta matassa di capelli biondi come il grano e una spruzzata di lentiggini sul naso a patata. Le aveva parlato normalmente, come si fa tra ragazzi ed era diventato col tempo il suo migliore e unico amico. Poi, a ventuno anni, in un giorno di sole era partito per la guerra con il sorriso stampato sul volto e la penna di corvo ben lucida sul cappello, e non era più tornato. Ora, ogni sera alla stessa ora, Fiamma si spinge al limitare del bosco, fino alla fattoria dei Rosset. Prima di scomparire inghiottita dal buio della notte, se ne sta a guardare a lungo la casa dove, in preda ai sensi di colpa per non essere andato lui in guerra, si aggira sconsolato Yann, il fratello zoppo di Raphaël… il fratello che la odia.
Ritornando su un tema caro alla letteratura di ogni tempo – l’amore che dissolve il rapporto tra una comunità e il suo capro espiatorio – Francesca Diotallevi costruisce un romanzo che sorprende per la maturità della scrittura e la solidità della trama, un’opera che annuncia un nuovo talento della narrativa italiana.


Il pensiero di Blog Expres


"Dentro soffia il vento" è un romanzo poetico e commovente, intriso di magia, ambientato tra le montagne della Val d'Aosta nel borgo di Saint Rhémy circondato da un bosco incantato, ma pieno di insidie. Qui vive in un capanno nel completo isolamento Fiamma, una fanciulla di diciannove anni dai lunghi capelli rossi, una presenza silenziosa ed eterea chiamata dagli abitanti del villaggio "la strega dai capelli di fuoco". Nonostante le dicerie su di lei dettate dalla superstizione e dall'ignoranza di un popolo montanaro, duro e coriaceo, di notte, con il favore delle tenebre tutti vanno da lei per avere rimedi curativi per il corpo e per lo spirito.
Era quasi buio, ormai, ma non avevo bisogno della luce per orientarmi. Conoscevo ogni sentiero, ogni roccia, ogni corteccia d'albero. Ero nata lassù, tra gli abeti rossi e le betulle. Da diciannove anni quale bosco era la mia casa.
L'unica persona che le è stata amica è Raphaël Rosset, il fratello minore di Yann, che un giorno parte per la Grande Guerra e non farà più ritorno.
Lo spirito di Raphaël sembra aleggiare nel bosco e risuonare nei ricordi di chi lo ha amato e non riesce ad andare avanti. La sua perdita ha paralizzato non solo l'esistenza di Fiamma, ma anche quella di Yann, un giovane uomo già segnato prematuramente nel corpo e nell'anima da un terribile incidente avuto in montagna che lo ha costretto a rinunciare al suo sogno di diventare una guida alpina.
Ho amato molto il rapporto complesso e profondo tra i due fratelli entrambi innamorati di Fiamma e in particolare la relazione che si sviluppa tra Yann e Fiamma  tra odio e amore, malintesi, sofferenza e solitudine.
I terzo personaggio chiave è don Agape, un giovane sacerdote proveniente da Roma che ha scelto di esercitare la sua professione di sacerdote in quel borgo così inospitale. Il freddo inverno, la vita dura di montagna e gli abitanti di Saint Rhémy così poco accoglienti permetteranno ad Agape di crescere e maturare una fede che all'inizio sembra un ripiego per fuggire da se stesso.
"Dentro soffia il vento" è il romanzo vincitore della Sezione Giovani del "Premio Neri Pozza - Fondazione Pini - Circolo dei lettori" eppure la scrittura di Francesca Diotallevi ha il carattere maturo di chi sa raccontare grandi storie.
I personaggi sono ben caratterizzati sia nel loro aspetto fisico che dal punto di vista psicologico e spirituale. "Dentro soffia il vento" è un romanzo che affronta molti temi delicati come il lutto, la perdita e il distacco, ma è anche un libro che parla di Dio e di fede, temi che vengono affrontati da vari punti di vista senza dare una soluzione facile al lettore che è chiamato a trovare una risposta dentro se stesso proprio come ciascun personaggio del libro.
Dio era davvero nei dettagli. I dettagli, in quell'universo di astri e galassie, di montagne impervie e oceani senza orizzonti, eravamo noi esseri umani.
Sia i personaggi che la storia di Francesca Diotallevi mi sono entrati nel cuore e continuano a parlarmi anche ora che la lettura è terminata, lasciandomi tanti spunti di riflessione.
Nel romanzo ci sono anche alcuni aspetti tipici del realismo magico come la presenza dell'elemento soprannaturale che non viene spiegato al lettore, il quale è lasciato libero di interpretare gli aspetti magici presenti nel testo. Inoltre il romanzo è arricchito da leggende e folklore degli zingari stagnini: la loro presenza contribuisce a dare spessore ad una storia indimenticabile che tutti dovrebbero leggere.
"Dentro soffia il vento" è uno dei libri più belli del 2016 che occuperà per sempre un posto speciale nel mio cuore. Non leggero sarebbe un peccato...

Noi siamo uccelli. Le nostre braccia sono due ali. Ogni volta che vediamo una montagna, ci prende il desiderio di raggiungere le sue vette; ma non siamo più in grado di volare, e dobbiamo camminare, se vogliamo raggiungerle. Ma un giorno, il popolo Kalo, il popolo degli zingari, riacquisterà le sue ali.


Spazio note:
L'uscita di "Dentro soffia il vento" è stata preceduta dalla pubblicazione del prequel "Le Grand Diable" disponibile solo in ebook. Si tratta di un racconto sull'infanzia di Raphaël e Yann molto utile per comprendere la psicologia dei due personaggi e il perchè di alcuni loro comportamenti.
Potete scaricarlo QUI.







Nota sull'autrice:
Francesca Diotallevi è nata a Milano nel 1985. È laureata in Scienze dei Beni Culturali e lavora in uno studio legale. Tra le sue opere Le stanze buie, Amedeo, je t’aime e il racconto pubblicato in e-book Le Grand Diable, prequel di Dentro soffia il vento.

Post di Maria Milani

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