venerdì 10 gennaio 2014

Anni '70. Arte a Roma a Palazzo delle Esposizioni

Arte povera, arte concettuale, Land art, Narrative art, Transavanguardia, Pittura colta: questo e' il fermento artistico degli anni '70 a Roma.
Alberto Burri, Giorgio de Chirico, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Salvo, Giovanni Anselmo, Elisabetta Catalano, Sandro Chia, Alighiero Boetti, Mario Schifano, Francesco Clemente sono solo alcuni dei 100 autori italiani e internazionali protagonisti con quasi 200 opere in mostra a  Palazzo delle Esposizioni di Roma a cura di Daniela Lancioni. 
L'esposizione si snoda in due diversi itinerari ed è particolarmente gradita la scelta compita dal curatore di lasciare ai visitatori la libertà di scegliere il percorso attraverso opere che incantano, stupiscono, incuriosiscono per come sono state realizzate, per il modo in cui vengono presentate al pubblico e per i molteplici significati che esprimono. 
Difficile descrivere in poche righe, per rendersi conto di cosa fosse l'arte negli anni '70 a Roma bisogna attraversare le sale di Palazzo delle Esposizioni con la stessa curiosità di chi si addentra in un labirinto incantato...
Non aggiungo altro, perchè non voglio rovinare la sorpresa a coloro che decideranno di visitare la mostra...però desidero condividere con voi lettrici e lettori di Blog Expres le opere che mi hanno colpito di più...Le vedrete qui di seguito come in una sorta di "galleria virtuale" idealmente allestita per voi... Ciò che le accomuna è il fascino dell'enigma, la bellezza del Rebus da risolvere...
   1.                           2.
 
  3.                                   4.



1. Giorgio de Chirico Il poeta e il pittore 1974
2. Francesco Clemente Pitture barbare 1975
3. Giovanni Anselmo Lato sinistro 1970
       4. Alberto Burri Nero cretto 1974






 









Anni '70. Arte a Roma
dal 17 dicembre 2013 - 2 marzo 2014
a cura di Daniela Lancioni
Palazzo delle Esposizioni
Via Nazionale 194 Roma
sito internet

Post di Maria Milani

1 commento:

  1. La mostra era senza dubbio necessaria per ricordare un periodo d'oro dell'arte e della cultura romana, allora quasi pari all'ambiente di New York o delle altre capitali mondiali dell'arte.
    Ma per chi ha visto l'originale "Vitalità del negativo" o "Contemporanea", le mostre che vengono ora celebrate, è triste vedere che nell'allestimento la "vitalità" è andata quasi del tutto persa, che mancano pannelli informativi adeguati, come pure mancano tanti artisti fondamentali dell'epoca: Gastone Novelli, Gino Marotta, Ceroli, Nunzio, Boille, Perilli, Dorazio, Angeli .....
    Insomma si poteva e doveva fare meglio.
    Speriamo che anche altri come Maria Milani siano riusciti a leggere le dinamiche del momento anche attraverso l'algida esposizione presentata.

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