venerdì 2 maggio 2014

World Press Photo 2014 in mostra al Museo di Roma in Trastevere



Globalizzazione e tecnologia, ma anche violenza, distruzione, guerra e calamità naturali: eppure le fotografie del World Press Photo 2014 non trasmettono solo morte, ma parlano anche di vita come l’arcobaleno che spunta dietro gli sfollati dopo il passaggio del tifone Haiyan nelle Filippine i cui sopravvissuti portano in processione le statuine della Madonna e dei Santi come nelle foto di Chris McGrath, vincitore del 1° premio Reportage per la categoria Notizie generali. Altre foto raccontano di guerra per costruire un mondo di pace.
La mostra World Press Photo: Fotografia e Giornalismo: le immagini premiate nel 2014 è aperta al pubblico dal 02 al 23 maggio 2014 presso il Museo di Roma in Trastevere. La mostra è promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam. L’organizzazione e i servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.
John Stanmeyer
Ciò che emerge da questi scatti così variegati per stile e contenuti sono gli effetti a volte devastanti della globalizzazione e di un mondo sempre più tecnologico e lo scatto dell’americano John Stanmeyer, premiato come foto dell’anno è l’emblema di questo paradosso del Villaggio Globale, infatti mostra i migranti africani con i cellulari sulla spiaggia di Gibuti nel tentativo di prendere un segnale telefonico gratuito dalla confinante Somalia, un collegamento con i parenti lasciati a casa. Anche lì dove non c’è acqua e nulla da mangiare c’è la tecnologia.


Cos’è il World Press Photo: Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del Fotogiornalismo. Ogni anno, da 57 anni, una giuria indipendente, formata da esperti internazionali, è chiamata a esprimersi su migliaia di domande di partecipazione provenienti da tutto il mondo, inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste.
Tutta la produzione internazionale viene esaminata e le foto premiate, che costituiscono la mostra, sono pubblicate nel libro pubblicato in Italia da Contrasto. Si tratta quindi di un'occasione per vedere le immagini più belle e rappresentative che, per un anno intero, hanno accompagnato, documentato e illustrato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo.
Per questa edizione, le immagini sottoposte alla giuria del concorso World Press Photo sono state 98.671, inviate da 5.754 fotografi professionisti di 132 diverse nazionalità. Vengono selezionati tre vincitori per foto singole e per reportage per ognuna delle seguenti categorie: storie d’attualità, vita quotidiana,  notizie generali, spot news, volti ritratti in presa diretta, volti ritratti in posa, natura, sport in azione, sport in primo piano.

Sono stati premiati 53 fotografi di 25 nazionalità diverse tra cui 3 Italiani: Bruno D’Amicis, Alessandro Penso e Gianluca Panella.

Ne parlo QUI nel post “Tre italiani emozionano al World Press Photo 2014”.


Tutte le fotografie in mostra descrivono luoghi lontanissimi eppure vicini a noi: le tecnologie digitali, internet, i Social Network, i telefoni cellulari accorciano le distanze in maniera sorprendente, ma come direbbe Susan Sontag, ancora una volta si rimane spettatori davanti al dolore degli altri.








World Press Photo:
Fotografia e Giornalismo: le immagini premiate nel 2014
in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam
dal 02 al 23 maggio 2014
Museo di Roma in Trastevere, Piazza S. Egidio 1B Roma

Catalogo a cura di Contrasto








Post e foto di Maria Milani
 

 

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