mercoledì 20 marzo 2013

Robert Capa, leggermente fuori fuoco...


Il miliziano colpito a morte. Robert Capa
Denuncia, testimonianza, documento: questa e' la fotografia secondo Robert Capa. E' considerato uno dei più grandi fotoreporter di guerra e con i suoi reportage ha testimoniato 5 conflitti bellici: la guerra civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sino-giapponese (1938), la seconda guerra mondiale (1941-1945), la guerra arabo-israeliana (1948) e la prima guerra d'Indocina (1954), durante la quale morì ucciso da una mina antiuomo.
Egli stesso ha definito la guerra come:<<Un inferno che gli uomini si sono fabbricati da soli>>.
In occasione del centenario dalla nascita, avvenuta a Budapest il 22 ottobre 1913, il Palazzo Reale di Torino ospiterà dal 15 marzo al 14 luglio 2013 una retrospettiva che ricostruirà il grande lavoro di Robert Capa attraverso 97 fotografie in bianco e nero. La mostra, patrocinata dal Comune di Torino, è organizzata dalla casa editrice d'arte Silvana Editoriale in collaborazione con Magnum Photos, una delle più prestigiose agenzie fotografiche fondata da Robert Capa nel 1947 a Parigi insieme a Henri Cartier-Bresson, David "Chim" Seymour, George Rodger e William Vandivert.
La fotografia più famosa di Robert Capa è "Il miliziano colpito a morte", scattata nel 1936 a Cordova durante la guerra civile spagnola. La foto, che ritrae un soldato dell'esercito repubblicano colpito a morte da un proiettile sparato dai franchisti, è stata per molti anni al centro di una lunga polemica sulla sua autenticità.
In riferimento alla foto del miliziano Capa diceva: <<Per scattare foto in Spagna non servono trucchi, non occorre mettere in posa. Le immagini sono lì, basta scattarle>>.



Contadino siciliano. Robert Capa

Il suo modo di testimoniare la realtà non va inteso come una mera registrazione degli eventi bellici, le sue foto attestano il suo modo di vedere e di trasmettere gli orrori della guerra, molto spesso usando immagini simboliche e nello stesso tempo spaventosamente reali.
Nella foto "Contadino siciliano indica a un ufficiale americano la direzione presa dai tedeschi", la cosa importante non è il fatto che probabilmente i due personaggi siano stati messi in posa dal fotografo, quello che conta è l'impatto emotivo che quell'immagine suscita nello spettatore e l'importanza storico-culturale di quella foto documento. 
Come diceva Robert Capa: <<La miglior foto, la miglior propaganda è la verità>>.
Ai tempi di Capa la verità veniva decisa e raccontata da chi si trovava sul posto dietro a un obiettivo, oggi la verità è affidata a un pugno di pixel...


Post di Maria Milani

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