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sabato 21 febbraio 2015

Recensione mostra fotografica A occhi aperti all'Auditorium di Roma

Cari lettori venerdì 20 febbraio sono stata all'opening della mostra fotografica "A occhi aperti. Quando la Storia si è fermata in una foto" presso l’AuditoriumExpo dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. L’esposizione, curata da Alessandra Mauro e Lorenza Bravetta, è presentata in collaborazione con Magnum Photos nell’ambito di Auditorium Fotografia, un progetto della Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Contrasto e Fondazione Forma per la Fotografia. La mostra sarà aperta fino al 10 maggio 2015 e prende le mosse dal libro fotografico di Mario Calabresi che raccoglie le interviste a dieci grandi fotografi ed è pubblicato da Contrasto.


Mario Calabresi
A occhi aperti
Contrasto
208 pag
19,90€

Durante l'opening della mostra è stato bello poter ascoltare direttamente da Calabresi come è nato il suo progetto e come si è sviluppato fino a diventare prima un libro e poi una mostra.
L'intento di Mario Calabresi era di capire le opere di questi grandi testimoni oculari, conoscere non solo le loro tecniche fotografiche, ma anche la storia che si nasconde dietro ogni scatto, storie personali che si intrecciano con gli eventi del nostro tempo.
Nel condurre l'intervista a ciascun fotografo Calabresi è partito dalla foto che più lo aveva colpito, ma la selezione è stata fatta dagli stessi fotografi che hanno scelto le foto più rappresentative del loro lavoro.
Mario Calabresi accompagna lo spettatore in un viaggio coinvolgente offrendo la possibilità di guardare il mondo da una prospettiva privilegiata: quella degli occhi dei grandi reporter.
Nella mostra sono esposti i capolavori fotografici di Abbas, Gabriele Basilico, Elliott Erwitt, Paul Fusco, Don McCullin, Steve McCurry, Josef Koudelka, Paolo Pellegrin, Sebastião Salgado, Alex Webb.


San Ysidro, California, 1979. 
© Alex Webb/Magnum Photos/Contrasto 
  

mercoledì 26 novembre 2014

Art & Books #9: American Chronicles: The art of Norman Rockwell



Art & Books e' una rubrica ideata da Blog Expres con cadenza mensile dove si parla di libri ispirati ad un'opera d'arte oppure si parte da una mostra per arrivare ad un libro o un catalogo degno di nota! 




Cari lettori in questa nuova puntata di Art & Books vi segnalo American Chronicles: The art of Norman Rockwell aperto al pubblico dal 11 novembre 2014 fino al 08 febbraio 2015 a Palazzo Sciarra nel cuore di Roma. Non è stato facile abbinare un libro a questa mostra, ma alla fine ce l'ho fatta e ho scovato per voi Revolutionary Road di Richard Yates! Oh yeah! ;)) 



mercoledì 29 ottobre 2014

Recensione Open Museum Open City al MAXXI di Roma


Immateriale, immersivo, incontrollabile, onnipresente, invisibile:
il suono è l’aspetto più radicale e sperimentale dell’arte contemporanea
 uno strumento perfetto per conquistare spazi di libertà espressiva.
Museo MAXXI

Buon giorno amici, sono stata all'opening della mostra "Open Museum Open City" a cura di Hou Hanru al MAXXI di Roma (potete leggere QUI l'anteprima). Come promesso, sono tornata tra voi per raccontarvi quello che ho visto, o meglio, quello che ho sentito, ascoltato e percepito! 
Infatti il vero protagonista della mostra "Open Museum Open City" è proprio il SUONO! Il museo MAXXI si è svuotato della sua materialità, per riempirsi di suoni diversi che coinvolgono lo spettatore e lo trascinano alla scoperta di un museo trasformato in Nuovo Foro Romano, luogo di sperimentazione, ma anche di incontro attraverso le installazioni site specific di Justin Bennett, Cevdet Erek, Lara Favaretto, Francesco Fonassi, Bill Fontana, Jean-Baptiste Ganne, Ryoji Ikeda, Haroon Mirza, Philippe Rahm e RAM radioartemobile. 
Il progetto intende stimolare lo spettatore alla riflessione sul rapporto tra la produzione artistica, gli interventi architettonici e la partecipazione del pubblico. 
La mattina sarà possibile immergersi esclusivamente nei suoni delle installazioni, mentre il pomeriggio a partire dalle 15.00 gli spazi del museo si animeranno con proiezioni di video e foto, performance, teatro, danza, musica, cinema, narrazioni, conferenze e dibattiti, legati alle diverse aree tematiche definite dalle installazioni e che propongono nuove forme artistiche e culturali, in cui gli spettatori non sono più osservatori passivi ma partecipanti attivi.

Trovate il programma completo di tutti gli eventi QUI

L'interattività si esprime attraverso una piattaforma multimediale: infatti con RAM radioartemobile i visitatori possono lasciare i loro contributi sonori, attraverso file audio e video, sui temi proposti divenendo così, parte attiva del progetto. Particolare attenzione è rivolta ai giovani under 26 che grazie al contributo di Enel potranno accedere gratuitamente al museo tutti i sabati e le domeniche per tutta la durata della mostra!
E' proprio il caso di dire che...
MAXXI SOUNDS GOOD ;)


Nella foto il disegno preparatorio per la mostra
di Hou Hanru, 
curatore della mostra e
direttore artistico del MAXXI 


Open Museum Open City
a cura di Hou Hanru con il team curatoriale del MAXXI Arte e del MAXXI Architettura
dal 24 ottobre 2014 al 30 novembre 2014
MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo
Via Guido Reni 4a Roma


Post e foto di Maria Milani

giovedì 16 ottobre 2014

Buon compleanno Blog Expres!!!



Finalmente il gran giorno è arrivato! Oggi Blog Expres compie due anni di vita nella blogosfera! Quando ho cominciato a scrivere in questo angolino digitale non sapevo quasi nulla del mondo dei blogger, ho cominciato un pò per gioco, un pò perchè sono "una grafomane" :))) e così sentivo il desiderio di scrivere, di esprimermi e di comunicare con altre persone che avessero i miei stessi gusti in fatto di libri, film e arte!

Il primo anno è stato un esperimento continuo per capire che volto dare al mio "Diario" digitale, mentre questo secondo anno è stato decisivo per la crescita del blog! Ho iniziato a seguire gli altri blogger dai quali ho imparato tantissimo!!! Ho fatto amicizia con persone splendide e ovunque ho trovato simpatia e gentilezza! 
Ma la cosa più bella di tutte... siete voi!!! Miei cari bellissimi lettori e lettrici che vi siete iscritti al mio blog e che ogni giorno mi seguite e lasciate un commento! Siete voi che rendete grande questo mio piccolo angolino digitale, dove a volte mi rifugio dallo stress della vita quotidiana! 
I vostri commenti e consigli per me sono preziosissimi :))) e anche quando non la pensate come me, non abbiate paura di commentare! Per me lo scambio di opinioni nel rispetto reciproco è la linfa vitale di ogni rapporto umano!!! 
In questo momento mentre vi sto scrivendo sono davvero molto emozionata (lacrimuccia ;)
Vorrei ringraziare ciascuno di voi personalmente!!! 
Un ringraziamento speciale va anche agli uffici stampa dei musei e delle case editrici con i quali collaboro:
Il museo MAXXI di Roma
I Musei Civici di Roma Capitale
Le Scuderie del Quirinale
Palazzo delle Esposizioni

Contrasto
Piemme e Piemme Freeway
Garzanti
Sperling & Kupfer
Marsilio e Sonzogno
Longanesi
Sellerio
Corbaccio 
De Agostini
Tre60
Harlequin Mondadori

Un abbraccio speciale va a Denise Aronica di Daydream Design che ha realizzato la nuova grafica del Blog che ho voluto rinnovare proprio in vista del secondo compleanno, per rendere questo spazio più piacevole per tutti!
Un saluto letterario alla mia amica Daniela del Blog Un libro per amico: grazie per la tua amicizia e simpatia!
Un affettuoso saluto ai miei blogger preferiti: Alessia di Il profumo dei Libri, Juliette di Sweey Readers, Lucrezia di Il libro che pulsa, La Libridinosa, Nico di 50/50 Thriller, La Tana di un Booklover e a tutti gli altri blog che seguo (che sono tantissimi :))) e che trovate incolonnati nella sidebar a sinistra del blog!

In questa festa tra amici non poteva mancare una torta digitale! Buon compleanno Blog Expres e buon divertimento a tutti voi che siete passati qui!
Vi amooooooo!!!!! :)))



Post di Maria Milani


mercoledì 15 ottobre 2014

Art & Books #6: Omaggio a Malala, premio Nobel per la pace





Art & Books e' una rubrica ideata da Blog Expres con cadenza mensile dove si parla di libri ispirati ad un'opera d'arte oppure si parte da una mostra per arrivare ad un libro o un catalogo degno di nota! 

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Foto Courtesy MAXXI

Cari lettori ho dedicato questa nuova puntata di "Art & Books" a Malala, la ragazza blogger che all'età di 15 anni si batte per il diritto all'istruzione per tutte le bambine del mondo e che il 10 ottobre 2014 ha ricevuto il premio Nobel per la pace insieme con l'attivista indiano Kailash Satyarthi. Questa notizia mi ha riempito di gioia visto che seguo da diverso tempo le vicende della piccola blogger pachistana! Potete leggere QUI il mio post dedicato a Malala.
Il MAXXI, Museo delle arti del XXI secolo di Roma rende omaggio a Malala esponendo nella sua piazza la versione gigantesca della poltrona "Up 5&6" del designer italiano Gaetano Pesce, che al suo interno contiene il video del discorso che la studentessa pachistana tenne alle Nazioni Unite nel 2012.
Si tratta di un video profondo e commovente che ho avuto l'opportunità di vedere l'ultima volta che sono stata al MAXXI. Il video e l'installazione che lo racchiude lanciano grandi spunti di riflessione su quanto sia ancora "difficile" essere Donna, oggi.
L'installazione è una poltrona/icona a forma di donna, creata da Gaetano Pesce nel 1969 per denunciare la condizione femminile ed è visibile a tutti, perchè si trova nella piazza del museo il cui accesso è libero e gratuito.


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Per chi volesse approfondire la figura di Malala, segnalo la sua biografia "Io sono Malala" edita Garzanti. 



Sedermi a scuola a leggere libri è un mio diritto.
Vedere ogni essere umano sorridere di felicità
è il mio desiderio.
Io sono Malala.
Il mio mondo è cambiato, ma io no.


Trama: Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. La scuola è finita, e Malala insieme alle sue compagne è sul vecchio bus che la riporta a casa. All'improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l'inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all'assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed è stata la più giovane candidata di sempre al Premio Nobel per la Pace. Questo libro è la storia vera e avvincente come un romanzo della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all'educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo.


Titolo: Io sono Malala
Autore: Malala Yousafzai e Christina Lamb
Editore: Garzanti
Anno: 2013
Prezzo: 12,90€
Pagine: 284


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Spero che questa puntata speciale di "Art & Books" vi sia piaciuta! 
Un abbraccio letterario a tutti voi amici lettori ;)
A presto!

Post di Maria Milani





giovedì 7 agosto 2014

Recensione mostra Andy Warhol a Roma

REVIEW#29
Miei cari buon giorno! E' incredibile come corre il tempo! E' già passata una settimana da quando sono andata a vedere la mostra di Andy Warhol a Palazzo Cipolla a Via del Corso a Roma, a cui avevo già dedicato un post di anteprima, e ora finalmente riesco a pubblicare la recensione!
Oggetti di uso comune elevati a opera d'arte che diventa così accessibile a tutti: questa è la Pop Art secondo Andy Warhol. L’esposizione, prodotta e organizzata da Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, curata da Peter Brant e Francesco Bonami, è aperta al pubblico fino al  28 settembre e presenta oltre 150 opere, tele, fotografie, sculture che fanno parte della Brant Foundation.
L'eclettico artista americano  non è demiurgo ma un grande comunicatore che ha saputo utilizzare tutte le espressioni della comunicazione contemporanea: dalla pittura alla fotografia, dal cinema alla grafica pubblicitaria. 
La mostra introduce lo spettatore nel mondo fantasmagorico di Warhol rievocando l'atmosfera che si respirava alla Factory, lo studio dove Andy realizzava le sue opere e dove gravitava lo showbiz newyorkese degli anni '60 dalle Star del Cinema a quelle del mondo della Musica come i The Velvet Underground e i Rolling Stones, tanto per ricordarne alcuni...
La maggior parte delle opere presenti a Palazzo Cipolla sono state realizzate con la tecnica della serigrafia che permette la riproduzione seriale di immagini in bianco e nero o a colori. Elvis, La Gioconda, ma anche la sedia elettrica vengono riprodotti in serie come gli oggetti che escono dalla catena di montaggio pronti per essere venduti nei supermercati. 
Le gigantografie di Marilyn Monroe, Liz Taylor, Mao Tse Tung ipnotizzato e affascinano lo spettatore così come il quando della Campbell's soup.  
Le opere di Warhol rappresentano le contraddizioni della società americana democratica, ma consumista. L'emblema di tale contrasto è l'opera "Silver Coke bottle" a proposito della quale Andy sosteneva che: «Una Coca è una Coca. Nessuna somma di denaro potrà mai darti una Coca migliore». La Coca Cola bevuta dal barbone di Harlem ha lo stesso identico sapore della Coca bevuta dal Presidente degli Stati Uniti d'America: questa sì che è democrazia ragazzi!
Della mostra ho apprezzato molto la disposizione delle opere e la loro illuminazione che ha permesso di ammirarne bene ogni dettaglio. 
Di fronte a uno degli autoritratti di Warhol ho pensato: "Ecco chi ha inventato il Selfie!", il Re della Pop Art è ritornato prepotentemente di moda o forse non è mai andato via... cavalcando i sogni dell'immaginario collettivo è sempre stato lì con noi in cucina tra una confezione di fagioli in scatola e una calamita sul frigorifero!

 

Andy Warhol dalla Brant Foundation 
a cura di Peter Brant e Francesco Bonami
dal 18 aprile al 28 settembre 2014
Fondazione Roma Museo - Palazzo Cipolla
Via Del Corso, n. 320 Roma


Post di Maria Milani




giovedì 26 giugno 2014

Yap MAXXI 2014


PREVIEW 
Miei cari followers, come ormai avrete capito, il Museo MAXXI di Roma è uno dei miei luoghi preferiti, il mio Habitat ideale dove trovo tutto ciò che mi piace, quindi non vi stupirete se sono qui a parlarvi di "Yap. Young Architects Program 2014".
Come ha sottolineato Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI, si tratta di: "un programma rivolto ai giovani progettisti, ai quali il MAXXI offre l’opportunità di ideare e realizzare uno spazio temporaneo nella piazza del museo". Il programma è promosso in collaborazione con il MoMA/MoMA PS1 di NY, Constructo di Santiago del Cile, Istanbul Modern (Turchia) e per la prima volta MMCA National Museum of Modern and Contemporary Art di Seul (Corea).
Il progetto vincitore di questa quarta edizione di "Yap MAXXI 2014" è l'installazione 8 ½ dello studio romano orizzontale che si compone di due elementi complementari. Il primo è una parete di legno attraversabile alta otto metri e mezzo, una “soglia” che riorganizza lo spazio aperto del museo. La parete è interamente rivestita su un lato da sfere di plastica ricavate dal riciclo dei contenitori della birra artigianale. Le sfere diventano luci, mentre un percorso consente ai visitatori e a chi fa spettacoli di accedere al loggiato superiore. Il secondo elemento è costituito dalla piattaforma del palco e dall’arena coperta, in cui sono presenti sedute e giochi d’acqua. Lo spazio dell’arena è teatro, luogo destinato a eventi pubblici e spettacoli, e piazza, dispositivo architettonico per l’uso quotidiano dello spazio comune. 
L'installazione 8 ½ sarà inaugurata questa sera giovedì 26 giugno 2014 alle ore 20,00, nella piazza del MAXXI con una serata di musica aperta a tutti in cui si alterneranno il Dj Hugo Sanchez e il Vj Manuel Savoia. Con questo evento prende anche il via il programma estivo PLAY with YAP incontri di architettura, cinema, design, moda, musica, teatro tutti a ingresso libero, all’insegna del dialogo tra cultura, divertimento e tempo libero.

Dunque sarà proprio una MAXXI estate ricca di eventi: si parte sabato 28 giugno ore 20.30 con CABARET CONTEMPORAIN cinque compositori, improvvisatori e musicisti sono i protagonisti di una performance che vedrà esplodere ogni frontiera musicale. A cura dell'Ambasciata di Francia in Italia e dell'Istitut Français Italia nell'ambito del Festival Suona Francese. Cinque compositori, improvvisatori e musicisti "in cerca d'amore sonoro" saranno i protagonisti di una performance che vedrà esplodere ogni frontiera musicale attraverso un nuovo straordinario approccio al mondo della sonorità. Strumenti acustici elaborati da un filtro elettronico sono l'atipico mezzo di comunicazione adoperato da questa originale formazione, dotata di notevole maestria nella combinazione di generi e codici musicali e nella ricerca di un nuovo vocabolario di suoni. 

Nella mostra YAP MAXXI 2014 vengono esposti i modelli degli altri quattro progetti finalisti della edizione italiana (BE YA! di B22, PICNICTOPIA di PKMN architectures & CICLOSTILE architettura, Aladino di INOUTarchitettura, Good News di Matilde Cassani) e si potrà scoprire il dietro le quinte della realizzazione dell’installazione vincitrice 8 ½ dello studio orizzontale. La mostra racconta anche l’intero universo dello Young Architects Program 2014 attraverso le immagini dei progetti vincitori e i finalisti di MoMA/ MoMA PS1, MMCA e Constructo. 

Chi è "orizzontale": (Jacopo Ammendola, Giuseppe Grant, Juan Lopez Cano – Cardeña, Margherita Manfra, Nasrin Mohiti Asli, Roberto Pantaleoni, Stefano Ragazzo) è un collettivo di architetti che conduce una ricerca operativa sui processi di riattivazione degli scarti urbani. A partire dall’intercettazione di luoghi, idee e materiali espulsi dal ciclo produttivo della città, orizzontale attiva processi collaborativi per mezzo di interventi temporanei e architetture minime autocostruite, durante i quali i residui materiali e immateriali si restituiscono mutualmente senso. www.orizzontale.org

Yap MAXXI 2014 
apertura al pubblico dal 27 giugno 2014
INGRESSO LIBERO
Fondazione MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni 4/A Roma 

Per leggere e scaricare il programma estivo di PLAY with YAP clicca QUI

Foto courtesy Fondazione MAXXI

Post  di Maria Milani







lunedì 5 maggio 2014

Recensione film Transcendence di Wally Pfister

REVIEW#13


Titolo: Transcendence
Paese di Produzione: USA, Regno Unito
Anno: 2014
Regia: Wally Pfister
Genere: Fantascienza 
Attori: 
Johnny Depp: Will Caster
Rebecca Hall: Evelyn Caster
Paul Bettany: Max Waters
Morgan Freeman: Joseph Tagger
Cillian Murphy: Agente Buchanan
Kate Mara: Bree

Trama: Il dottor Will Caster, il più importante ricercatore nel campo dell'intelligenza artificiale che lavora per creare una macchina che combini l'intelligenza collettiva di tutto quello che è conosciuto con l'intera gamma delle emozioni umane, viene assassinato da terroristi anti-tecnologici. La moglie Evelyn ne carica il cervello in un computer, in modo che Will possa in qualche modo rivivere, comunicare e portare avanti le sue ricerche.


Il pensiero di Blog Expres:
Intelligenza collettiva, nano tecnologie, internet: il Super Uomo del futuro è lo scienziato Will Caster interpretato da Johnny Depp la cui memoria trascende ovvero supera le barriere spazio-temporali e attraverso, un'incredibile e quanto meno improbabile, download che gli consente di salvare la sua memoria e di scaricarla al computer, riesce così a "vivere" nonostante il suo corpo sia morto e sepolto. Se di questo film non ci avete capito nulla oppure se vi siete addormentati nella poltroncina del cinema...Tranquilli! Non è colpa vostra! E' tutto sotto controllo!
Gli scienziati sono i cattivi, coloro che attraverso la conoscenza tecnologica vogliono dominare la terra, mentre i buoni sono un manipolo di terroristi che lottano a favore dell'etica, della giustizia e dell'equità sociale.   
Wally Pfister al suo debutto alla regia non convince...Tanti effetti speciali, molto fumo e niente arrosto...Peccato perchè le tematiche affrontate sono davvero interessanti, ma non vengono approfondite e tale superficialità lascia l'amaro in bocca agli spettatori che rimpiangono di non avere scelto un film di evasione.
Neanche Johnny Depp, ridotto a un pugno di pixel, riesce a risollevare le sorti di un film che non diverte nè fa riflettere...
Un'occasione persa...Peccato...


Post di Maria Milani 

domenica 4 maggio 2014

Tre italiani emozionano al World Press Photo 2014

Torna al Museo di Roma in Trastevere il World Press Photo Fotografia e Giornalismo: le immagini premiate nel 2014 dal 02 al 23 maggio 2014. La mostra è promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam. L’organizzazione e i servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.
Per questa edizione, le immagini sottoposte alla giuria del concorso World Press Photo sono state 98.671, inviate da 5.754 fotografi professionisti di 132 diverse nazionalità. Vengono selezionati tre vincitori per foto singole e per reportage per ognuna delle seguenti categorie: storie d’attualità, vita quotidiana,  notizie generali, spot news, volti ritratti in presa diretta, volti ritratti in posa, natura, sport in azione, sport in primo piano.
I contrasti e le assurdità della globalizzazione emergono dagli scatti dei tre fotografi italiani premiati: Alessandro Penso, Gianluca Panella e Bruno D’Amicis.



Alessandro Penso ha vinto il primo premio foto singole per la categoria Notizie Generali. La sua fotografia racconta la situazione dei profughi siriani raccolti in rifugi improvvisati nella palestra di un edificio scolastico abbandonato a Sofia, in Bulgaria. Nel 2013 il numero di richiedenti asilo, provenienti soprattutto dalla Siria e dall'Afghanistan attraverso il  confine tra Turchia e Bulgaria ha raggiunto la cifra di circa 8.000. Il paradosso del Villaggio Globale è quello dei poveri in fuga che passano dalla condizione di povertà a quella di miseria: la Bulgaria che è uno dei paesi più poveri dell'Unione Europea ha dovuto far fronte ad un afflusso massiccio di profughi tenuti in condizioni disumane. 




Gianluca Panella ha vinto il terzo premio Reportage nella categoria Notizie Generali. Nei suoi scatti denuncia il problema energetico a Gaza in Palestina e le difficili condizioni di vita dei suoi abitanti che spesso si sono trovati senza corrente elettrica. A novembre, esaurito il gasolio, l'unica centrale elettrica di Gaza ha chiuso. La fornitura della rete israeliana è da anni intermittente e già da tempo le interruzioni di elettricità per mancanza di carburante fanno parte della quotidianità. A dicembre, piogge torrenziali e gravi inondazioni a Gaza hanno causato black-out più lunghi del solito.






Bruno D'Amicis ha vinto il primo premio foto singole per la categoria Natura. La sua fotografia ritrae una volpe fennec adulta rannicchiata in un ovile di un villaggio della regione di Kebili in Tunisia. La volpe era stata catturata quando era ancora un cucciolo e tenuta come animale domestico per più di un anno. Tra le assurdità del Villaggio Globale c'è anche uno sfruttamento criminale della natura e delle sue risorse. I fennec non sono una specie  a rischio, ma apprezzati per il loro aspetto, vengono sistematicamente catturati per essere venduti come animali domestici o utilizzati per guadagnare con i turisti che vogliono posare per una foto ricordo.


 









World Press Photo:
Fotografia e Giornalismo: le immagini premiate nel 2014
in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam
dal 02 al 23 maggio 2014
Museo di Roma in Trastevere, Piazza S. Egidio 1B Roma

Catalogo a cura di Contrasto

Post e foto di Maria Milani



venerdì 2 maggio 2014

World Press Photo 2014 in mostra al Museo di Roma in Trastevere



Globalizzazione e tecnologia, ma anche violenza, distruzione, guerra e calamità naturali: eppure le fotografie del World Press Photo 2014 non trasmettono solo morte, ma parlano anche di vita come l’arcobaleno che spunta dietro gli sfollati dopo il passaggio del tifone Haiyan nelle Filippine i cui sopravvissuti portano in processione le statuine della Madonna e dei Santi come nelle foto di Chris McGrath, vincitore del 1° premio Reportage per la categoria Notizie generali. Altre foto raccontano di guerra per costruire un mondo di pace.
La mostra World Press Photo: Fotografia e Giornalismo: le immagini premiate nel 2014 è aperta al pubblico dal 02 al 23 maggio 2014 presso il Museo di Roma in Trastevere. La mostra è promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam. L’organizzazione e i servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.
John Stanmeyer
Ciò che emerge da questi scatti così variegati per stile e contenuti sono gli effetti a volte devastanti della globalizzazione e di un mondo sempre più tecnologico e lo scatto dell’americano John Stanmeyer, premiato come foto dell’anno è l’emblema di questo paradosso del Villaggio Globale, infatti mostra i migranti africani con i cellulari sulla spiaggia di Gibuti nel tentativo di prendere un segnale telefonico gratuito dalla confinante Somalia, un collegamento con i parenti lasciati a casa. Anche lì dove non c’è acqua e nulla da mangiare c’è la tecnologia.


Cos’è il World Press Photo: Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del Fotogiornalismo. Ogni anno, da 57 anni, una giuria indipendente, formata da esperti internazionali, è chiamata a esprimersi su migliaia di domande di partecipazione provenienti da tutto il mondo, inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste.
Tutta la produzione internazionale viene esaminata e le foto premiate, che costituiscono la mostra, sono pubblicate nel libro pubblicato in Italia da Contrasto. Si tratta quindi di un'occasione per vedere le immagini più belle e rappresentative che, per un anno intero, hanno accompagnato, documentato e illustrato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo.
Per questa edizione, le immagini sottoposte alla giuria del concorso World Press Photo sono state 98.671, inviate da 5.754 fotografi professionisti di 132 diverse nazionalità. Vengono selezionati tre vincitori per foto singole e per reportage per ognuna delle seguenti categorie: storie d’attualità, vita quotidiana,  notizie generali, spot news, volti ritratti in presa diretta, volti ritratti in posa, natura, sport in azione, sport in primo piano.

Sono stati premiati 53 fotografi di 25 nazionalità diverse tra cui 3 Italiani: Bruno D’Amicis, Alessandro Penso e Gianluca Panella.

Ne parlo QUI nel post “Tre italiani emozionano al World Press Photo 2014”.


Tutte le fotografie in mostra descrivono luoghi lontanissimi eppure vicini a noi: le tecnologie digitali, internet, i Social Network, i telefoni cellulari accorciano le distanze in maniera sorprendente, ma come direbbe Susan Sontag, ancora una volta si rimane spettatori davanti al dolore degli altri.








World Press Photo:
Fotografia e Giornalismo: le immagini premiate nel 2014
in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam
dal 02 al 23 maggio 2014
Museo di Roma in Trastevere, Piazza S. Egidio 1B Roma

Catalogo a cura di Contrasto








Post e foto di Maria Milani