Tramonto a Montmajour |
Nel lontano 1991 gli esperti del Van Gogh Museum di Amsterdam avevano pensato a un Fake, quando si trovarono davanti per la prima volta una tela sconosciuta dal titolo "Tramonto a Montmajour" attribuita a Van Gogh e proveniente dalla Norvegia.
Il quadro risale al 1888 e riproduce il paesaggio tipico della Provenza con i vigneti e sullo sfondo l'abbazia benedettina di Montmajour.
Dopo analisi approfondite il Van Gogh Museum ha decretato la paternità del quadro a Van Gogh che lo avrebbe realizzato mentre si trovava ad Arles e in particolare si tratterebbe di un "lavoro di transizione", per questo "anomalo" sia nelle grandi dimensioni che nelle tecniche di resa pittorica, realizzato tra l'altro nel culmine della sua produzione artistica!
A partire dal 24 settembre 2013 il quadro sarà esposto al pubblico presso il Van Gogh Museum di Amsterdam nell'ambito della mostra Van Gogh al Lavoro.
Il giallo del "Tramonto a Montmajour" si e' risolto attraverso 4 indizi decisivi che hanno confermato l'attribuzione al grande pittore olandese!
2. La tela: la tela e' stata passata ai raggi X e il risultato e' stato positivo! Si tratta dello stesso tipo di tela utilizzato anche in un'altra opera ambientata ad Arles e risalente sempre al 1888 dal titolo " Arles, le rocce" attualmente conservata al Museum of Fine Arts of Huston.
3. I pigmenti: Dopo aver analizzato i pigmenti del quadro "Tramonto a Montmajour", gli esperti hanno scoperto che si tratta degli stessi colori e degli stessi materiali della tavolozza che Van Gogh usava nel periodo che si trovava ad Arles.
4. Il numero 180: questa e' la prova schiacciante di fronte alla quale sarebbe capitolato perfino il precisissimo Sherlock Holmes! Sulla tela e' stato rintracciato il numero 180 con il quale il quadro era stato registrato nel catalogo ufficiale di Van Gogh nel lontano 1891 sotto il titolo di "Sole al tramonto ad Arles".
Come direbbe il caro vecchio Sherlock Holmes: <<Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità >>.
Post di Maria Milani
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