Visualizzazione post con etichetta Pittura. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Pittura. Mostra tutti i post

mercoledì 26 novembre 2014

Art & Books #9: American Chronicles: The art of Norman Rockwell



Art & Books e' una rubrica ideata da Blog Expres con cadenza mensile dove si parla di libri ispirati ad un'opera d'arte oppure si parte da una mostra per arrivare ad un libro o un catalogo degno di nota! 




Cari lettori in questa nuova puntata di Art & Books vi segnalo American Chronicles: The art of Norman Rockwell aperto al pubblico dal 11 novembre 2014 fino al 08 febbraio 2015 a Palazzo Sciarra nel cuore di Roma. Non è stato facile abbinare un libro a questa mostra, ma alla fine ce l'ho fatta e ho scovato per voi Revolutionary Road di Richard Yates! Oh yeah! ;)) 



mercoledì 12 novembre 2014

Recensione mostra Memling alle Scuderie del Quirinale di Roma

Cari amici come va? Bentornati al nostro appuntamento settimanale con l'arte! Qualche giorno fa ho potuto ammirare dal vivo le suggestive tele di Memling, raffinato artista olandese protagonista di una splendida mostra alle Scuderie del Quirinale a cura di Till-Holger Borchert aperta al pubblico fino al 18 gennaio 2015. 
Il percorso della mostra è ben calibrato e conduce lo spettatore alla scoperta del mondo creato dal maestro fiammingo in maniera lineare ed esaustiva.  
Memling, il cui nome è incluso nel 1480 in una lista dei più ricchi abitanti di Bruges, ebbe una carriera artistica prolifica e di immenso successo, rimanendo fino ai nostri giorni tra i maestri cosiddetti "Primitivi Fiamminghi". 
Lo spettatore può ammirare splendidi trittici commissionati da esponenti del clero o da ricchi uomini d'affari, ritratti che mettono in risalto la delicatezza dei lineamenti e l'espressività dei volti e immagini sacre di straordinaria bellezza. 
Ritratto di Benedetto Portinari
Memling è un grande maestro ritrattista: attraverso l'uso della pittura ad olio, dell'angolazione di tre quarti e di un'ambientazione naturalistica, i suoi ritratti sono opere innovative per l'epoca e pur essendo dallo stile tipicamente fiammingo, sono infusi di uno straordinario realismo. 
Numerosi membri italiani della comunità di Bruges commissionavano lavori a Memling il quale ha esercitato una grande influenza anche sull'arte italiana. Per esempio il "Ritratto di Benedetto Portinari", dove il soggetto è posto in primo piano con uno sfondo di paesaggio, è stato un modello per opere come "Monnalisa" di Leonardo e "La dama col liocorno" di Raffaello. Il bellissimo dipinto "Madonna col bambino" è stato fonte di ispirazione per "La Madonna col bambino" di Bernardino Luini.
La Madonna col bambino
Memling dipinge la Vergine nell'atto di porgere una mela al bambino. Questo frutto che richiama il peccato originale di Adamo ed Eva, nella mano di Cristo diventa simbolo di Salvezza. 
Le scene della Passione di Cristo conservate a Torino comunicano in un'unica immagine una narrazione a episodi come appunto la Passione di Gesù che spinse Memling a sperimentare nuovi metodi di raffigurazione come la prospettiva a volo d'uccello o lo straordinario modo di rendere il passaggio dalla notte al giorno. 
La mostra è arricchita anche da quadri e pale d'altare realizzati dalle altre altre scuole presenti a Bruges cosicché il visitatore ha un panorama completo di come iniziò a svilupparsi il Rinascimento Fiammingo e dell'influenza che avrebbe poi esercitato sull'arte italiana.  


La Passione di Cristo



Dopo avere ammirato tanta bellezza al termine della mostra mi sono sentita appagata e arricchita e sono uscita dalle Scuderie del Quirinale con un bel sorriso soddisfatto stampato sulle labbra!



Memling. Rinascimento Fiammingo
a cura di Till-Holger Borchert
dal 11 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015
Scuderie del Quirinale 
via XXIV Maggio 16 Roma

Post di Maria Milani

giovedì 6 novembre 2014

Recensione Mostra "Tiepolo. I colori del disegno" ai Musei Capitolini di Roma



L'arte di Giambattista Tiepolo trova il proprio geniale elemento
fondante nel disegno, 
aspetto che lo vide esprimersi quale fecondissimo artefice.
Tiepolo. I colori del disegno


Cari amici oggi torniamo a parlare di arte! Volevo condividere con voi le mie impressioni sulla  bellissima mostra "Tiepolo. I colori del disegno" a cura di Giorgio Marini, vicedirettore del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, con i ricercatori veneziani Massimo Favilla e Ruggero Rugolo.
L'esposizione è organizzata da Zètema Progetto Cultura e Associazione Metamorfosi presso i Musei Capitolini di Roma e sarà aperta al pubblico fino al 18 gennaio 2015.
La mostra costituisce un'occasione unica e rara per ammirare una varietà di disegni e acqueforti di Giambattista Tiepolo e dei figli Giandomenico e Lorenzo provenienti da raccolte italiane rimaste poco conosciute al grande pubblico perchè quasi mai esposte. 
Giambattista Tiepolo giunge a rendere il disegno "pittorico": tratteggi a penna, inchiostro nero e bruno diluito e steso con il pennello, tocchi di matita rossa danno vita a un bellissimo cromatismo! 
La produzione di  Giambattista Tiepolo è così vasta che va dalle immagini sacre alle creature  mitologiche, dai bellissimi paesaggi della campagna veneta ai volti di alcuni personaggi dell'epoca, rappresentati in maniera così ironica da sembrare delle vere e proprie caricature! Frati panciuti, nobili imparruccati, anziani orientali: tali soggetti sembrano usciti da una commedia di Carlo Goldoni! 

I disegni del grande maestro sono stati banco di prova anche per i figli Giandomenico e Lorenzo che si sono esercitati nell'emulare il lavoro paterno in maniera sempre nuova ed originale.
I suoi paesaggi vengono ripresi dal figlio Giandomenico che li trasforma in qualcosa di unico e originale! Giandomenico passa dalla natura al mito e nei suoi disegni gli animali diventano satiri o centauri in una campagna veneta trasformata in Arcadia come nella bellissima opera "Ninfa e centauro a caccia". 
Lorenzo si è concentrato sui volti trasformando l'ironia dei disegni paterni in qualcosa di ancora più introspettivo come nella "Testa di un giovane" e nelle "Testa di vecchio orientale barbuto" e di inquietante come nel dipinto "Ritratto di bambino" che chiude la mostra, lasciando lo spettatore con una gran voglia di approfondire la figura di Tiepolo non solo come artista, ma anche come grande esempio di una secolare tradizione veneziana di atelier! 



Tiepolo. I colori del disegno
a cura di Giorgio Marini, Massimo Favilla e Ruggero Rugolo
Musei Capitolini 
Palazzo Caffarelli 
Piazza del Campidoglio Roma

Post di Maria Milani


mercoledì 5 novembre 2014

Art & Books #7: Chagall colpisce ancora!





Art & Books e' una rubrica ideata da Blog Expres con cadenza mensile dove si parla di libri ispirati ad un'opera d'arte oppure si parte da una mostra per arrivare ad un libro o un catalogo degno di nota! 



Cari lettori in questa nuova puntata di Art e Books vi presento il libro "La lista di Lisette" di Susan Vreeland edito Neri Pozza. Ciò che mi ha colpito di questo libro è ovviamente la cover che ritrae il bellissimo quadro di Chagall "La passeggiata" che potrete ammirare dal vivo nella splendida mostra "Marc Chagall - Una retrospettiva 1908-1985"  a Palazzo Reale a Milano. 


Susan Vreeland utilizza magnificamente l’arte per catturare la vita
Booklist

mercoledì 8 ottobre 2014

Anteprima mostra "Memling. Rinascimento Fiammingo" alle Scuderie del Quirinale Roma



ART PREVIEW
Cari amici oggi vi parlo di Memling, pittore fiammingo che sarà presente per la prima volta in Italia con una grande mostra dal titolo "Memling. Rinascimento Fiammingo" a cura di Till-Holger Borchert alle Scuderie del Quirinale di Roma dal 11 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015. 
Memling nella seconda metà del Quattrocento divenne il pittore più importante di Bruges raccogliendo l'eredità dei maestri fiamminghi Jan Van Eyck e Rogier van der Weyden.  Di certo non mi lacerò sfuggire questa splendida mostra monografica che porterà in scena non solo i suoi capolavori dell'arte religiosa ma anche i suoi magnifici ritratti! 


MEMLING. RINASCIMENTO FIAMMINGO
a cura di Till-Holger Borchert
dal 11 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015
Scuderie del Quirinale Roma

Post di Maria Milani

mercoledì 10 settembre 2014

Japanese Corner #2 Recensione mostra The Pink Gaze - Lo sguardo Rosa





Japanese Corner e' una rubrica ideata da Blog Expres dove a cadenza mensile vi parlerò di libri, film e arte legati al mondo della cultura giapponese!

......................................................................


Cari lettori come vi avevo accennato, domenica scorsa sono stata al Museo Nazionale di Arte Orientale "Giuseppe Tucci" di Roma a vedere "The Pink Gaze - Lo sguardo Rosa", una mostra collettiva a cura di Valentina Gioia Levy dedicata a quattro artiste giapponesi contemporanee:

Atsuko Tanaka  
Yoko Ono  
Kazuko Miyamoto 
Chiharu Shiota 


Quattro artiste per raccontare quattro periodi della storia giapponese contemporanea dal secondo dopoguerra ad oggi: il Giappone, un paese in continua evoluzione visto attraverso lo sguardo rosa delle donne.

giovedì 7 agosto 2014

Recensione mostra Andy Warhol a Roma

REVIEW#29
Miei cari buon giorno! E' incredibile come corre il tempo! E' già passata una settimana da quando sono andata a vedere la mostra di Andy Warhol a Palazzo Cipolla a Via del Corso a Roma, a cui avevo già dedicato un post di anteprima, e ora finalmente riesco a pubblicare la recensione!
Oggetti di uso comune elevati a opera d'arte che diventa così accessibile a tutti: questa è la Pop Art secondo Andy Warhol. L’esposizione, prodotta e organizzata da Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, curata da Peter Brant e Francesco Bonami, è aperta al pubblico fino al  28 settembre e presenta oltre 150 opere, tele, fotografie, sculture che fanno parte della Brant Foundation.
L'eclettico artista americano  non è demiurgo ma un grande comunicatore che ha saputo utilizzare tutte le espressioni della comunicazione contemporanea: dalla pittura alla fotografia, dal cinema alla grafica pubblicitaria. 
La mostra introduce lo spettatore nel mondo fantasmagorico di Warhol rievocando l'atmosfera che si respirava alla Factory, lo studio dove Andy realizzava le sue opere e dove gravitava lo showbiz newyorkese degli anni '60 dalle Star del Cinema a quelle del mondo della Musica come i The Velvet Underground e i Rolling Stones, tanto per ricordarne alcuni...
La maggior parte delle opere presenti a Palazzo Cipolla sono state realizzate con la tecnica della serigrafia che permette la riproduzione seriale di immagini in bianco e nero o a colori. Elvis, La Gioconda, ma anche la sedia elettrica vengono riprodotti in serie come gli oggetti che escono dalla catena di montaggio pronti per essere venduti nei supermercati. 
Le gigantografie di Marilyn Monroe, Liz Taylor, Mao Tse Tung ipnotizzato e affascinano lo spettatore così come il quando della Campbell's soup.  
Le opere di Warhol rappresentano le contraddizioni della società americana democratica, ma consumista. L'emblema di tale contrasto è l'opera "Silver Coke bottle" a proposito della quale Andy sosteneva che: «Una Coca è una Coca. Nessuna somma di denaro potrà mai darti una Coca migliore». La Coca Cola bevuta dal barbone di Harlem ha lo stesso identico sapore della Coca bevuta dal Presidente degli Stati Uniti d'America: questa sì che è democrazia ragazzi!
Della mostra ho apprezzato molto la disposizione delle opere e la loro illuminazione che ha permesso di ammirarne bene ogni dettaglio. 
Di fronte a uno degli autoritratti di Warhol ho pensato: "Ecco chi ha inventato il Selfie!", il Re della Pop Art è ritornato prepotentemente di moda o forse non è mai andato via... cavalcando i sogni dell'immaginario collettivo è sempre stato lì con noi in cucina tra una confezione di fagioli in scatola e una calamita sul frigorifero!

 

Andy Warhol dalla Brant Foundation 
a cura di Peter Brant e Francesco Bonami
dal 18 aprile al 28 settembre 2014
Fondazione Roma Museo - Palazzo Cipolla
Via Del Corso, n. 320 Roma


Post di Maria Milani




giovedì 3 luglio 2014

Michelangelo in mostra ai Musei Capitolini di Roma


REVIEW#28


Universale è sicuramente la parola giusta per definire l'arte di Michelangelo che viene raccontata ai Musei Capitolini di Roma nella mostra "1564-2014- MICHELANGELO. Incontrare un artista universale" in occasione del 450° anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti avvenuta proprio nella Capitale il 18 febbraio 1564.
L'esposizione è ideata e curata da Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, con Elena Capretti e Sergio Risaliti, storici dell'arte e sarà aperta al pubblico fino al 14 settembre 2014.
Appena si entra nella Sala degli Orazi e Curiazi, si rimane senza fiato di fronte alla statua maestosa del Cristo Redentore a grandezza naturale che esprime bene la concezione di Michelangelo secondo il quale la bellezza immaginata secondo gli ideali platonici trova una ragione d’essere artistica e cristiana nell’incarnazione di Cristo, nuovo Adamo venuto a sconfiggere la morte.


Michelangelo
La Madonna della scala
I temi della nascita e del trapasso, quelli della rivelazione e della redenzione, sono al centro della sua arte, fin dalle prime opere giovanili, quando a quindici anni scolpì la Madonna della scala. 
Di non facile comprensione è il significato teologico dei gradini sulla destra della composizione rifacendosi forse alla scala apparsa in sogno a Giacobbe, essi sono metafora della Vergine come "Scala Coeli" tra l'uomo e Dio. Il bambino presenta un'anatomia già adulta, volge le spalle all'osservatore. L'artista potrebbe avere pensato a un Ercole bambino, in quanto anche in quella figura viene rappresentata la virtù già vittoriosa sul male. 
Il rapporto tra Maria e il  bambino sarà un tema costante nell'arte di Michelangelo che culminerà nel commovente capolavoro della Pietà che tutti possiamo ammirare a S. Pietro. 
La mostra presenta 156 opere tra scultura, pittura, architettura e poesia che vengono presentate al pubblico attraverso temi contrapposti: corpo e spirito, buio e luce, tempo ed eternità. 
Prodotta e organizzata dall'Associazione culturale MetaMorfosi e da Zètema Progetto Cultura, si avvale di un prestigioso comitato scientifico composto, oltre ai curatori, da Riccardo Bruscagli, Alessandro Cecchi, Anna Imponente, Antonio Paolucci, Claudio Parisi Presicce, Daniela Porro, Pina Ragionieri, Pietro Ruschi, Claudio Strinati e Pietro Zander.


Caravaggio
San Giovanni Battista
L'esposizione non ha la pretesa di essere esaustiva, ma sicuramente offre l'occasione per approfondire la conoscenza del genio di Michelangelo, la cui arte riserva sempre delle sorprese e aspetti nuovi su cui meditare. 
La mostra di Michelangelo è anche un'ottima occasione per visitare i Musei Capitolini e la figura di Buonarroti costituisce un anello di collegamento interessante tra la gloria della Roma Antica e l'arte italiana dopo il Rinascimento.
Basti pensare che nel quadro del Caravaggio "San Giovanni Battista", dipinto nel 1601-1602, conservato nella Pinacoteca dei Musei Capitolini insieme con "La buona ventura" ed altri capolavori di altri grandi artisti, per realizzare la figura di San Giovanni il Caravaggio ha rielaborato uno degli "Ignudi" di Michelangelo della volta della Cappella Sistina. 

Di seguito alcuni scatti suggestivi dei Musei Capitolini:






















1564-2014- MICHELANGELO. Incontrare un artista universale
a cura di Cristina Acidini, Elena Capretti e Sergio Risaliti
27 maggio - 14 settembre 2014
Musei Capitolini
Piazza del Campidoglio Roma


Post  e Foto di Maria Milani




martedì 1 luglio 2014

Un Selfie sul divano di Gaetano Pesce al MAXXI di Roma

REVIEW#27
Mercoledì 25 giugno 2014 sono stata alla presentazione della mostra "Gaetano Pesce. Il tempo della diversità" a cura di Gianni Mercurio e Domitilla Dardi curatrice per il Design del MAXXI Architettura diretto da Margherita Guccione, aperta al pubblico dal 26 giugno fino al 05 ottobre 2014 al Museo MAXXI di Roma.


Sì, avete capito bene!

Ho avuto il piacere di sedermi, anzi di sprofondare su uno dei meravigliosi divani realizzati da Gaetano Pesce, architetto e designer di fama internazionale, un divano coloratissimo, simile al cappello enorme di un giullare e...comodissimo!
La gioia, il gioco, lo scherzo, l'ironia, i colori, ma anche l'imprecisione, il difetto, la diversità elevati ad opera d'arte. La possibilità di toccare gli oggetti di design è solo una delle esperienze che si vivono visitando la mostra di Pesce che invita lo spettatore soprattutto a riflettere e a scegliere di opporsi alla mania dell'uomo contemporaneo che vuole tenere tutto sotto controllo e che ossessionato dal perfezionismo, sta appiattendo e omologando anche la bellezza della cultura e la varietà dell'arte. 

Durante la conferenza stampa Gaetano Pesce ha sottolineato che:"La cultura è gioia e conoscenza e quindi apre la nostra mente". Difficile sintetizzare in poche righe la molteplicità del lavoro di Pesce. 
Forse se ne può cogliere l'essenza se si osservano i suoi "Pezzi per il corpo" ovvero i suoi gioielli estrosi e colorati. 
A tale riguardo Pesce ha evidenziato che: "Ogni pezzo è diverso dall'altro e quindi unico, perchè irripetibile. Il nostro tempo non si identifica più con le copie, ma con gli originali. E mentre le prime producono noia e assuefazione, l'originale e il diverso stimolano il cervello creando la sorpresa". 
Come ha commentato Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI, quella di Pesce è:"Una mostra allegra, ma che fa pensare. Un itinerario che rende il visitatore protagonista". Infatti il visitatore può scegliere il suo approccio alla mostra tra sette percorsi tematici:


NON STANDARD
PERSONA
LUOGO
DIFETTO
PAESAGGIO
CORPO
POLITICA

Margherita Guccione, direttrice del MAXXI Architettura, ha posto in evidenza:"Il contributo dato da Geatano Pesce alla cultura contemporanea per la sua innovazione e sperimentazione". 
Tra le varie tematiche affrontate da Pesce c'è anche la condizione della donna nel mondo contemporaneo espressa in maniera suggestiva ed efficace con l'installazione posta nella piazza del MAXXI, ispirata e dedicata a Malala, la bambina blogger indiana che davanti alle Nazioni Unite ha ribadito il diritto allo studio per tutte le bambine del mondo.
L'installazione è la versione gigante di "Up 5&6", la poltrona/icona a forma di donna, creata da Gaetano Pesce nel 1969 per denunciare la condizione femminile. L'installazione è visibile a tutti, perchè si trova nella piazza del museo il cui accesso è libero e gratuito. La mostra è realizzata grazie al contributo di Eni che da diverso tempo è partner della Fondazione MAXXI.




Gaetano Pesce. Il tempo della diversità 
a cura di Gianni Mercurio e Domitilla Dardi 
dal 26 giugno fino al 05 ottobre 2014
Fondazione MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni 4/A Roma 


Post e Foto di Maria Milani