venerdì 19 settembre 2014

Recensione La forma dell'acqua di Andrea Camilleri



Che libro vi terrà compagnia nel week end? Per questa nuova puntata di "WWW...What Women Want Reading!" vi consiglio "La forma dell'acqua" di Andrea Camilleri, di cui potete leggere l'incipit QUI
Buona lettura e buon divertimento!

REVIEW#14


Con un calcio spalancò la porta del bagno e via via le altre,
sentendosi, in chiave comica,
un eroe di certi telefilm americani.





Titolo: La forma dell'acqua  
Autore: Andrea Camilleri 
Editore: Sellerio
Genere: Giallo 
Anno: prima edizione 1994;
nuova ristampa con nuova veste grafica 2014 
Pagine: 202 
Prezzo: 6.90 euro 


Trama: 
Il primo omicidio letterario in terra di mafia della seconda repubblica - un omicidio eccellente seguito da un altro, secondo il decorso cui hanno abituato le cronache della criminalità organizzata - ha la forma dell'acqua (""Che fai?" gli domandai. E lui, a sua volta, mi fece una domanda. "Qual è la forma dell'acqua?". "Ma l'acqua non ha forma!" dissi ridendo: "Piglia la forma che le viene data"). Prende la forma del recipiente che lo contiene. E la morte dell'ingegnere Luparello si spande tra gli alambicchi ritorti e i vasi inopinatamente comunicanti del comitato affaristico politico-mafioso che domina la cittadina di Vigàta, anche dopo il crollo apparente del vecchio ceto dirigente. Questa è la sua forma. Ma la sua sostanza (il colpevole, il movente, le circostanze dell'assassinio) è più antica, più resistente, forse di maggior pessimismo: più appassionante per un perfetto racconto poliziesco. L'autore del quale, Andrea Camilleri, è uno scrittore e uno sceneggiatore che pratica il giallo e l'intreccio con una facilità e una felicità d'inventiva, un'ironia e un'intelligenza di scrittura che - oltre il divertimento severo del genere giallo - appartengono all'arte del raccontare. Cioè all'ingegno paradossale di far vedere all'occhio del lettore ciò che si racconta, e di contemporaneamente stringere con la sua mente la rete delle sottili intese.


Il pensiero di Blog Expres: 
Nel 1994 fa il suo esordio letterario il commissario Montalbano con il romanzo "La forma dell'acqua" che oggi la casa editrice Sellerio ripropone con una nuova veste grafica ed in versione economica per festeggiare i 20 anni di vita del commissario più famoso d'Italia nato dalla penna geniale di Andrea Camilleri.
"La forma dell'acqua" è un Rebus, un enigma che il lettore è chiamato a risolvere: 
"Qual è la forma dell'acqua?". "Ma l'acqua non ha forma. Piglia la forma che le viene data".
Una trama coinvolgente dal ritmo serrato tiene incollato il lettore fino all'ultima riga. E' normale che io abbia fatto le ore piccole per scoprire se le mie congetture sulla storia fossero vere!!
Ne "La forma dell'acqua" la figura di Montalbano è appena accennata, così come fanno capolino gli altri personaggi a cui siamo tanto affezionati come la fidanzata Livia, i colleghi Fazio, Galluzzo e Mimì Augello e Zito l'amico giornalista di "Retelibera".
"La forma dell'acqua" è un romanzo divertente, che si lascia leggere con gusto anche grazie al linguaggio utilizzato: tambasiare, accuttufare, babbiare...
Un dialetto siciliano "maccheronico" musicale eppure misterioso e incomprensibile che coinvolge il lettore come una ballata popolare! Lo stesso Camilleri a proposito del suo lessico ha dichiarato in un'intervista che: "La mia lingua è in parte dialetto, in parte è dialetto stravolto, in parte, sull'esempio di mia nonna Elvira, è fatta di parole inventate di sana pianta che però si capiscono nonostante nella realtà non esistano. E' chiaro: con la lingua si può disvelare la realtà: e si può anche nasconderla più compiutamente". 
Leggere "La forma dell'acqua" vent'anni dopo fa una certa impressione... e pensare che era solo l'inizio!


Post di Maria Milani







Nessun commento:

Posta un commento