venerdì 28 agosto 2015

Vintage books #18 Recensione Dieci piccoli indiani di Agatha Christie



Buon venerdì amici!!! 
Che programmi avete per il week end? Per quanto mi riguarda, mi aspettano tre giorni ancora tutti da organizzare e penso proprio che me la prenderò mooolto comoda!
Roma è ancora semideserta e forse ne approfitterò per fare un giretto in qualche libreria del centro...
Vedremo ;P 
Oggi vi parlo di Agatha Christie: una delle mie autrici preferite! Ancora non avevo mai recensito nulla di suo e quando ho iniziato a scrivere il commento a "Dieci piccoli indiani" mi sentivo un pò a disagio, neanche fossi una scolaretta che deve mettere il voto alla sua maestra di italiano! Sarò esagerata, ma mi sono sentita davvero così :))) 
Il libro comunque mi è piaciuto e lo consiglio a tutti! Sicuramente il pubblico più giovane potrebbe trovarlo un pò vetusto nel linguaggio e nei contenuti, non è un caso che io abbia inserito questa recensione nella rubrica "Vintage books", ma sappiate che c'è sempre da imparare dalla Regina del Giallo!
Potete leggere l'incipit QUI



                                                             --0O0--
Dieci piccoli indiani
Agatha Christie
Mondadori
prima edizione italiana 1946
prima edizione inglese 1939
196 pagine

Trama: Dieci persone estranee l’una all’altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità , chi per bisogno, chi per opportunità , hanno accettato l’invito. E ora sono lì su quell’isola che sorge dal mare simile a una gigantesca testa di negro che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l’inizio di un interminabile incubo.


Dieci poveri negretti
se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione, 
solo nove ne restar.
Nove poveri negretti
fino alla notte alta vegliar
uno cadde addormentato,
otto soli ne restar...

Il pensiero di Blog Expres: 
"Dieci piccoli indiani" è uno dei pochi libri di Agatha Christie in cui non è presente nè Poirot nè Miss Marple, eppure il libro ha avuto un successo grandissimo e vanta numerosi adattamenti teatrali e cinematografici. La Regina del Giallo ha condotto un interessante esperimento psicologico: un misterioso miliardario raduna su un'isola deserta chiamata "Nigger Island", dieci persone molto diverse per età, sesso ed estrazione sociale. Ciò che li accomuna è che sono tutti degli assassini rimasti impuniti...
Sulla scia di una macabra filastrocca, gli invitati inizieranno a morire uno dopo l'altro. I superstiti dubiteranno l'uno dell'altro e faranno emergere il loro aspetto animalesco fino al tragico epilogo.
Cinque persone terrorizzate. Cinque persone che si sorvegliano a vicenda e che ora non si preoccupano più di nascondere la loro tensione. Nessuno si sforzava di fingere, di sostenere una conversazione formale. Erano cinque nemici legati l'uno all'altro da un mutuo istinto di conservazione.
"Dieci piccoli indiani" è un "giallo in ambiente chiuso", un vero rompicapo che ho divorato avidamente nel giro di una giornata! Il ritmo narrativo è incalzante e pieno di colpi di scena.
Come in ogni romanzo di Agatha Christie il lettore si sente un pò disorientato di fronte ai numerosi indizi che a volte contrastano anche tra loro, ma il bello della Christie è che l'autrice non si prende mai gioco del pubblico pagante e alla fine del romanzo dà la soluzione del rebus.
E anche sta volta mi ha lasciata a bocca aperta! Ciò che ho apprezzato di questo libro, oltre alla trama impeccabile, è stato l'aspetto psicologico.
E tutti e cinque, improvvisamente, persero un pò la parvenza di esseri umani. Stavano regredendo, senza accorgersene, allo stato animale.
L'autrice ha creato un habitat particolare in cui ha collocato i suoi personaggi, facendo abilmente crescere la tensione psicologica, le alleanze e le antipatie.
Dieci assassini tenuti in cattività vi terranno incollati alle pagine di questo capolavoro del Giallo classico.
Altro che "Isola dei famosi"!!!





Post di Maria Milani

2 commenti:

  1. Ho adorato questo libro, nonostante io non ami i libri scritti così tanti anni fa, ma questo è una chicca e il linguaggio vetusto lo si dimentica, anzi è un connubio perfetto con la storia e la suspense creata dall'autrice.

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    1. Sì è davvero un capolavoro! E poi la Christie ogni volta mi intriga con i suoi rebus e con la trama mai banale!

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