lunedì 26 dicembre 2016

CHI BEN COMINCIA #104 L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon




Chi ben comincia è una rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, che Blog Expres ha deciso di adottare.
Ad ogni appuntamento viene presentato l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se il libro merita la nostra attenzione.

Le regole della rubrica:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti



Buon giorno lettori e buon Santo Stefano a tutti!
Siete sopravvissuti alle feste? Forza e coraggio che si avvicina la grande abbuffata di fine anno!!! Tra un fritto e una fetta di panettone ho trovato anche un pò di tempo per condividere con voi l'incipit "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafon, primo libro della serie "Il cimitero dei libri dimenticati" che sto leggendo insieme al gruppo di lettura organizzato dal blog Un libro per amico e dal blog Desperate Bookswife! Inoltre ho scelto la serie de "Il cimitero dei libri dimenticati" come obiettivo per la prima tappa di una challenge molto carina e divertente chiamata "Leggere SerialMente" organizzata sempre da Daniela de Un libro per amico e da Baba Desperate Bookswife!!!
Se non vi siete ancora iscritti, fatelo subito, perchè ci sarà da divertirsi come pochi :P sia al GDL che alla Challenge!
Per quanto riguarda "L'ombra del vento", l'incipit di questo libro è semplicemente la perfezione!
E' ciò che ti fa dire: "Ok compro questo libro e lo inizio subito, come se non ci fosse un domani"! E' misterioso e nello stesso tempo introduce il lettore subito nel vivo della storia spingendolo a seguire il narratore tra i vicoli di una città gotica e surreale: Barcellona.
Non aggiungo altro. Vi auguro una buona lettura e ancora buone feste!


leggi QUI la trama


Il Cimitero dei Libri Dimenticati


Ricordo ancora il mattino in cui mio padre mi fece conoscere il Cimitero dei Libri Dimenticati. Erano i primi giorni dell’estate del 1945 e noi camminavamo per le strade di una Barcellona intrappolata sotto cieli di cenere e un sole vaporoso che si spandeva sulla rambla de Santa Mónica in una ghirlanda di rame liquido. "Daniel, quello che vedrai oggi non devi raccontarlo a nessuno»" disse mio padre. "Neppure al tuo amico Tomás. A nessuno." "Neppure alla mamma?" domandai sottovoce. Mio padre sospirò, trincerandosi dietro il sorriso dolente che lo seguiva come un’ombra nella vita. "Ma certo" rispose a capo chino. "Per lei non abbiamo segreti. A lei puoi raccontare tutto." Subito dopo la guerra civile, il colera si era portato via mia madre. L’avevamo sepolta a Montjuïc, sotto una pioggia battente, il giorno in cui compivo cinque anni. Ricordo che quando domandai a mio padre se il cielo piangeva gli mancò la voce. Sei anni dopo, l’assenza di mia madre era ancora un grido muto, un vuoto che nessuna parola poteva colmare. Mio padre e io abitavamo in un piccolo appartamento di calle Santa Ana, vicino alla piazza della chiesa, sopra la libreria specializzata in edizioni per collezionisti e libri usati che era stata del nonno, un magico bazar che un giorno sarebbe diventato mio, diceva mio padre. Sono cresciuto tra i libri, in compagnia di amici immaginari che popolavano pagine consunte, con un profumo tutto particolare.



Cosa ne pensate?
A presto amici-ci
per una nuova puntata di Chi ben comincia!
Maria


























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