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giovedì 21 giugno 2018

Recensione Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway [Mondadori]



Era un vecchio che pescava da solo su una barca a vela nella Corrente del Golfo ed erano ottantaquattro giorni ormai che non prendeva un pesce.



Il vecchio e il mare
 Ernest Hemingway


Mondadori | Collana Oscar Moderni 2017  | 125 pagine | cartaceo 12,00€ | Ebook 7,99€

Trama

Dopo ottantaquattro giorni durante i quali non è riuscito a pescare nulla, il vecchio Santiago trova la forza di riprendere il mare: questa nuova battuta di pesca rinnova il suo apprendistato di pescatore e sigilla la sua simbolica iniziazione. Nella disperata caccia a un enorme pesce spada dei Caraibi. nella lotta quasi a mani nude contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della maledizione finalmente sconfitta. Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura. E, soprattutto, trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di tutta una vita. Postfazione di Fernanda Pivano.

Il pensiero di Blog Expres

E' davvero difficile esprimere in poche righe l'immensa bellezza de "Il vecchio e il mare" di Ernest Hemingway e lo spettro di emozioni che mi ha trasmesso questa breve ma intensa lettura.
Il protagonista è Santiago, un vecchio pescatore che non prende un pesce da ottantaquattro giorni attirando su di sè l'etichetta di "sfortunato" da parte della comunità di pescatori dell'Avana. Nonostante ciò Santiago fa un nuovo tentativo e si avvia ancora una volta al largo nella Corrente del Golfo e quando finalmente i suoi sforzi sembrano essere premiati dovrà lottare duramente contro una serie di difficoltà che si abbatteranno su di lui.
Tutto in lui era vecchio tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del mare ed erano allegri e indomiti.

lunedì 28 maggio 2018

Arsenico & merletti #4 Recensione Il mastino dei Baskerville di Arthur Conan Doyle [Salani]



Omicidio, Watson.
Raffinato, freddo e deliberato.
Non mi chieda i particolari.




Il mastino dei Baskerville
Arthur Conan Doyle

Salani | 18 maggio 2017  | 229 pagine | cartaceo 10,00 € | Ebook 6,99€


"L’alone soprannaturale che ammanta il caso è un’esca troppo appetitosa per la straordinaria capacità di osservazione e di deduzione di Sherlock Holmes, che come sempre coinvolge nelle sue indagini anche il fido dottor Watson, formidabile spalla per le sue battute e il suo ingegno. […] Dopo aver letto Sherlock Holmes, quel suo vizio di studiare le persone diventa contagioso. Ancora oggi, tutte le volte che leggo un libro di Conan Doyle sull’autobus, gli inconsapevoli passeggeri diventano materia per le mie esercitazioni. Come Sherlock, mi piace provare a ricostruire fitte storie a partire da semplici dettagli. Chissà se indovino".
ALESSIA GAZZOLA

Il pensiero di Blog Expres

Sir Arthur Conan Doyle ha scritto una moltitudine di racconti con protagonista Sherlock Holmes e quattro romanzi, tra cui "Il mastino dei Baskerville".
Quest'ultimo pubblicato nei primi anni del Novecento costituisce sicuramente una particolarità rispetto a tutta l'opera di Doyle, perchè qui l'aspetto soprannaturale sembra la caratteristica dominante rispetto al Giallo deduttivo.
Infatti da secoli sul nobile casato dei Baskerville grava la leggenda di un mastino infernale e di una maledizione che sembra colpire ogni membro della famiglia che è destinato ad una morte improvvisa, cruenta e avvolta nel mistero.
Quando anche Charles Baskerville viene ritrovato morto in circostanze misteriose, l'erede chiede aiuto al detective più famoso d'Inghilterra per fare luce sul caso...
L'idea di una qualche presenza spettrale lo ossessionava, e in più di un'occasione mi ha chiesto se nel corso delle mie visite notturne avessi visto qualche strana creatura o udito il latrato di un mastino.

martedì 27 marzo 2018

Una stanza tutta per sè #10 Mrs Dalloway di Virginia Woolf


Alcune cose da sapere prima di leggere questo libro





"Una stanza tutta per sè" è una rubrica inventata da Blog Expres, ispirata all'omonimo saggio di Virginia Woolf, dedicata alla letteratura femminile inglese.


Buon giorno carissime lettrici e ben tornate nel salotto virtuale di Virginia Woolf!
Oggi è un giorno speciale, perchè parleremo di uno dei capolavori dell'autrice britannica a cui è ispirata questa rubrica ovvero la nostra amatissima Virginia Woolf!
Per poter apprezzare appieno "Mrs Dalloway" è necessario conoscere alcune cose sull'autrice e anche su quest'opera che altrimenti potrebbe risultare ostica ad un pubblico di lettori poco incline alla letteratura.
Non lasciatevi intimorire e tuffatevi (senza sassi nelle tasche) tra le pagine di  "Mrs Dalloway"!




Trama

Un mercoledì di metà giugno del 1923, Clarissa Dalloway, moglie di un deputato conservatore alla Camera dei Lords, esce per comprare dei fiori per la festa, che la sera riunirà nella sua casa una variopinta galleria di personaggi. Tra gli altri: Peter Walsh, l'amante respinto, appena tornato dall'India, e l'amica tanto amata, più di ogni uomo, Sally Seton. Per le strade di Londra passeggia anche Septimus Warren Smith, il deuteragonista del romanzo. Nulla sembra legare i due, se non la città di Londra. Clarissa ha cinquant'anni, è ricca. Septimus ne ha appena trenta, è povero e traumatizzato dall'esperienza feroce e violenta della guerra, in cui ha perduto non solo l'amico Evans, ma ogni pace. Eppure i due, senza mai incontrarsi, semplicemente sfiorando gli stessi luoghi, comunicano. Con sapienza straordinaria Virginia Woolf, giunta con questo al suo quarto romanzo, tesse il filo sottile di corrispondenze, echi, emozioni che creano un'opera di grande intensità. Dove un uomo e una donna sconosciuti l'uno all'altra sono accomunati dallo stesso amore e terrore della vita, che li porterà, nell'accettazione (femminile) o nel rifiuto (maschile), ad affermarne comunque l'inestimabile valore.

Il pensiero di Blog Expres

Virginia Woolf è considerata la più grande scrittrice d'avanguardia del Novecento europeo, per tanto quando ci si accinge a leggere una delle sue opere bisogna avere la consapevolezza di trovarsi di fronte a qualcosa di assolutamente innovativo per l'epoca.

Prima innovazione - Lo stile narrativo
In Virginia Woolf c'è una rottura con le tecniche narrative del romanzo realistico "tradizionale" attraverso l'inserimento del monologo interiore e del flusso di coscienza che permette al lettore di conoscere i personaggi attraverso la loro interiorità. Li conosciamo attraverso l'opinione che gli altri hanno di loro o attraverso i loro ricordi, i desideri e i sogni.

Seconda innovazione - Personaggi caratterizzati alla perfezione del punto di vista psicologico
E' una splendida mattina e la signora Dalloway sta organizzando un grande ricevimento nella sua splendida dimora londinese. Pur essendo circondata dalla servitù, decide di andare lei stessa a comprare dei fiori e il lettore la segue tra le vie di Londra, immersa nei suoi pensieri.
La sua esistenza si sfiora appena con il suo alter ego maschile, Septimus, un reduce di guerra fortemente scosso dopo l'esperienza bellica.
Mrs Dalloway e Septimus si contrappongono come la vita si contrappone alla morte.
La signora Dalloway è una donna di cinquant'anni, una ricca londinese che consapevole del fluire del tempo riesce a godersi la vita senza essere per questo una  persona insensibile, anzi dimostrando una grande sensibilità quando la sua festa viene oscurata da una triste notizia... Clarissa si aggrappa alla pienezza di ogni attimo vissuto e lo fa attraverso l'organizzazione di una festa con l'intento di donare un attimo di felicità anche ai suoi amici.
Nonostante la signora Dalloway sia indubbiamente un personaggio molto affascinante, il mio preferito è sicuramente Septimus nel quale secondo me, Virginia Woolf ha proiettato molti aspetti di se stessa soprattutto dal punto di vista della fragilità  psicologica.
Non appena cadi, ripeté Septimus a se medesimo, la natura umana ti salta addosso.
Septimus sente le voci e i terribili ricordi della guerra lo perseguitano. Al suo ritorno dal fronte il governo britannico gli ha donato una medaglia e un buon lavoro, ma dimenticare sembra impossibile.
Trascorre le giornate tra le vie di Londra discutendo animatamente con sua moglie Lucrezia che non sa come aiutarlo.
Anche Virginia Woolf "sentiva le voci" e nella fase finale della sua vita ha combattuto con il demone della sua scrittura fino al drammatico epilogo che l'ha condotta in una mattina del 28 marzo 1941, dopo avere completato la stesura di "Fra gli atti", Virginia uscì una mattina da casa con le tasche della giacca piene di pietre e andò ad annegarsi nel fiume Ouse.

Terza innovazione - L'assenza (o quasi) della trama
Virginia Woolf considerava la trama una "volgarità da giornalisti", quindi se amate i libri dalle trame intricate sappiate che in "Mrs Dalloway" la trama è ridotta all'essenziale, ma l'autrice saprà catturare la vostra attenzione. Io perlomeno non mi sono annoiata affatto, ma ho trovato intrigante il vortice di pensieri dei personaggi principali così come di quelli secondari.

Quarta innovazione - Un romanzo femminile
Virginia Woolf è notoriamente considerata, come afferma il critico letterario Armanda Guiducci, "una scrittrice grande e coraggiosa, giustamente definita la madre spirituale  dell'odierno movimento delle donne colte".
Virginia, grande estimatrice di Jane Austen, si è battuta per i diritti civili delle donne come l'ottenimento del loro diritto di voto e il loro accesso all'Università e alle carriere come quella letteraria che per troppo tempo sono state una prerogativa maschile.
Attraverso il personaggio della signora Dalloway, Virginia senza complessi d'inferiorità descrive lo stato d'animo femminile di una donna probabilmente ispirata a qualche sua amica aristocratica dei quartieri alti londinesi che l'aveva affascinata per la sua elegante disinvoltura.
Portava orecchini, indossava un vestito verde-agenteo da sirena. Inceder sulle onde e squassare le chiome ella sembrava, poichè ancora possedeva questo dono: di essere; di esistere; di cogliere l'attimo fuggente.

Quinta innovazione - Lo scandire del tempo attraverso i rintocchi del Big Ban (che oggi non suona più perchè è in restauro...)
Il romanzo racconta la giornata della signora Dalloway, i preparativi della festa, le persone che incontra, il rapporto con il marito e la figlia, i vecchi amici, tutto viene scandito dal ticchettio implacabile dello scorrere del tempo rappresentato dal Big Ben che è uno dei simboli più amati di Londra.
Lo spiega bene il critico letterario Pietro Meneghelli affermando che "Clarissa Dalloway impara a inseguire la vita fin dentro la morte, a trasformare la certezza della fine in una forma di esaltazione della vita".


Il suono di Big Ben che batteva la mezz'ora echeggiò fra di loro con straordinario vigore, come se un giovanotto robusto, indifferente, inopportuno, agitasse qua e là manubri da ginnasta.






Recensire un classico della letteratura mi sembra un controsenso.
Ciò che si può fare è leggerlo, studiarlo, apprezzarlo e rispettarlo anche quando sembra non piacerci.
Per quanto mi riguarda ho divorato questo libro che mi ha commosso ed emozionato  nonostante, prima di iniziarlo, avessi una gran paura di approcciarmi a leggere qualcosa di questa "gigantessa" chiamata Virginia.
Con questo post anzichè proporvi la mia "classica" recensione, ho voluto approfondire alcuni aspetti che mi avevano colpito particolarmente durante la lettura.
Se siete arrivate a leggere fin qui, non posso che ringraziarvi della pazienza!
Spero che queste mie riflessioni vi abbiano fatto venire voglia di leggere qualcosa della Woolf!
Io di certo continuerò a tuffarmi tra le sue pagine!
Per oggi è tutto!
Il salotto virtuale di Virginia Woolf vi augura una fantastica giornata!
A presto
Mary

mercoledì 11 ottobre 2017

Recensione La sovrana lettrice di Alan Bennett [Gli Adelphi]




Un libro è un ordigno per infiammare l'immaginazione.





La sovrana lettrice
 Alan Bennett

Gli Adelphi  | 2007  | 95 pagine | cartaceo 8,00 € | ebook 9,99 €


A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. E in effetti è successo qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga. Perché oltre alle irrefrenabili risate questa storia ci regala un sopraffino colpo di scena – uno di quei lampi di genio che ci fanno capire come mai Alan Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo.


Il pensiero di Blog Expres


"La sovrana lettrice" di Alan Bennett è un libricino di meno di 100 pagine che ho scoperto casualmente su Instagram e incuriosita sia dalla copertina con la Regina Elisabetta in primo piano che dal titolo ho deciso di acquistarlo e di leggerlo immediatamente.
E' stata una lettura esilarante e il libro può essere definito una piccola perla che può essere apprezzata da tutti coloro che amano la cultura British, ma anche dagli amanti dei libri in generale, perchè fin dalle prime pagine è chiaro che la Regina Elisabetta è  anche lei una book lover!!
La sovrana scopre questa passione per la lettura in tarda età e innamorandosi dei libri assume gli atteggiamenti tipici del lettore assiduo: ogni ritaglio di tempo viene dedicato ai libri, ogni occasione è buona per parlare di un autore o di un libro, le famose "To be read lists", cioè le liste con i libri da leggere, vengono stilate con accuratezza, le emozioni suscitate dai libri riempiono pagine e pagine di agende e taccuini, i suoi preferiti sono i tascabili in edizione economica facili da nascondere in borsetta  e ovviamente come ogni amante dei libri, anche la Regina ha bisogno di un complice, cioè di qualcuno con cui condividere questa passione.
Leggere le dava una sensazione simile: la gioia dell'anonimato; della condivisione; della normalità. Lei, che aveva vissuto una vita diversa dalle altre, scopriva di avere un estremo bisogno di tutto questo. Fra le pagine e dentro le copertine poteva passare inosservata.

lunedì 29 maggio 2017

Recensione Non ditelo allo scrittore di Alice Basso [Garzanti]






La carta è infiammabile,
si usa per dare fuoco alla miccia delle rivoluzioni.
Ricordatevelo sempre.
Quando studiate letteratura, non studiate
soltanto libri: studiate la miccia della storia.




Non ditelo allo scrittore
 Alice Basso

Garzanti  | 18 maggio 2017  | 316 pagine | cartaceo 16,90 € | ebook 9,99 €

*Ringrazio la casa editrice Garzanti per avermi inviato una copia del libro in cambio di un'onesta opinione*

A Vani basta notare un tic, una lieve flessione della voce, uno strano modo di camminare per sapere cosa c’è nella testa delle persone. Una empatia innata che Vani mal sopporta, visto il suo odio per qualunque essere vivente le stia intorno. Una capacità speciale che però è fondamentale nel suo mestiere. Perché Vani è una ghostwriter. Presta le sue parole ad autori che in realtà non hanno scritto i loro libri. Si mette nei loro panni. Un lavoro complicato di cui non può parlare con nessuno. Solo il suo capo sa bene qual è ruolo di Vani nella casa editrice. E sa bene che il compito che le ha affidato è più di una sfida: deve scovare un suo simile, un altro ghostwriter che si cela dietro uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana. Solo Vani può trovarlo, seguendo il suo intuito che non l’abbandona mai. Solo lei può farlo uscire dall’ombra. Ma per renderlo un comunicatore perfetto, lei che ama solo la compagnia dei suoi libri e veste sempre di nero, ha bisogno del fascino ammaliatore di Riccardo. Lo stesso scrittore che le ha spezzato il cuore, che ora è pronto a tutto per riconquistarla. Vani deve stare attenta a non lasciarsi incantare dai suoi gesti. Eppure ha ben altro a cui pensare. Il commissario Berganza, con cui collabora, è sicuro che lei sia l’unica a poter scoprire come un boss della malavita agli arresti domiciliari riesca comunque a guidare i suoi traffici. Come è sicuro che sia arrivato il momento di mettere tutte le carte in tavola con Vani. Con nessun’altra donna riuscirà mai a parlare di Chandler, Agatha Christie e Simenon come con lei. E quando la vita del commissario è in pericolo, Vani rischia tutto per salvarlo. Senza sapere come mai l’abbia fatto. Forse perché, come ha imparato leggendo La lettera scarlatta e Cyrano de Bergerac, ogni uomo aspira a qualcosa di più grande, che rompa ogni schema della razionalità e della logica. Vani è ormai uno dei personaggi più amati dai lettori italiani. Dopo il successo dell’Imprevedibile piano della scrittrice senza nome e di Scrivere è un mestiere pericoloso, Alice Basso torna con la perfezione e l’originalità di uno stile che le ha portato l’ammirazione della stampa più autorevole. Un nuovo romanzo, stesse caratteristiche imperdibili: libri, indagini, amore e una protagonista che diventerà come un’amica un po’ strana che non riuscirete più ad abbandonare.


Il pensiero di Blog Expres

Leggere Alice Basso è sempre un'esperienza di lettura piacevolissima e divertente! Immergermi tra le pagine di "Non ditelo allo scrittore" è stato come incontrare dei vecchi amici dopo un anno e come avviene per le grandi amicizie, quando ci si vede anche dopo tanto, sembra che il tempo non sia passato. L'anno scorso leggendo "Scrivere è un mestiere pericoloso" (la mia recensione QUI) ho incontrato personaggi straordinari, primo fra tutti Silvana Vani Sarca, famigerata ghostwriter e collaboratrice del mitico commissario Berganza.
L'avevo lasciata alle prese con il suo ex fidanzato Riccardo e con due amiche improbabili come un'ottantenne di nome Irma e un'adolescente di nome Morgana che entrambe costituiscono il suo  alter ego e con le quali riesce ad essere veramente se stessa.
San Valentino è quando dai appuntamento al tuo partner in un luogo pubblico perchè sia meno probabile che diventi pericoloso. Come coi criminali.

martedì 21 febbraio 2017

Una stanza tutta per sè #4 Arrivano in Italia i romanzi incompiuti di Charlotte Brontë [Flower-ed]



"Una stanza tutta per sè" è una rubrica inventata da Blog Expres, ispirata all'omonimo saggio di Virginia Woolf, dedicata alla letteratura femminile inglese.



Buon giorno lettrici e benvenute nel salottino virtuale di Virginia Woolf!
Oggi si brinda con fiumi di tè al bergamotto e tanti pasticcini, perchè finalmente sono giunti in Italia i quattro romanzi incompiuti di Charlotte Brontë!!!!!
Tutto merito di Flower-ed, una piccola casa editrice italiana che pubblica soprattutto i classici della letteratura e romanzi fantasy e della traduttrice Alessandranna D’Auria che ha riempito di gioia tutte noi amanti della letterata inglese!!!
Di tutti e quattro, quello che mi incuriosisce di più è Emma, perchè si tratta in assoluto dell'ultima storia scritta da Charlotte...
Sono piccoli libri di inestimabile valore che ancora una volta ci fanno sognare ad occhi aperti, quattro storie dal finale "aperto" la cui conclusione è idealmente affidata al lettore che vorrà leggerle!
I libri sono disponibili sia in versione cartacea che digitale su Amazon e sul sito Lulu.



I Moore
Charlotte Brontë

a cura di Alessandranna D’Auria
Flower-ed | Pagine 90
Copertina morbida con rilegatura termica 15,00 € |  Ebook 7,99€  |
13 febbraio 2017

Trama: Di ritorno da Bruxelles per un’esperienza di studio, Charlotte Brontë scrisse Il professore. Era il suo primo vero romanzo. Rifiutato dalla Smith, Elder & Co. perché troppo corto, le fu suggerito di migliorarlo e allungarlo. Di tre tentativi oggi sopravvive solo questo testo che prende il titolo convenzionale di I Moore. Vi ritroviamo i personaggi classici del repertorio di Charlotte: i fratelli in dissidio (John Henry e William) e le signorine frivole a caccia di matrimonio aristocratico. Stavolta sono William Moore e Alicia Wynne a farci sognare un amore faticoso e sacrificato, ma forse, alla fine, semplicemente amore.




Ashworth
Charlotte Brontë

a cura di Alessandranna D’Auria
Flower-ed | Pagine 116
Copertina morbida con rilegatura termica 15,00 € |  Ebook 7,99€  |
23 gennaio 2017

Trama: Nel 1839 Charlotte Brontë dà il suo addio ad Angria, il lunghissimo ciclo di racconti scritto durante tutta l’infanzia e parte dell’adolescenza. Dopo anni trascorsi a scrivere per il puro gusto di farlo, è ora di fare sul serio, è tempo di scrivere un romanzo da pubblicare. Quel romanzo è Ashworth.
La storia della famiglia Ashworth costituisce un lungo antefatto a quella che sarebbe diventata la travagliata storia d’amore tra Mary Ashworth e Arthur Ripley West, passando per un gioco di corteggiamenti a scapito di Marian Fairburne.
Frutto di una preziosa ricostruzione di fogli sparsi per il mondo, il testo ci consegna, ancora una volta, una storia di uomini dannati e donne frivole, di amori controversi e drammi economici che, alla fine, sono ancora figli di Angria.


giovedì 16 febbraio 2017

Una stanza tutta per sè #3 Recensione Charlotte - La storia della piccola Brontë di Antonella Iuliano


"Una stanza tutta per sè" è una rubrica inventata da Blog Expres, ispirata all'omonimo saggio di Virginia Woolf, dedicata alla letteratura femminile inglese.


Poteva quasi giurare di sentire i personaggi del romanzo che la chiamavano, un coro di voci nella sua testa che le sussurrava di tornare da loro.





Charlotte - La storia della piccola Brontë
 Antonella Iuliano

Genesis Publishing  | 4 dicembre 2016  | 302 pagine | cartaceo 11,60 € | ebook 3,99 €


Sono trascorsi pochi anni dalla fine della guerra nella quale Charlotte Stevens ha perso suo padre. Adesso vive con la madre e l’anziana nonna in un paesino nell’entroterra del Suffolk, in Inghilterra, ma nulla sembra soddisfare il suo animo irrequieto, nessuna vera aspirazione è in grado di farle sognare il domani. I suoi giorni di sedicenne si trascinano monotoni fino a quando, in un tedioso pomeriggio, s’imbatte in un libro, un romanzo destinato a cambiarle la vita per sempre: Cime tempestose di Emily Brontё. L’incontro travolgente con le pagine dell’autrice vissuta un secolo prima accende in lei il desiderio smanioso di emozionarsi ancora e ancora, semplicemente leggendo. Sulle tracce di chi ha scritto la romantica a tetra storia di Heathcliff e Catherine, Charlotte conosce una donna che nel suo elegante salotto custodisce tesori preziosi, i grandi classici della letteratura. Qui fa la “conoscenza” di Charlotte Brontё quando la signora Chloe le affida una copia di Jane Eyre. È l’inizio di un grande amore letterario, di un viaggio senza ritorno, di pomeriggi d’incontri e di letture accompagnate da fumanti tazze di tè che pian piano dissipano le nubi all’orizzonte e portano la ragazza a scoprire la propria vocazione: la scrittura. Ma mentre la donna e la ragazza vivono immerse nella dolce fantasia letteraria, la vita ha già scritto per loro la sua trama.

Il pensiero di Blog Expres

Delicato, emozionante e coinvolgente: non ci sono altri aggettivi per descrivere "Charlotte - La storia della piccola Brontë"!!! Antonella Iuliano è riuscita in poco più di trecento pagine a trasmettere al lettore tutto il suo amore e la passione per la letteratura e soprattutto per le Sorelle Brontë che hanno avuto una grande influenza sul suo modo di essere lettrice e scrittrice! Come Antonella, anche io amo tantissimo le Sorelle Brontë e quindi ho davvero gustato ogni pagina del suo romanzo che non è solo "celebrativo" delle scrittrici inglesi, ma è soprattutto un inno alla lettura! I riferimenti al mondo brontëano sono tantissimi, a partire da Charlotte, il nome della protagonista che rievoca l'autrice di Jane Eyre!!
L’immedesimazione tra la scena del romanzo e la realtà sembrò azzerare il tempo e lo spazio, come se realtà e finzione letteraria si sovrapponessero.
La piccola Brontë creata da Antonella Iuliano è un'adolescente inglese annoiata che non sa cosa vuole fare da grande, perchè non è consapevole delle sue qualità e dei suoi interessi fin quando un giorno si imbatte casualmente nel libro "Cime tempestose" di Emily Brontë e da quel momento la sua vita non sarà più la stessa! E' una amica della mamma, la signora Chloe, ad iniziarla al mondo della lettura e della scrittura!!! Ho amato molto il rapporto di amicizia e stima reciproca che nasce tra la ragazzina e la donna che diventerà il suo mentore! Chloe aprirà il suo salotto e la sua libreria a Charlotte che proviene da una famiglia umile e non ha la possibilità di accedere ai libri. Mi piacciono molto i romanzi dove il lettore assiste a una crescita dei personaggi e Charlotte compie una vera e propria evoluzione e insieme a lei anche Chloe cambia e si trasforma!

martedì 14 febbraio 2017

Una stanza tutta per sè #2 Lunedì o martedì. Tutti i racconti di Virginia Woolf [Bompiani Editore]





"Una stanza tutta per sè" è una rubrica inventata da Blog Expres, ispirata all'omonimo saggio di Virginia Woolf, dedicata alla letteratura femminile inglese.



Virginia Woolf è stata un’innovatrice che ha ridefinito la forma narrativa del romanzo e ha indicato la via verso le sue evoluzioni future.
 Jeanette Winterson

Buon giorno lettrici e benvenute nel salottino virtuale di Virginia Woolf!
Segnatevi questa data: il 22 febbraio, perchè in quel giorno potremmo stringere tra le mani un libro davvero speciale! Arriva finalmente in libreria la raccolta completa dei racconti di Virginia Woolf pubblicata da Bompiani!!
Qui nel salottino di Virginia stiamo brindando alla bella notizia con fiumi di tè al bergamotto e tanti pasticcini!!! Volete unirvi a noi?

Lunedì o martedì. Tutti i racconti
Virginia Woolf

a cura di Mario Fortunato
Bompiani Editore | Pagine 480
brossura con sovraccoperta 18,00 € |  2017

Trama: Attraverso i testi qui riuniti, scritti fra il 1906 e i primi mesi del 1941, a poche settimane dal suicidio dell’autrice, si assiste all’elaborazione e all’inesorabile messa a fuoco di uno dei maggiori
talenti letterari del XX secolo. Virginia Woolf sperimenta in queste pagine i temi, le tecniche, il linguaggio che ritroveremo nei suoi romanzi maggiori. Un volume che perciò si rivela introduzione preziosa per chi si avvicina per la prima volta all’opera della grande scrittrice inglese e allo stesso tempo un tassello imperdibile per chi già conosce la sua produzione.


Per oggi è tutto!
Il salottino virtuale di Virginia Woolf vi augura una buona giornata!
Mary

venerdì 10 febbraio 2017

What's on my bedside table? #13 Felicità nordica




What's on my bedside table? È una rubrica inventata da Valy del Blog Sparkle from books, che ho deciso di adottare, in cui vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.




Buon venerdì lettori!
Come ve la passate? La mia settimana è stata lunga e frenetica, ma fortunatamente il tempo dedicato alle letture non ne ha risentito, anzi! Dopo due libri lunghi e impegnativi come "Il gioco dell'angelo" di Zafon e "La compagnia dell'anello" di Tolkien, questa settimana ho scelto due letture molto piacevoli e scorrevoli!

SUL MIO COMODINO C'E'... una copia cartacea de "Il metodo danese per vivere felici. Hygge" di Marie Tourell Søderberg, un libro divertente e istruttivo che mi sta facendo apprezzare il popolo danese donandomi tanti spunti d'ispirazione!

SONO A ... Pagina 130 e mi sta piacendo davvero molto questa filosofia danese di trovare la felicità nelle piccole cose quotidiane! Il libro ha la struttura del manuale, ma non è il classico "polpettone accademico"! E' un volume moderno e curato dal punto di vista grafico ed è arricchito da foto, ricette e poesie che rendono l'esperienza di lettura particolarmente divertente!

SUL MIO COMODINO PERCHE'... Come ormai avrete capito ho un debole per i popoli nordici e devo dire che il titolo mi incuriosiva molto! Inoltre anni fa sono stata a Copenaghen, ma non ho avuto la fortuna di sbirciare dentro a una di quelle favolose case che ho potuto ammirare solo dall'esterno... Così mi piaceva l'idea di un libro che mi spiegasse meglio la cultura danese anche dal punto di vista domestico e della vita quotidiana dandomi la possibilità anche di trarre qualche idea da esportare a casa mia ;)
E così ho scoperto che anche io sono moooolto Hygge :D


martedì 7 febbraio 2017

Most Wanted #35 - Notti al circo di Angela Carter [Segnalazione in anteprima]




Buon giorno lettori!!
Finalmente l'attesa è finita! Esce questa settimana un libro che avevo adocchiato già da un bel pò e che non vedo l'ora di leggere! Si tratta di Notti al circo di Angela Carter che uscirà il 09 febbraio per Fazi Editore. Si tratta di un'autrice inglese  eclettica e visionaria, la cui produzione letteraria gioca con l’horror, il gotico, la fantascienza, il realismo magico e la commedia erotica.
Non ho ancora letto nulla di suo e forse è giunto il momento di perdermi tra le sue pagine fantasmagoriche!




Notti al circo
 Angela Carter

Data di uscita:  09 febbraio 2017


Fevvers, diversa da tutti i neonati per le poche soffici piccole piume sulle sue scapole, è stata abbandonata appena in fasce, in una via di Londra, nella speranza che qualcuno se ne prenda cura. Raccolta dalla tenutaria di un bordello, ha finito prima per lavorare per lei, in veste di Cupido e poi, cresciutele due ampie e vigorose ali sulla schiena, si è guadagnata da vivere come fenomeno da baraccone. Ma la sua carriera ha una svolta quando comincia a esibirsi come aerialist, volteggiando sui trapezi: tutti impazziscono per lei, a Parigi la chiamano Ange anglaise, Alfred Jarry l’ha inutilmente chiesta in sposa e ora tutta Londra si prostra ai piedi della Donna Alata. Nel 1899 è al culmine della sua carriera, e Jack Walser, 25 anni, californiano dalle poche aspirazioni, giornalista, è nel suo camerino, in una confusione di piume e pizzi, all’Alhambra Music Hall della capitale inglese, per farsi raccontare la sua storia, per cercare di svelarne il mistero, o la mistificazione. La attende un tour che la porterà a Berlino, a Mosca e in Siberia, e Jack Walser, inizialmente scettico e poi soggiogato, e comunque deciso ad andare fino in fondo in quello che spera sarà lo scoop di una vita, sceglie di riciclarsi come clown del circo pur di accompagnarla nella sua tournée.


Estratto:

Mazzi di fiori bersagliano il palcoscenico, ma poiché per i fiori non esiste un mercato dell’usato, Fevvers li lascia dove sono. Il suo viso, coperto da uno spesso strato di cipria e rossetto perché anche gli spettatori più lontani possano scorgerne la bellezza, è tutto un sorriso, un balenare di denti grandi e carnivori come quelli della nonna di Cappuccetto Rosso.


Per oggi è tutto!
Cosa ne pensate di questa bella novità?
A presto
Maria