martedì 3 novembre 2015

CHI BEN COMINCIA #68 Io che amo solo te di Luca Bianchini




Chi ben comincia è una rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, che Blog Expres ha deciso di adottare.
Ad ogni appuntamento viene presentato l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se il libro merita la nostra attenzione. 

Le regole della rubrica:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti




Buon giorno amici!!! 
Oggi vi presento l'incipit di un libro stra-famoso che sicuramente molti di voi avranno già letto e che io ho scelto per due motivi: sia per raggiungere per l'obiettivo n. 78: "Un libro di un autore il cui cognome inizi per B" della Lotto Reading Challenge sia in vista dell'uscita del film nelle sale cinematografiche!
Buona lettura e buon divertimento! 



leggi QUI la trama

Il primo ad arrivare fu l’ospite meno atteso.
Il maestrale si presentò con un giorno di anticipo, senza preavviso e senza regalo. Ninella lo aveva sentito dal letto ed era rimasta immobile, attonita. Un po’ come quando ti svegli e senti che ti è venuta la febbre. Allora ti giri dall’altra parte, ti metti in posizione fetale, e speri che i brividi ti lascino in pace. Ma lei conosceva troppo bene il rumore delle sue persiane nei giorni in cui arrivava quel vento. Fastidioso, insistente, una campana che non smette mai di suonare. Si stava avvicinando il grande appuntamento, con il suo carico di sogni e parenti.
Ninella non pensò all’abito bianco di Chiara, ma al suo. La par- te bassa avrebbe spiccato il volo scoprendole le gambe, e finalmente tutti si sarebbero accorti che non aveva la cellulite. O almeno, a lei non pareva di averne, pur essendo un po’ sovrappeso. Sicuramente ne aveva meno della consuocera, e questo era più che sufficiente per allontanare la paura.
Per lei il maestrale era la peggiore sventura che si potesse abbattere su un matrimonio. Quasi come una bomboniera sbagliata, due cugini che restano senza tavolo, o due cozze che restano sullo stomaco. Perché nelle settimane successive gli invitati avrebbero ù raccontato tutto iniziando con: “Se non ci fosse stato il vento”, dedicando meno parole alla sala, alle rose, alla sposa e alla casa.


Cosa ne pensate?
A presto amici-ci 
per una nuova puntata di Chi ben comincia!

Post di Maria Milani


























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