lunedì 27 giugno 2016

CHI BEN COMINCIA #93 Scrivere è un mestiere pericoloso di Alice Basso




Chi ben comincia è una rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, che Blog Expres ha deciso di adottare.
Ad ogni appuntamento viene presentato l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se il libro merita la nostra attenzione.

Le regole della rubrica:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti





Buon giorno lettori!
Come è andato il fine settimana? Io ho sofferto tantissimo il caldo e per due notti non ho chiuso occhio... Oggi la situazione è leggermente migliorata, ma credo duri poco.
Oggi vi presento l'incipit di un libro a cui tengo tantissimo! Si tratta di "Scrivere è un mestiere pericoloso" di Alice Basso pubblicato da Garzanti!!!  L'ho iniziato a leggere questo week end e mi sta piacendo davvero molto!
Nell'attesa che arrivi la mia recensione, vi lascio in compagnia dell'incipit e vi auguro una splendida settimana!



leggi QUI la trama


 Prologo


 Ho scoperto che il peso specifico della carta è di circa 10.000 N/ m3. Un po’ più della cenere e della cera d’api. Un po’ meno del latte, nettamente meno del sale e anche del talco. Più o meno quanto il ghiaccio. Un po’ di più del toluolo, che non ho idea di cosa sia (un "liquido volatile", dice Wikipedia, quindi tanto pesante non sembra). Se ne evince che tecnicamente –tecnicamente –la carta parrebbe essere piuttosto leggera. Ora ditemi voi se non è una cazzata questa. Siamo ormai tutti concordi nel dire che il tempo è relativo e nel citare Einstein: "Sedete un’ora con una bella ragazza e vi sembrerà che passi un minuto. Sedete un minuto su una stufa e vi sembrerà un’ora". Tutti abituatissimi a dissertare sulla soggettività della percezione del tempo. Ma parliamo un attimo della soggettività della percezione del peso. Un trasloco: avete mai portato via uno scatolone di libri da una casa universitaria in cui non avreste più abitato? Un esame: avete mai studiato le cinquecentosessanta pagine del Grande manuale della storia della diplomazia internazionale dall’età moderna alla guerra fredda? Una lettera: avete mai raccolto da un cuscino gli ottanta grammi di un biglietto d’addio? La carta pesa. Chiunque si sia mai trovato a maneggiarla lo sa. La faccenda del peso specifico varrà anche per la carta bianca, la carta intonsa, ma il fatto è che la carta ha questa proprietà tutta sua, questa reattività chimico-emotiva per cui appena ci scrivi qualcosa sopra il suo peso cambia, e così le quattrocentonovanta pagine della Pietra del vecchio pescatore diventano un mazzolino di margherite, mentre le centotrenta di Uomini e topi un macigno che ti impedisce di rimetterti in piedi per mezza giornata anche dopo che l’hai chiuso.


Cosa ne pensate?
A presto 
per una nuova puntata di Chi ben comincia!
Maria


























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