REVIEW#28
Universale è sicuramente la parola giusta per definire l'arte di Michelangelo che viene raccontata ai Musei Capitolini di Roma nella mostra "1564-2014- MICHELANGELO. Incontrare un artista universale" in occasione del 450° anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti avvenuta proprio nella Capitale il 18 febbraio 1564.
L'esposizione è ideata e curata da Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, con Elena Capretti e Sergio Risaliti, storici dell'arte e sarà aperta al pubblico fino al 14 settembre 2014.
Appena si entra nella Sala degli Orazi e Curiazi, si rimane senza fiato di fronte alla statua maestosa del Cristo Redentore a grandezza naturale che esprime bene la concezione di Michelangelo secondo il quale la bellezza immaginata secondo gli ideali platonici trova una ragione d’essere artistica e cristiana nell’incarnazione di Cristo, nuovo Adamo venuto a sconfiggere la morte.
Michelangelo La Madonna della scala |
I temi della nascita e del trapasso, quelli della rivelazione e della redenzione, sono al centro della sua arte, fin dalle prime opere giovanili, quando a quindici anni scolpì la Madonna della scala.
Di non facile comprensione è il significato teologico dei gradini sulla destra della composizione rifacendosi forse alla scala apparsa in sogno a Giacobbe, essi sono metafora della Vergine come "Scala Coeli" tra l'uomo e Dio. Il bambino presenta un'anatomia già adulta, volge le spalle all'osservatore. L'artista potrebbe avere pensato a un Ercole bambino, in quanto anche in quella figura viene rappresentata la virtù già vittoriosa sul male.
Il rapporto tra Maria e il bambino sarà un tema costante nell'arte di Michelangelo che culminerà nel commovente capolavoro della Pietà che tutti possiamo ammirare a S. Pietro.
La mostra presenta 156 opere tra scultura, pittura, architettura e poesia che vengono presentate al pubblico attraverso temi contrapposti: corpo e spirito, buio e luce, tempo ed eternità.
Prodotta e organizzata dall'Associazione culturale MetaMorfosi e da Zètema Progetto Cultura, si avvale di un prestigioso comitato scientifico composto, oltre ai curatori, da Riccardo Bruscagli, Alessandro Cecchi, Anna Imponente, Antonio Paolucci, Claudio Parisi Presicce, Daniela Porro, Pina Ragionieri, Pietro Ruschi, Claudio Strinati e Pietro Zander.
Caravaggio San Giovanni Battista |
L'esposizione non ha la pretesa di essere esaustiva, ma sicuramente offre l'occasione per approfondire la conoscenza del genio di Michelangelo, la cui arte riserva sempre delle sorprese e aspetti nuovi su cui meditare.
La mostra di Michelangelo è anche un'ottima occasione per visitare i Musei Capitolini e la figura di Buonarroti costituisce un anello di collegamento interessante tra la gloria della Roma Antica e l'arte italiana dopo il Rinascimento.
Basti pensare che nel quadro del Caravaggio "San Giovanni Battista", dipinto nel 1601-1602, conservato nella Pinacoteca dei Musei Capitolini insieme con "La buona ventura" ed altri capolavori di altri grandi artisti, per realizzare la figura di San Giovanni il Caravaggio ha rielaborato uno degli "Ignudi" di Michelangelo della volta della Cappella Sistina.
Di seguito alcuni scatti suggestivi dei Musei Capitolini:
1564-2014- MICHELANGELO. Incontrare un artista universale
a cura di Cristina Acidini, Elena Capretti e Sergio Risaliti
27 maggio - 14 settembre 2014
Musei Capitolini
Piazza del Campidoglio Roma
Post e Foto di Maria Milani
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