sabato 21 febbraio 2015

Recensione mostra fotografica A occhi aperti all'Auditorium di Roma

Cari lettori venerdì 20 febbraio sono stata all'opening della mostra fotografica "A occhi aperti. Quando la Storia si è fermata in una foto" presso l’AuditoriumExpo dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. L’esposizione, curata da Alessandra Mauro e Lorenza Bravetta, è presentata in collaborazione con Magnum Photos nell’ambito di Auditorium Fotografia, un progetto della Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Contrasto e Fondazione Forma per la Fotografia. La mostra sarà aperta fino al 10 maggio 2015 e prende le mosse dal libro fotografico di Mario Calabresi che raccoglie le interviste a dieci grandi fotografi ed è pubblicato da Contrasto.


Mario Calabresi
A occhi aperti
Contrasto
208 pag
19,90€

Durante l'opening della mostra è stato bello poter ascoltare direttamente da Calabresi come è nato il suo progetto e come si è sviluppato fino a diventare prima un libro e poi una mostra.
L'intento di Mario Calabresi era di capire le opere di questi grandi testimoni oculari, conoscere non solo le loro tecniche fotografiche, ma anche la storia che si nasconde dietro ogni scatto, storie personali che si intrecciano con gli eventi del nostro tempo.
Nel condurre l'intervista a ciascun fotografo Calabresi è partito dalla foto che più lo aveva colpito, ma la selezione è stata fatta dagli stessi fotografi che hanno scelto le foto più rappresentative del loro lavoro.
Mario Calabresi accompagna lo spettatore in un viaggio coinvolgente offrendo la possibilità di guardare il mondo da una prospettiva privilegiata: quella degli occhi dei grandi reporter.
Nella mostra sono esposti i capolavori fotografici di Abbas, Gabriele Basilico, Elliott Erwitt, Paul Fusco, Don McCullin, Steve McCurry, Josef Koudelka, Paolo Pellegrin, Sebastião Salgado, Alex Webb.


San Ysidro, California, 1979. 
© Alex Webb/Magnum Photos/Contrasto 
  
Questo scatto ritrae l'arresto di alcuni clandestini al confine tra il Messico e gli Stati Uniti. La bellezza di questa fotografia sta nel dosare alla perfezione colore e testimonianza. Webb riesce a raccontare un fatto di attualità senza rinunciare alla poesia e il risultato finale è un'immagine che emoziona. Sembra il fotogramma di un film da premio Oscar.


Sahel, 1984. 
© Sebastião Salgado/Amazonas Image/Contrasto

La selezione di fotografie di Salgado esposte segna il passaggio dalle foto delle carestie in Africa alla fotografia di paesaggio. Il fotografo brasiliano ha spiegato a Calabresi il motivo del suo cambio di tematiche: dopo tanti anni passati a fotografare catastrofi e distruzione Salagdo si è ammalato e i medici non venivano a capo della sua malattia. Poi il suo medico personale un bel giorno lo ha fatto riflettere su un fatto: dopo tanto tempo trascorso a fotografare eventi negativi, è come se il fotografo stesso nell'atto di fotografare avesse incamerato la morte, come se l'obiettivo della sua macchina fotografica fosse un'estensione del suo corpo.
Da quel giorno Salgado ha deciso di fotografare la natura incontaminata: una ricerca ardua, in un mondo sempre più inquinato, ma catartica per sè e per i suoi spettatori.


Beirut, 1991. 
© Gabriele Basilico/Studio Gabriele Basilico,Milano

Gabriele Basilico è stato intervistato pochi giorni prima della sua morte. Come sappiamo, non è un fotogiornalista eppure il suo fotografare gli spazi e le loro evoluzioni è una preziosa testimonianza storica della trasformazione delle città.
A Beirut viene chiamato a testimoniare i danni di guerra attraverso la fotografia degli edifici e delle strade. Basilico ha raccontato la distruzione della guerra ma attraverso un punto di vista nuovo: cercare la vita tra le rovine: i panni stesi ad asciugare in un palazzo semidistrutto testimoniano che non tutto è andato perso e che c'è ancora vita su questo pianeta!


Ci sono tanti altri fotografi che meriterebbero di essere citati, ma non voglio togliervi la sorpresa di scoprirli uno ad uno!





A occhi aperti - Quando la Storia si è fermata in una foto
a cura di Alessandra Mauro e Lorenza Bravetta
dal 21 febbraio al 10 maggio 2015
AuditoriumExpo – Auditorium Parco della Musica di Roma

Foto Courtesy Contrasto
Post di Maria Milani


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