giovedì 18 febbraio 2016

Una stanza tutta per sè #2 Recensione Jane Eyre di Charlotte Brontë




"Una stanza tutta per sè" è una rubrica inventata da Blog Expres, ispirata all'omonimo saggio di Virginia Woolf, con lo scopo di approfondire un personaggio della letteratura attraverso la lettura e la recensione delle sue opere principali. La rubrica verrà pubblicata una volta al mese e per i prossimi mesi saremo in compagnia delle Sorelle Brontë! QUI trovate il programma della rubrica con tutti gli appuntamenti!





Come erica che, nella landa,
il vento selvaggio trascina.

Jane Eyre è il capolavoro di Charlotte Brontë, l’affresco vivissimo di un’epoca e di una società, la storia di una proposta d’amore inaccettabile dal punto di vista della morale corrente ma che innesca il tormento della passione e la conseguente repressione. Potente figura femminile, l’eroina del romanzo ha ispirato numerose versioni cinematografiche. Cenerentola priva del candore della fiaba, Jane è la piccola governante che affascina e poi sposa il suo padrone, né bella né attraente secondo i canoni ottocenteschi della femminilità, forse ignara delle arti sottili della seduzione, ma animata da una volontà incrollabile che travolge ogni ostacolo e la preserva immune dalle tentazioni disseminate sull’aspro cammino che conduce alla realizzazione di sé come donna.

Il pensiero di Blog Expres

Dice Italo Calvino che "Un Classico è un libro che non ha mai finito di dire quello che ha da dire" e in effetti dal 1847 Jane Eyre è un'opera che ancora incanta e commuove continuando ad essere fonte d'ispirazione nel panorama letterario e cinematografico. Fin dalle prime righe la nostra protagonista racconta le sue drammatiche vicende in prima persona intrattenendo un dialogo diretto con il lettore che si sente sempre più coinvolto e partecipe dei dolori e delle gioie di questa povera ragazza inglese, rimasta orfana e costretta a farsi largo nel mondo, potendo contare solo su se stessa. Ciò che colpisce della protagonista è sicuramente il suo temperamento: Jane è una creatura fragile eppure indomita, coraggiosa ma sensibile, amante dei libri e del disegno eppure con uno spiccato senso pratico. E' una donna piena di contraddizioni, imperfetta e proprio per questo l'ho trovata semplicemente adorabile! 
Basta guardare i suoi occhi: da essi traspare un essere risoluto, selvaggio, libero, che mi sfida coraggiosamente, anzi mi vince!

Durante tutto il libro si assiste ad un'evoluzione della personalità e del carattere della protagonista che pur sbagliando cerca sempre di rimanere coerente con se stessa e con i suoi valori morali. Jane è una ragazza di sani principi che al tempo stesso incarna un modello femminile anticonvenzionale rispetto all'epoca in cui vive e ciò avviene perchè Jane infrange le regole dell'apparenza e dell'ipocrisia, ma lo fa non tanto per il gusto di trasgredire quanto piuttosto per proteggere se stessa.
Il personaggio maschile che irrompe nella sua vita è il signor Rochester, un nobile inglese che la assume come governante e insegnante per la sua figlioccia Adèle. Rochester non è un bell'uomo, ma è uno di quei tipi affascinanti dal carattere istrionico. Viene descritto come un tipo burbero e lunatico eppure Jane Eyre con il suo mix di innocenza e determinazione riuscirà a fargli perdere completamente la testa facendo breccia nel suo cuore duro come la pietra. Nascerà un amore tormentato e drammatico, una di quelle storie che il lettore segue con il fiato sospeso apprezzando anche l'evoluzione nel rapporto tra i due che diventa sempre più complesso. Ho amato molto anche il modo in cui Charlotte Brontë li fa incontrare per la prima volta in mezzo al bosco attraverso una specie di "incontro-scontro" da cui partirà una commedia degli equivoci che si svilupperà per quasi tutto il romanzo.
Lo stile narrativo di Charlotte Brontë è semplicemente incantevole! Pur essendo un romanzo ottocentesco, la narrazione scorre fluida e piena di colpi di scena. I personaggi sono descritti in maniera sintetica, ma esaustiva, mentre la scrittrice si dilunga nella descrizione della natura della campagna inglese con i suoi boschi, la brughiera, i fiori profumati, ma anche degli eventi atmosferici che sembrano riflettere gli umori e gli stati d'animo della protagonista. 
Jane Eyre è un romanzo completo che mi ha lasciato appagata e soddisfatta: un romanzo che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita!
Perchè invano avevo cercato gli elfi nelle foglie di digitale  e nelle campanule, sotto i funghi e accanto all'edera che rivestiva i vecchi muri, e mi ero alla fine convinta della triste verità che erano partiti dall'Inghilterra per andare in qualche paese selvaggio, dove i boschi erano più antichi e fitti, e la popolazione più scarsa.



Il prossimo libro che leggerò sarà:




Cosa ne pensate di Jane Eyre?
Lo avete letto?
A presto
Maria

4 commenti:

  1. Amo Jane Eyre. C'è stato un periodo nella mia vita di lettrice che divoravo esclusivamente classica e questo libro è da sempre il mio preferito.. seguito proprio da Cime Tempestose xD

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  2. Se ho letto Jane Eyre? Cosa ne penso? Semplicemente è il libro a cui sono indissolubilmente legata e anche il primo classico che ho letto.
    Ho amato il personaggio di Jane Eyre sin da piccolissima, grazie al film di Zeffirelli e all'interpretazione inimitabile di Charlotte Gainsbourgh. Jane, proprio come hai detto tu stessa, sembra così fragile all'apparenza, ma ha uno spirito che nessuno riesce a piegare.
    Sono contenta che ti sia piaciuto, Maria, Jane Eyre è un romanzo che incanta e che davvero tutti dovrebbero leggere.

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  3. Aaaah, io non l'ho ancora letto c.c però ho la mia copia e spero di leggerla al più presto! :3

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  4. Uno dei miei romanzi preferiti in assoluto, molto bello anche il film, ma il libro è sempre libro.. gli tengo un posto fisso nel mio cuore :) Bellissima la tua recensione ;)

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