sabato 2 novembre 2013

Il Quinto Potere, il film su Assange e sulle origini di WikiLeaks

Mi sarei aspettata una cyber guerra tra lui, Julian Assange, fondatore di WikiLeaks nelle vesti di Paladino della libera informazione e trasparenza sul web e tra loro "i cattivi" ovvero i capi delle banche, delle multinazionali e dei governi...
Al contrario il cattivo poteva essere proprio Julian Assange... un hacker spietato che intercetta le informazioni più delicate violando i segreti di Stato e mettendo a rischio la "sicurezza nazionale" difesa egregiamente da un team di "buoni" difensori degli onesti cittadini...
Purtroppo niente di tutto ciò! Il quinto potere di Bill Condon è un film che potremmo definire "ibrido"... un pò documentario, un pò thriller politico. Viene ricostruito il rapporto tra Assange e il suo ex collaboratore Daniel Domscheit-Berg e la nascita di WikiLeaks, il sito che raccoglie informazioni governative o aziendali scottanti.
Julian Assange è interpretato da Benedict Cumberbatch, mentre Daniel Brühl, che abbiamo appena visto come Niki Lauda in Rush, interpreta  Daniel Domscheit-Berg.
Ciò che manca ne il quinto potere è proprio una scelta di posizione del narratore il quale all'inizio sembra sostenere Assange,  poi invece nel corso del film il fondatore di WikiLeaks viene dipinto a volte come un meschino manipolatore, altre volte come uno psicopatico...
Nel film non ci sono colpi di scena, nonostante la storia di  WikiLeaks sia molto avvincente e costituisce un elemento di grande attualità...
Neanche l'indiscussa bravura dei due attori riesce a risollevare le sorti del film che parte bene con bei movimenti di macchina a mano, ma poi non decolla e anziché donare emozioni o suscitare indignazione, regala alla platea un piacevole effetto soporifero che ti fa dolcemente addormentare nella poltrona della sala cinematografica...

 


Post di Maria Milani

Nessun commento:

Posta un commento