martedì 23 febbraio 2016

Recensione La notte che ho dipinto il cielo di Estelle Laure




Mi piace l’idea che le cose che ci diciamo qui siano al sicuro, che le parole ci escano di bocca ed entrino nel terreno, facendo crescere alberi che custodiscono segreti tra le foglie.





La notte che ho dipinto il cielo 
 Estelle Laure

De Agostini | 16 febbraio 2016 | 278 pagine | 14,90€

*Ringrazio la casa editrice De Agostini per avermi inviato una copia ebook in cambio di un'onesta opinione sul libro*

Per Lucille, diciassette anni e una passione per l’arte, l’amore ha il volto della sorellina Wrenny. Wrenny che non si lamenta mai di niente, Wrenny che sogna un soffitto del colore del cielo. E poi ha il volto di Eden. Eden che è la migliore amica del mondo, Eden che sa la verità. Quella verità che Lucille non vuole confessare nemmeno a se stessa: sua madre se n’è andata di casa e non tornerà. Ora lei e Wrennie sono sole, sole con una montagna di bollette da pagare e una fila di impiccioni da tenere alla larga. Prima che qualcuno chiami i servizi sociali e le allontani l’una dall’altra.
Ma è proprio quando la vita di Lucille sta cadendo in pezzi che l’amore assume un nuovo volto: quello di Digby. Digby che è il fratello di Eden, Digby che è fidanzato con un’altra e non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti. O forse sì?
L’unica cosa di cui Lucille è sicura è che non potrebbe esserci un momento peggiore per innamorarsi...
Il romanzo d’esordio più atteso dell’anno. Una storia romantica, commovente, inaspettata e piena di speranza. Come la vita, come l’amore. Come tutti i colori del cielo.

Il pensiero di Blog Expres

Oggi sono particolarmente felice di condividere le mie impressioni su "La notte che ho dipinto il cielo", un libro dolce-amaro che colpisce come un pugno allo stomaco, un libro che vi farà piangere, ridere, sperare.
La paura di essere abbandonati e di rimanere da soli al mondo è un terrore comune a molti bambini ed è proprio ciò che avviene alle due protagoniste del libro: Lucille (17 anni) e Wrenny ( 9 anni) che un bel giorno si ritrovano senza genitori e senza una famiglia in grado di proteggerle e amarle dovendo così contare solo sulle proprie forze.
La maggior parte delle persone passa la vita a vacillare. Non si concedono mai di cadere, neanche di provarci. Vanno avanti a fare quello che pensano di dover fare. Non cercano mai di scoprire qual è la loro vera natura, perché significherebbe tirare fuori un coraggio che molti non hanno.
Non dovete pensare al solito YA all'americana dove i genitori muoiono in un tragico incidente. Qui le due ragazze vengono abbandonate e nel libro di Estelle Laure c'è una sottile ma profonda analisi psicologica dei personaggi, compresi i genitori e della storia della famiglia e del rapporto tra genitori e figli. Ho amato molto il modo in cui le due sorelle hanno affrontato il loro dramma con coraggio e amore reciproco. 
“Se non sei davvero felice, non devi fare finta. Adesso è dura, ma le cose non andranno sempre così. E ti prometto, te lo prometto, che io mi prenderò sempre cura di te. Sempre." Mi sale qualcosa dentro, con prepotenza. "Non importa cosa succederà, ma stai sicura che nessuno ti porterà mai via da me."
"La notte che ho dipinto il cielo" commuove perchè è un libro sulla forza dell'amore e dell'amicizia, sulla solidarietà e sulla speranza, sulla bellezza dei rapporti umani, su quella mano che ti viene tesa anche da una persona sconosciuta. E' una storia che parla di rinascita, di cambiamento e di voglia di vivere e di lottare! 
Eden, la migliore amica di Lucille e suo fratello Digby,  svolgono un ruolo fondamentale nella vicenda e nel sostegno psicologico e affettivo delle due sorelle. Ho apprezzato molto sia il rapporto di amicizia con Eden fatto di luci ed ombre che la tenera storia d'amore che nascerà tra Lucille e Digby, così realistica e autentica!
Lo stile narrativo dell'autrice da un lato è poetico ed evocativo, ma anche molto fresco e scorrevole. Ciò che mi ha colpito di più è l'ironia: pensavo di trovarmi di fronte ad un romanzo angosciante e invece le protagoniste sanno essere anche molto ironiche e scanzonate di fronte ad alcuni eventi a dir poco paradossali che avvengono nella loro vita!
Questa casa è in balia di uno spiritello stronzo che sa che i miei genitori non ci sono e ha deciso di rompere tutto.
La notte che ho dipinto il cielo è un inno alla vita, alla gioia delle piccole cose e al calore di un abbraccio. E così concludendo questo splendido libro con un finale che mi ha completamente spiazzato e commosso, mi viene in mente quella canzone di De Andrè che fa così:
"Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior."
Via del Campo - Fabrizio De Andrè




Nota sull'autrice:  Estelle Laure è laureata in discipline dello spettacolo e si è specializzata in scrittura creativa per bambini e ragazzi al Vermont College of Fine Arts. Grande appassionata di Kurt Vonnegut, crede nell’amore, nella magia e nella capacità di affrontare le verità scomode. Vive a Taos, nel New Mexico, con i suoi due figli. La notte che ho dipinto il cielo è il suo sorprendente romanzo d’esordio.

Post di Maria Milani

3 commenti:

  1. Un libro che mi ispira davvero molto.. lo leggerò :)

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  2. Come sai, è piaciuto anche a me! ♡

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  3. Ciao Maria, bella recensione!Inizialmente questo libro non mi ispirava affatto ma adesso più ne sento parlare e più mi incuriosisce!Prima o poi mi deciderò a prenderlo *__*

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