domenica 4 maggio 2014

Tre italiani emozionano al World Press Photo 2014

Torna al Museo di Roma in Trastevere il World Press Photo Fotografia e Giornalismo: le immagini premiate nel 2014 dal 02 al 23 maggio 2014. La mostra è promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam. L’organizzazione e i servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.
Per questa edizione, le immagini sottoposte alla giuria del concorso World Press Photo sono state 98.671, inviate da 5.754 fotografi professionisti di 132 diverse nazionalità. Vengono selezionati tre vincitori per foto singole e per reportage per ognuna delle seguenti categorie: storie d’attualità, vita quotidiana,  notizie generali, spot news, volti ritratti in presa diretta, volti ritratti in posa, natura, sport in azione, sport in primo piano.
I contrasti e le assurdità della globalizzazione emergono dagli scatti dei tre fotografi italiani premiati: Alessandro Penso, Gianluca Panella e Bruno D’Amicis.



Alessandro Penso ha vinto il primo premio foto singole per la categoria Notizie Generali. La sua fotografia racconta la situazione dei profughi siriani raccolti in rifugi improvvisati nella palestra di un edificio scolastico abbandonato a Sofia, in Bulgaria. Nel 2013 il numero di richiedenti asilo, provenienti soprattutto dalla Siria e dall'Afghanistan attraverso il  confine tra Turchia e Bulgaria ha raggiunto la cifra di circa 8.000. Il paradosso del Villaggio Globale è quello dei poveri in fuga che passano dalla condizione di povertà a quella di miseria: la Bulgaria che è uno dei paesi più poveri dell'Unione Europea ha dovuto far fronte ad un afflusso massiccio di profughi tenuti in condizioni disumane. 




Gianluca Panella ha vinto il terzo premio Reportage nella categoria Notizie Generali. Nei suoi scatti denuncia il problema energetico a Gaza in Palestina e le difficili condizioni di vita dei suoi abitanti che spesso si sono trovati senza corrente elettrica. A novembre, esaurito il gasolio, l'unica centrale elettrica di Gaza ha chiuso. La fornitura della rete israeliana è da anni intermittente e già da tempo le interruzioni di elettricità per mancanza di carburante fanno parte della quotidianità. A dicembre, piogge torrenziali e gravi inondazioni a Gaza hanno causato black-out più lunghi del solito.






Bruno D'Amicis ha vinto il primo premio foto singole per la categoria Natura. La sua fotografia ritrae una volpe fennec adulta rannicchiata in un ovile di un villaggio della regione di Kebili in Tunisia. La volpe era stata catturata quando era ancora un cucciolo e tenuta come animale domestico per più di un anno. Tra le assurdità del Villaggio Globale c'è anche uno sfruttamento criminale della natura e delle sue risorse. I fennec non sono una specie  a rischio, ma apprezzati per il loro aspetto, vengono sistematicamente catturati per essere venduti come animali domestici o utilizzati per guadagnare con i turisti che vogliono posare per una foto ricordo.


 









World Press Photo:
Fotografia e Giornalismo: le immagini premiate nel 2014
in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam
dal 02 al 23 maggio 2014
Museo di Roma in Trastevere, Piazza S. Egidio 1B Roma

Catalogo a cura di Contrasto

Post e foto di Maria Milani



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