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giovedì 3 luglio 2014

Michelangelo in mostra ai Musei Capitolini di Roma


REVIEW#28


Universale è sicuramente la parola giusta per definire l'arte di Michelangelo che viene raccontata ai Musei Capitolini di Roma nella mostra "1564-2014- MICHELANGELO. Incontrare un artista universale" in occasione del 450° anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti avvenuta proprio nella Capitale il 18 febbraio 1564.
L'esposizione è ideata e curata da Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, con Elena Capretti e Sergio Risaliti, storici dell'arte e sarà aperta al pubblico fino al 14 settembre 2014.
Appena si entra nella Sala degli Orazi e Curiazi, si rimane senza fiato di fronte alla statua maestosa del Cristo Redentore a grandezza naturale che esprime bene la concezione di Michelangelo secondo il quale la bellezza immaginata secondo gli ideali platonici trova una ragione d’essere artistica e cristiana nell’incarnazione di Cristo, nuovo Adamo venuto a sconfiggere la morte.


Michelangelo
La Madonna della scala
I temi della nascita e del trapasso, quelli della rivelazione e della redenzione, sono al centro della sua arte, fin dalle prime opere giovanili, quando a quindici anni scolpì la Madonna della scala. 
Di non facile comprensione è il significato teologico dei gradini sulla destra della composizione rifacendosi forse alla scala apparsa in sogno a Giacobbe, essi sono metafora della Vergine come "Scala Coeli" tra l'uomo e Dio. Il bambino presenta un'anatomia già adulta, volge le spalle all'osservatore. L'artista potrebbe avere pensato a un Ercole bambino, in quanto anche in quella figura viene rappresentata la virtù già vittoriosa sul male. 
Il rapporto tra Maria e il  bambino sarà un tema costante nell'arte di Michelangelo che culminerà nel commovente capolavoro della Pietà che tutti possiamo ammirare a S. Pietro. 
La mostra presenta 156 opere tra scultura, pittura, architettura e poesia che vengono presentate al pubblico attraverso temi contrapposti: corpo e spirito, buio e luce, tempo ed eternità. 
Prodotta e organizzata dall'Associazione culturale MetaMorfosi e da Zètema Progetto Cultura, si avvale di un prestigioso comitato scientifico composto, oltre ai curatori, da Riccardo Bruscagli, Alessandro Cecchi, Anna Imponente, Antonio Paolucci, Claudio Parisi Presicce, Daniela Porro, Pina Ragionieri, Pietro Ruschi, Claudio Strinati e Pietro Zander.


Caravaggio
San Giovanni Battista
L'esposizione non ha la pretesa di essere esaustiva, ma sicuramente offre l'occasione per approfondire la conoscenza del genio di Michelangelo, la cui arte riserva sempre delle sorprese e aspetti nuovi su cui meditare. 
La mostra di Michelangelo è anche un'ottima occasione per visitare i Musei Capitolini e la figura di Buonarroti costituisce un anello di collegamento interessante tra la gloria della Roma Antica e l'arte italiana dopo il Rinascimento.
Basti pensare che nel quadro del Caravaggio "San Giovanni Battista", dipinto nel 1601-1602, conservato nella Pinacoteca dei Musei Capitolini insieme con "La buona ventura" ed altri capolavori di altri grandi artisti, per realizzare la figura di San Giovanni il Caravaggio ha rielaborato uno degli "Ignudi" di Michelangelo della volta della Cappella Sistina. 

Di seguito alcuni scatti suggestivi dei Musei Capitolini:






















1564-2014- MICHELANGELO. Incontrare un artista universale
a cura di Cristina Acidini, Elena Capretti e Sergio Risaliti
27 maggio - 14 settembre 2014
Musei Capitolini
Piazza del Campidoglio Roma


Post  e Foto di Maria Milani




lunedì 21 aprile 2014

Una passeggiata nel Parco degli acquedotti a Roma

21 aprile 2014: pasquetta, lunedì dell'angelo, Natale di Roma!
Voglio condividere con voi alcuni scatti della mia passeggiata nel Parco degli acquedotti a Roma!!









Post e foto di Maria Milani 









sabato 25 gennaio 2014

Roma, in arrivo i murales di Kentridge

URBAN LIFE #15
Non chiamatela street art! Sta per sbarcare a Roma sulle rive del Tevere una delle più grandi opere d'arte urbana mai realizzate nella capitale! Il noto artista sudafricano William Kentridge realizzerà "Triunphs and laments", un progetto di arte pubblica per riqualificare le sponde del Lungotevere da Ponte Sisto a Ponte Mazzini. 
Muoio dalla curiosità e non vedo l'ora di vedere come saranno raffigurati i circa 90 grandi elementi alti fino a 9 metri, ispirati ai trionfi e alle sconfitte di Roma dalle origini fino ai nostri giorni.
La tecnica utilizzata sarà quella della pulitura selettiva, ideata da Kristin Jones, che consiste nell'usare getti d'acqua e vapore e puliscono il uro intorno alle zone ricoperte degli stencil di Kentridge. 
Le immagini emergeranno dalle mura senza vernici e bombolette spary, ma semplicemente rimuovendo la patina di smog! Le immagini che vi mostriamo si riferiscono ai test di prova realizzati in questi giorni a Ponte Margherita.
Il progetto, promosso dall'Associazione Tevereterno Onlus, è finanziato da gallerie e sponsor privati e si concluderà entro il 2014. 










Post di Maria Milani

lunedì 30 dicembre 2013

Una notte a Palazzo Massimo Roma - II PARTE

Sabato 28 dicembre 2013
Oltre ai bellissimi mosaici e affreschi che documentano la decorazione domestica di prestigiose ville romane come il giardino dipinto della Villa di Livia, Palazzo Massimo ospita gli originali greci rinvenuti a Roma, come il Pugile , il Principe ellenistico e la Niobide dagli Horti Sallustiani e la ritrattistica di età repubblicana e imperiale, culminante nella statua di Augusto Pontefice Massimo.

Sempre qui sono custodite celebri sculture come il Discobolo Lancellotti, la Fanciulla di Anzio e l’Ermafrodito dormiente, oltre a magnifici sarcofagi come il Sarcofago di Portonaccio con scene di battaglia scolpite in altorilievi. Il piano interrato ospita l’ampia collezione numismatica, oltre a suppellettili, gioielli e la mummia di Grottarossa.







Inoltre il 20 dicembre 2013 è stata inaugurata l'esposizione "Mostri. Creature fantastiche della paura e del mito”. Oltre 100 reperti archeologici riproducono creature mitologiche come il Minotauro, Grifi, Chimere, Gorgoni, Pegaso, Sfingi, Arpie, Sirene, Satiri, Centauri, Idra di Lerna, Scilla ed altri mostri marini, dall’Oriente alla Grecia, fino al mondo etrusco, italico e romano.





Museo Nazionale Romano Palazzo Massimo
Mostri. Creature fantastiche della paura e del mito
a cura di Rita Paris e Elisabetta Setari
20 dicembre 2013 –1 giugno 2014
Largo di Villa Peretti  1 (vicino Stazione Termini) Roma

Post e foto di Maria Milani

Una notte a Palazzo Massimo Roma - I PARTE

Sabato 28 dicembre 2013 Blog Expres ha aderito a "Una notte al museo" iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo che prevedeva l'ingresso serale gratuito in alcuni musei statali. 
Meta prescelta: Palazzo Massimo a Roma! Si tratta di un palazzo ottocentesco in stile neorinascimentale che ospita capolavori della cultura artistica romana dall’età tardo-repubblicana all’età tardo-antica (II sec. a.C. - V sec. d.C.).

Blog Expres ha realizzato in esclusiva per voi followers un mini reportage fotografico sulle meraviglie ospitate a Palazzo Massimo: mosaici, affreschi, sculture, sarcofagi per rivivere il fascino della Roma antica!

I bellissimi mosaici:











Museo Nazionale Romano Palazzo Massimo
Largo di Villa Peretti (vicino Stazione Termini) Roma

Foto di Gianni Antonio Grazioli 
Post di Maria Milani


                       

mercoledì 13 novembre 2013

La grande bellezza dell'Ara Pacis

Camminando sul Lungotevere in Augusta a Roma, lo sguardo viene catturato da qualcosa di imponente e prezioso tanto da somigliare a una specie di scrigno enorme: è l'Ara Pacis, l'altare eretto dall'imperatore Augusto tra il 13 e il 9 a.C. nel Campo Marzio settentrionale per celebrare la pace stabilita in tutto il territorio dell'impero romano. L'età augustea, grazie alla fioritura delle arti e delle lettere, allo sviluppo della rete stradale, all'impulso dato all'agricoltura e al commercio, rappresentò uno dei momenti di maggiore benessere nella storia dell'antica Roma.
La pace è un bene prezioso che spesso purtroppo viene sotterrata da interessi economici e militari che per secoli hanno caratterizzato la storia di tutta l'umanità. Stessa sorte è toccata all'altare ad essa dedicato che ben presto venne interrato a causa del continuo processo di innalzamento del terreno nell'area circostante dovuto in gran parte agli straripamenti del Tevere.
Per più di un millennio il silenzio calò sull'Ara Pacis, facendo perdere persino la memoria del monumento.
Il recupero dell'Ara Pacis inizia nel XVI secolo, ma poi ritorna nell'oblio e bisognerà attendere fino al 1859, quando Palazzo Peretti, costruito sopra all'Ara Pacis, richiede lavori di consolidamento durante i quali viene rinvenuto il basamento dell'altare e numerosi altri frammenti scolpiti, non tutti estratti per l'angustia del sito e per  timore di mettere in pericolo i muri del palazzo. 
Soltanto nel 1903, a seguito del riconoscimento dell'Ara operato da Friedrich von Duhn, viene inoltrata una richiesta al Ministro della Pubblica Istruzione per la ripresa dello scavo che però viene presto interrotto a causa delle difficili condizioni di recupero dei resti archeologici.
Nel 1937, il Consiglio dei Ministri in vista del bimillenario della nascita di Augusto decretò la ripresa dello scavo, con l'impiego di tecniche di avanguardia che hanno permesso il recupero completo del monumento inaugurato da Mussolini nel 1938.
Oggi l'Ara Pacis è parte integrante di un nuovo complesso museale realizzato da Richard Meier & Partners Architects, studio statunitense a cui si devono alcuni dei più notevoli musei della seconda metà del Novecento. In particolare il monumento è inserito in una enorme teca di vetro altamente tecnologica per proteggerlo dall'umidità e dall'inquinamento atmosferico che stavano lesionando gravemente l'altare. Per la realizzazione del nuovo Museo sono state impiegate materie prime in grado di garantire l'integrazione con l'ambiente circostante: il travertino, come elemento di continuità coloristica, l'intonaco e il vetro, in grado di offrire una compenetrazione tra interno ed esterno, un contemporaneo effetto di volume e trasparenza, di pieno e vuoto. La teca di vetro  consente anche un buon isolamento acustico dai rumori provenienti dal traffico urbano permettendo ai visitatori di ammirare il monumento immersi in un piacevole silenzio con la trasparenza del vetro che consente di ammirare la bellezza dei fregi dell'altare attraverso la luce naturale.
In questi giorni la città di Roma sta ricoprendo la figura di Augusto dedicando all'imperatore una mostra importante presso le Scuderie del Quirinale e quindi una visita all'Ara Pacis è una tappa importante per tutti coloro che amano l'antica Roma e ancora oggi ne subiscono il fascino e ne comprendono l'importanza culturale e storica!

Museo dell'Ara Pacis, Nuovo spazio espositivo Ara Pacis
Lungotevere in Augusta, Roma

Foto di Gianni Antonio Grazioli 
Post di Maria Milani

venerdì 12 luglio 2013

Il tesoro nascosto di Ostia Antica

il teatro

Centro commerciale dell'antica Roma, primo porto fluviale d'Italia e città cosmopolita: questa era Ostia all'epoca degli antichi romani. Qui arrivavano le merci e gli schiavi dall'oriente e sempre da qui partiva l'esercito alla conquista di nuove terre. Proprio per questo Ostia era un centro multietnico dove convivevano anche diverse realtà religiose.
La libertà di culto e' testimoniata dalla presenza di diversi luoghi di culto come il Mitreo ( una caverna dove si praticava il culto di Mitra diffuso soprattutto tra i militari), il Capitolium (dove sorgeva il più importante tempio di culto dello Stato romano dedicato alla triade Giove, Giunone e Minerva), la sinagoga e la basilica. All'epoca dell'imperatore Adriano, che  realizzò un'importante ristrutturazione urbanistica, Ostia contava circa 100000 abitanti. Poi con la caduta dell'impero romano, le incursioni barbariche e con la foce del Tevere divenuta impraticabile ha inizio il declino  della  città che piano piano viene abbandonata. Ostia trae il suo nome da Ostium, bocca del fiume, infatti la città sorgeva sul tratto finale del Tevere e vicinissima al Mar Tirreno. Poi nel 1575 un'inondazione  cambiò il corso del fiume che si e' incurvato verso nord spostando il suo percorso di circa 2 Km. 


Il Capitolium
Un tesoro immenso, Ostia, per secoli abbandonata e sepolta dalla sabbia, e' tornata alla luce a partire dal 1800 sotto Pio VII. 
Oggi il sito archeologico propone diversi percorsi e itinerari, ma io vi consiglio di perdervi nel labirinto di mura e tra i viottoli antichi scoprirete splendidi mosaici, colonne in marmo cipollino, fantastiche sculture che si stagliano in un paesaggio incantevole. 
Immersa nel verde e nel silenzio Ostia si rivela piano piano, si lascia scoprire  e ammirare e lo spettatore-visitatore rimane senza fiato di fronte al teatro e lungo il piazzale delle corporazioni. I mosaici delle terme dei sette sapienti e i marmi  che  ancora decorano il Thermopolium sono solo alcuni dei tesori nascosti di Ostia antica! 


Thermopolium
Non voglio rivelarvi altro...il resto delle sue ricchezze lo scoprirete voi stessi con i vostri occhi!

Post e foto di Maria Milani 

Mosaico con nuotatore e animali marini

domenica 9 giugno 2013

Il giardino segreto di Adriano


Villa Adriana, Piazza d'Oro. Veduta aerea

Qualche giorno fa ho letto la notizia sensazionale del ritrovamento di un giardino segreto dell'imperatore Adriano nel sito archeologico di Villa Adriana. Sembrerebbe che nei pressi della famosa Piazza d'Oro in una zona abbandonata e tenuta fuori dai percorsi turistici, siano emersi ben 5 edifici sconosciuti di cui non risulta traccia neanche negli studi di Piranesi.  L'unica struttura visibile era un mausoleo di epoca repubblicana, una sorta di padiglione-museo di forma circolare che probabilmente ospitava le opere d'arte collezionate dall'imperatore. Dal padiglione gli scavi hanno portato alla luce una serie di edifici: un tempietto rettangolare, poi un secondo padiglione circolare, un altro tempietto rettangolare e infine un grande edificio a forma di porticato.
Gli scavi sono condotti dall'Università degli Studi di Roma La Sapienza in collaborazione con la Sopraintendenza ai beni archeologici del Lazio ed il progetto e' stato presentato al convegno internazionale  di antichità classica di Merida in Spagna.  
Per comprendere bene il significato e la funzione di questo nuovo complesso architettonico bisognerà attendere l'esito degli scavi che riprenderanno dopo l'estate. Il mistero e il fascino di questi nuovi ritrovamenti archeologici aumenta se si pensa che nei pressi di uno dei padiglioni sono stati rinvenuti frammenti marmorei di una statua colossale forse una Nemesi o forze chissà....potrebbe essere la statua dell'imperatrice Vibia Sabina, la moglie dell'imperatore Adriano...

Post di Maria Milani  

I had a dream...Roma Festival delle Letterature 2013


A Roma i sogni diventano realtà! Per tutti coloro che amano la letteratura l'estate comincia proprio bene con una serie di serate al chiaro di luna per ascoltare: "I had a dream....storie di sogni diventati realtà".
Dall'11 giugno inizia la XII edizione del festival internazionale di Roma Letterature 2013 nella fantastica Basilica di Massenzio al Foro Romano. Il festival affronta il tema del rapporto tra finzione letteraria e realtà, tra sogno e vita concreta, come prende corpo quella sostanza  eterea che chiamiamo sogno.  Il programma e' ricco e interessante, viene voglia di partecipare a tutte le serate, perché ogni volta ci sarà un momento dedicato al racconto di storie italiane di vita, mentre nella seconda parte della serata ci  sarà la lettura di testi inediti da parte di autori della letteratura internazionale come   Jennifer Egan, Scott Hutchins, Emanuele Trevi, Edwidge Danticat, Serena Dandini, Concita De Gregorio, Taiye Selasi, Maram Al-Masri, Farian Sabahi, Simonetta Agnello Hornby, Clara Usón, Chiara Gamberale, Eraldo Affinati, Fulvio Ervas, Alicia Giménez Bartlett, Andrea Bajani, Ko Un, Marek Halter, Bunker Roy, Zadie Smith.  Le testimonianze di vita e i momenti di reading saranno arricchiti e valorizzati da immagini fotografiche, video e musica dal vivo. 
Eduard St Aubyn, autore della celebre saga  I Melrose inaugurerà la serata di apertura dell' 11 giugno con il tema "Lettere  dalla terra" e particolarmente invitante sarà la serata conclusiva del festival il 03 luglio con la presenza di Roberto Saviano che affronterà il tema  "In medias res": un titolo intrigante che ricorda l'espressione latina "nel mezzo delle cose" e che lascia immaginare che il racconto di Saviano sarà particolarmente avvincente, senza tanti preamboli condurrà gli spettatori nel vivo della sua storia!


Basilica di Massenzio
La curiosità:
La Basilica di Massenzio, location del Festival Letterature 2013, è uno dei più grandi edifici della Roma imperiale, iniziata  da Massenzio nei primi anni del IV secolo e terminata dal suo più grande nemico: l'imperatore Costantino.
Anche la Basilica di Massenzio, come ogni altra basilica civile, era un edificio pubblico, spesso in comunicazione con il foro e nell'antica Roma veniva utilizzato come luogo coperto soprattutto per trattare gli affari, sanare le controversie ed amministrare la giustizia. Essa assolveva a quelle funzioni che durante la bella stagione si svolgevano all'aperto nel foro e che in caso di condizioni avverse avevano luogo al riparo della basilica.
La funzione della basilica mutò quando i Cristiani si trovarono a dover scegliere un luogo adatto al loro culto, in seguito all'Editto di Milano 313 d.C. dell'imperatore Costantino. 
L'edificio presentava tre navate, quella centrale era più grande e alta rispetto alle due laterali di uguale dimensione ed era abbellita da alte colonne di marmo proconnesio sfortunatamente andate perse ad eccezione di una che venne posta nel 1613 nella Piazza di Santa Maria Maggiore. 
Nell'abside venne collocata una statua colossale, alta 12 metri, del tipo detto acròlito, cioè con le sole parti scoperte, testa, braccia e gambe, in marmo ed il resto probabilmente in bronzo dorato. La statua, la cui testa  misura 2,60 m e il piede 2 m, raffigurava in origine lo stesso Massenzio e in seguito venne rilavorata con i tratti di Costantino. Alcune parti marmoree superstiti furono scoperte nel 1487 e sono ora nel cortile del palazzo dei Conservatori sul Campidoglio (Musei Capitolini).

Letterature 2013
Festival internazionale di Roma - XII edizione
Dall'11 giugno al 03 luglio 2013
Basilica di Massenzio, Foro Romano 
Clivo di Venere Felice (Via del Fori Imperiali)

Post di Maria Milani